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sabato 2 aprile 2016

TRA SOGNO E REALTÀ: HUGO CABRET DI MARTIN SCORSESE

Oggi vi parlo di un film che ho visto in televisione una settimana fa! S'intitola "Hugo Cabret" ed è diretto da Martin Scorsese che ha tratto il film dal famoso racconto illustrato di Brian Selznick La straordinaria invenzione di Hugo Cabret.
Siamo a Parigi nel 1930. Il dodicenne Hugo (Asa Butterfield, giovane ragazzo prodigio che avevo già ammirato nell'intenso e struggente film Il bambino con il pigiama a righe),
un orfano che vive di nascosto, all'interno di una grande ed affollatissima stazione ferroviaria, vive rubando, sfuggendo agli inseguimenti dello strano ma temibile ufficiale di polizia della stazione ferroviaria (interpretato da un Sacha Baron Cohen, che in realtà è buono come il pane ed impacciato quando vuole corteggiare la fioraia di cui è innamorato)

e si occupa della manutenzione degli orologi della struttura! Il suo scopo è riparare un robot meccanico lasciatogli dal padre defunto (Jude Law),

che aveva trovato in un museo, ma nonostante la tenacia non riesce a farlo funzionare! Se leggete fino a qui sembra una storia lacrimevole alla Dickens con l'orfanello di turno fuggitivo e costretto a vivere in condizioni pessime (perché succede tutto a lui!)! Invece fin dalle prime sequenze, quella d'apertura lunghissima e muta, si intuisce che questo film é un'autentica lezione sulla storia del cinema (Scorsese é un grandissimo cinefilo, nutre un amore sconfinato per la settima arte, in un'intervista ha detto che questo film è una lettera d'amore al cinema. In esso si intrecciano immaginazione, sogni e magie!). Un giorno alla stazione incontra Isabelle (Chloë Grace Moretz)
figlia adottiva del giocattolaio (uno straordinario Ben Kingsley) a qui Hugo tentava di rubare dei pezzi per aggiustare il robot.
L'uomo si é impadronito di un quaderno di disegni di Hugo e il ragazzo vuole riprenderlo perché lo lega affettivamente al padre! Con l’evolversi della storia, i due ragazzi scopriranno che il quaderno racchiudeva dei ricordi che legava il passato del giocattolaio con il padre di Hugo! Al centro della vicenda é legata anche la storia (non vi dico come!!) del secondo pionere del cinema George Méliès. "Hugo Cabret" è un film per accaniti cinefili, ma anche per i ragazzi che adorano il cinema e non (impareranno ad amarlo dopo questo film, garantito!). Con 11 nomination agli Oscar ma ne ha vinti solo 5, oltre al Golden Globe per la miglior regia, Hugo Cabret, invece, è stato un insuccesso da parte del pubblico, ma è stato molto amato dalla critica! E io sono assolutamente d'accordo: nonostante la durata estesa (due ore buone!), ti inchioda alla poltrona neanche fosse un thriller, grazie al fascino di Parigi


e dei particolari (forse stereotipati, tipici francesi) come la musica della fisarmonica, l'abbigliamento tipico parigino come il basco, i monumenti come la Tour Eiffel, la Senna... è una fiaba che bilancia equamente i toni commedia con quelli drammatici, aggiungendo un pizzico di magia e fantascienza che non guasta mai (il robot assomiglia a quello del film "L'uomo bicentenario"). Ma soprattutto è un omaggio al cinema, dal periodo muto, con vere sequenze di film di Méliès, dei fratelli Lumière (che inventarono il cinema). Per Scorsese il cinema é sogno, infatti noi spettatori andiamo al cinema per sognare ad occhi aperti, per vagare con la fantasia e lasciare al meno per due ore i brutti pensieri fuori dalla porta, per immergerci in periodi storici, in storie d'amore, in avventure che non potremmo vivere. Hugo non è altro che Scorsese da bambino che nel film dice: "Mio padre mi portava al cinema di continuo. Mi ha raccontato del primo film che ha visto. È entrato in una sala buia e su uno schermo bianco ha visto un razzo volare nell'occhio dell'uomo nella Luna. Gli si è conficcato dentro. Ha detto che è stato come vedere i suoi sogni in pieno giorno" e convince Isabelle ad intrufolarsi di nascosto al cinema ritrovandosi a vedere la storica scena di un celebre film in cui Lloyd per non cadere dal grattacielo si aggrappa alla lancetta del grande orologio posto in cima all'edificio! ❤ Se siete già amati del cinema vi innamorerete del film, se ancora non lo siete verrete convertiti alla sua magia, è un film meraviglioso! VOTO 9
PS: per Pasqua ho visitato una mostra di un'artista francese che grazie alle sue opere coloratissime ed originali (quadri, installazioni, sculture) fa sognare! Lui è Patrick Moya, autore delle opere al circo di Montecarlo e della sfilata dei carri di Nizza! La sua mostra é allestita nelle cantine di Vincenzo Gonzaga, nel palazzo ducale di Mantova e vi consiglio la visita!😊 Ecco una carrellata di opere!❤


















8 commenti:

  1. Ciao Vanessa, sì, ricordo il film, l'ho visto un po' di tempo fa...bellissimo!!
    Molto interessante anche la mostra: ogni tanto è bello sognare...buon fine settimana!

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    1. Concordo👍 La mostra è molto curiosa😊 e W i sogni!❤ Buona giornata Carmen!😘

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  2. Bellissimo film! Mi è piaciuto tanto, è uno di quei film che non ci si stanca di vedere. Un abbraccio! 😊 Sara(@Withaspoonfulofsugar)

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    1. Sì perché è diverso dai soliti film!😊 A presto Sara!😘 Ricambio l'abbraccio!❤

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  3. ho visto il film un paio di anni fa' e mi era piaciuto tantissimo, un film che ti fa' sognare...

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    1. La pensiamo uguale: che bello!😄 Vado a dare un'occhiata al tuo blog cara!😘

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  4. ciao, non conosco il film però mi sembra bello e interessante. Fantastica la mostra.

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    1. Sìììì è un film unico😍 te lo consiglio assolutamente!😊 Sì, non avevo mai visto quadri molto originali!❤

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