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venerdì 26 aprile 2024

RECENSIONE DELLA TERZA STAGIONE DELLA SERIE "CUMBIA NINJA"

Oggi Jenny, la collaboratrice di Gattaracinefila, ci presenta la recensione di "Cumbia Ninja 3". 

La terza stagione chiude definitivamente “Cumbia ninja”, questa saga made in Colombia incasellabile e che sicuramente (per i pochi che l’hanno vista) ha regalato al suo pubblico qualcosa di originale ed unico: qualsiasi cosa significhi.


La struttura dello show è sempre uguale, ovvero 16 episodi della durata media di 45 minuti ciascuno. Quello invece che è cambiato è tutto il resto, si assiste ad un drastico cambio di registro ed essendo onesti questa tra le tre, è la serie meno riuscita.

Sinceramente dopo aver visto le primissime puntate, ero molto tentata a chiuderla lì ma oltre allo scrivere questo pezzo ero curiosa di vedere fino a dove si sarebbero spinti. L’imbarazzo iniziale unito ad una buona dose irrealistica (capisco l’accelerata sul fantasy però…), è scemato un pochino andando avanti e mi sono lasciata così travolgere dalla storia grazie a qualche svolta interessante.
Spesso mi capita di pensare che tante volte sarebbe meglio chiudere un po’ in anticipo lasciando un bel ricordo ecco, questo era il caso. Credo si potesse allungare leggermente il secondo capitolo e dargli una degna conclusione senza tirare troppo la corda.
A questo aggiungiamo personaggi eliminati senza troppe spiegazioni e altri ricomparsi ma inutili ai fini del racconto, buchi di sceneggiatura, situazioni paradossali et voilà, la mediocrità è servita.
Avrete sicuramente capito che “Cumbia ninja” è da guardare senza farsi troppe domande e lasciare che ci porti nel suo mondo ad una condizione: credere a quello che ci viene narrato e che nulla è impossibile.
Il bel messaggio ai telespettatori lo porta sempre avanti ma qui la musica sembra essere passata in secondo piano, è sempre presente certo ma non è più predominante come nel passato. Per esempio Hache, tra le varie stranezze che ho riscontrato, prima viveva per le 7 note mentre ora sembra quasi che non gliene importi più niente…
A distanza di anni quello che è rimasto impresso sono sicuramente le canzoni, “Ojos en la espalda” in particolare infatti all’epoca ebbe un enorme successo.
Spinta dalla presenza di Brenda Asnicar ho iniziato questa serie che nonostante non fosse proprio il mio genere mi ha coinvolta (a prescindere è sempre una buona cosa uscire dalla propria “zona di comfort”); sicuramente è stato qualcosa di singolare da vedere.
Se siete stanchi dei soliti prodotti tutti uguali ed amate il fantasy, le arti marziali, la musica, le leggende, i gialli e un po’ il trash non fatevi sfuggire questa fiction! 

Buona visione

venerdì 12 aprile 2024

RECENSIONE DELLA SECONDA STAGIONE DELLA SERIE TV "CUMBIA NINJA"

Oggi Jenny, la collaboratrice di Gattaracinefila, ci presenta la recensione della seconda stagione di "Cumbia Ninja". 

Quando annunciano il sequel di una serie di successo, sono sempre un po’ perplessa perché se da una parte fa piacere rivedere le avventure dei personaggi che ci sono entrati nel cuore, dall’altra si corre il rischio di rovinare un bel prodotto. Nel caso di “Cumbia Ninja” era inevitabile una seconda stagione in quanto la prima non si era conclusa, forse volontariamente in vista di un seguito già in cantiere.

Il detto “squadra che vince non si cambia” è più che calzante in questo caso dato che al cast non è stata fatta una significativa variazione e la qualità è rimasta alta, in linea con quello già visto. Una cosa che ho pensato subito è il fatto di non aver sentito nessun distacco/un prima e un dopo ma, se nei 13 episodi iniziali ci avevano dato un assaggio di quello che sarebbe venuto, fatto conoscere un pochino i caratteri e le dinamiche de La Colina, qui si prosegue con il racconto quasi come se fosse tutto parte dello stesso capitolo.
Le puntate in questo caso sono 16 e la durata è sempre di circa 50 minuti ciascuna. Gli ingredienti sono pressoché gli stessi anche se forse la parte fantasy si è ritagliata uno spazio maggiore rispetto al passato (questo ha dato vita ad alcuni momenti leggermente trash).
 

Attenzione possibili spoiler da qui in avanti!!

Dove eravamo rimasti? La prima stagione si è conclusa con l’allontanamento di Nieves ed Italo dal quartiere mentre il Maestro Wu viene gravemente ferito. L’uomo fa però in tempo a chiedere alla sorella di Hache di mostrare al fratello e ai restanti componenti della band, quello che c’è nascosto sotto il tempio.
Nei nuovi episodi scopriamo poi che il Maestro non è morto mentre i Cumbia Ninja devono fare i conti con il dragone millenario e il tesoro che protegge.
Oltre a sviluppare le vicende precedentemente solo anticipate, ora ci si concentra sulla cattura degli assassini della famiglia Carbajal: proprio per questo motivo Juana torna a vestire i suoi panni per fare giustizia.
La musica resta sempre la protagonista indiscussa e metodo per far passare i giusti messaggi ai più giovani. La felicità va cercata e conquistata ma se pensate di vedere “l’happy end” vi sbagliate, almeno in parte. Il finale lascia l’amaro in bocca e la voglia di vedere la terza ed ultima stagione!
Sul web questo prodotto ha diviso molto gli spettatori, qualcuno non l’ha trovato niente male mentre altri dopo i primi minuti di visione l’hanno già etichettato come “cringe”. Sicuramente è stata una sfida unire così tanti generi (che funzionano) in una serie destinata ad un pubblico prevalentemente giovane. Quello che si vuole veicolare arriva in maniera chiara, utilizzando delle location d’impatto e personaggi forti (senza diventare troppo retorici e noiosi). Le canzoni, sempre orecchiabili e coinvolgenti, danno quel quid in più e mostrano che spesso l’arte unisce le persone oltre a salvare da situazioni difficili.

Buona visione!