Rieccomi sul blog, come avete passato i giorni di festa? Io in questi giorni festivi sono andata due volte al cinema! Ho visto "Lo Schiaccianoci e i quattro regni" che volevo vedere da tanto tempo e ora è stato riproposto grazie all'iniziativa Cinema in Famiglia (è stupendo guardare lo Schiaccianoci nel periodo natalizio!) e "Ben is Back" che non é stata una mia scelta ma si é rivelato un bel film.
"LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI" DI LASSE HALLSTRÖM E JOE JOHNSTON
Clara (Mackenzie Foy) è una ragazzina che desidera una chiave in grado di aprire uno scrigno che contiene un dono ricevuto dalla sua defunta madre. Durante una festa natalizia riceve dal suo padrino Drosselmeyer (un eccentrico Morgan Freeman) un filo d'oro che la conduce verso l’ambita chiave, che però scompare in un mondo parallelo e successivamente viene rubata da un topolino (davvero simpaticissimo!). Clara aiutata da un soldato schiaccianoci e dai reggenti della Terra dei Fiocchi di Neve, della Terra dei Fiori e della Terra dei Dolci, deve avventurarsi nel Quarto Regno (l'ex Regno del Divertimento) e affrontare la malvagia Madre Cicogna per recuperare la chiave e salvare i quattro regni. Scordatevi la classica storia con lo Schiaccianoci che insieme a Clara deve difendere il regno dal perfido Re Topo. Qui c'è molto di più oltre ai topi: neve, un gufo (come in Harry Potter!), fiori, dolciumi, scenografie splendide, costumi magnifici e coloratissimi di Jenny Beavan, costumista Premio Oscar nel 2016 per "Mad Max: Fury Road",
effetti speciali pazzeschi, la bizzarra madre Cicogna interpretata da una Helen Mirren in versione domatrice circense con annessa frusta e strambi pagliacci al suo seguito (per lo stile fiabesco il film ricorda Alice in Wonderland).
E la protagonista è diversa dalla Clara originale, ama inventare e aggiustare invenzioni e alla fine del film riesce a elaborare il lutto per la perdita della mamma e trova il coraggio di essere se stessa salvando i quattro regni! La trama è semplice ma ho apprezzato il colpo di scena finale che riguarda la svampita Fata Confetto del Regno dei Dolci (una bravissima Keira Knightley, in un ruolo inedito!). Per quanto riguarda la musica, non sono appassionata di balli classici ma ho apprezzato l'inserimento del balletto originale dello Schiaccianoci all'interno del film e nei titoli di coda (interpretato da una talentuosa Misty Copeland!). Se amate i film Disney rivisitati, recuperate questa versione dello Schiaccianoci! VOTO 8
PS: Alla fine del film non perdete il duetto tra Andrea Bocelli e suo figlio Matteo che cantano "Fall on Me"!
"BEN IS BACK" DI PETER HEDGES
Questo film racconta la storia di Ben Burns (Lucas Hedges) un ragazzo di diciannove anni che esce dalla comunità di recupero in cui sta cercando di disintossicarsi e torna a casa per passare le feste di Natale assieme alla famiglia, ma l'unica che lo accoglie con entusiasmo è sua madre Holly (Julia Roberts). Gli altri credono che Ben non sia cambiato e infatti durante la giornata la donna capisce che Ben non è ancora pronto per vivere al di fuori della comunità e cercherà di sorvegliare il figlio. Finché dopo la scomparsa del cane di famiglia alla Vigilia di Natale, la situazione degenera e Holly sarà costretta a confrontarsi con i nemici del giovane. Qui trovate la recensione che ho scritto per il Termopolio ➡ https://www.iltermopolio.com/cinema/ben-is-back
Probabilmente vedere per le feste natalizie un film sulla tossicodipendenza è l'ultima cosa che vorreste fare perché forse preferite vedere una film allegro e leggero, però se volete passare una serata diversa questo film è perfetto! Infatti la storia è abbastanza coinvolgente e la performance di Julia Roberts straordinaria, anche se il film non è un capolavoro e ci sono alcuni momenti un po' assurdi (Ben ha più nemici di un supereroe e Julia Roberts, pur di salvare il figlio, si avventura da sola e di notte in luoghi pericolosi frequentati da persone poco raccomandabili e non gli succede nulla.). VOTO 6\7
BUON ANNO A TUTTI!😘🎉🎉
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domenica 30 dicembre 2018
venerdì 21 dicembre 2018
AUGURI DI BUONE FESTE + ANTEPRIMA DELLE SERIE TV "PICCOLE DONNE"
"Piccole Donne" festeggia 150 anni dalla pubblicazione del primo volume di Louisa May Alcott e Canale 5 trasmette in prima visione assoluta la serie "Little Woman" in tre puntate e diretta da Vanessa Caswill.
Le protagoniste sono sempre le quattro sorelle March: Meg la sorella maggiore, matura e protettiva, è interpretata da Willa Fitzgerald, Jo la secondogenita, la più determinata e ribelle che coltiva la passione per la letteratura e sogna di diventare una scrittrice famosa, è interpretata dalla figlia di Uma Thurman, Maya Hawke, Beth la terza sorella, tranquilla, dolce e timida è interpretata da Annes Elwy infine c'è Amy, la più piccola delle sorelle, un po' viziata e vanitosa, è interpretata da Kathryn Newton.
La storia inizia quando il signor March va in guerra, lasciando le figlie e la moglie (la grande attrice inglese Emily Watson) sole. Le ragazze, pur essendo povere e con i problemi tipici dell'adolescenza, crescono e diventano responsabili, superando vari ostacoli con l'aiuto della madre e del caro e ricco vicino di casa Theodore Laurence. Nel cast è presente anche Angela Lansbury (La Signora in Giallo) nei panni della ricca e severa zia March. I primi appuntamenti con le Little Woman sono il 26 e 27 dicembre su Canale 5 alle 21:20 (dopo aver visto tutte le puntate scriverò la recensione). Intanto "Piccole Donne" tornerà anche al cinema (c'è un'invasione!😂): nel 2019 uscirà la versione diretta da Greta Gerwig (la regista di Lady Bird) con Emma Watson (Meg March ma io avrei preferito che interpretasse Jo March), Meryl Streep, Saoirse Ronan (Jo March) e Timothée Chalamet (Theodore Laurence).
Secondo me non eguaglierà la bellissima versione del 1994 con Winona Ryder,
comunque bisognerà attendere il 25 dicembre del 2019 quando il film uscirà nelle sale cinematografiche. CON QUESTO POST VI FACCIO GLI AUGURI DI BUONE FESTE, BUON NATALE A VOI E ALLE VOSTRE FAMIGLIE!😘💕🎄
Le protagoniste sono sempre le quattro sorelle March: Meg la sorella maggiore, matura e protettiva, è interpretata da Willa Fitzgerald, Jo la secondogenita, la più determinata e ribelle che coltiva la passione per la letteratura e sogna di diventare una scrittrice famosa, è interpretata dalla figlia di Uma Thurman, Maya Hawke, Beth la terza sorella, tranquilla, dolce e timida è interpretata da Annes Elwy infine c'è Amy, la più piccola delle sorelle, un po' viziata e vanitosa, è interpretata da Kathryn Newton.
La storia inizia quando il signor March va in guerra, lasciando le figlie e la moglie (la grande attrice inglese Emily Watson) sole. Le ragazze, pur essendo povere e con i problemi tipici dell'adolescenza, crescono e diventano responsabili, superando vari ostacoli con l'aiuto della madre e del caro e ricco vicino di casa Theodore Laurence. Nel cast è presente anche Angela Lansbury (La Signora in Giallo) nei panni della ricca e severa zia March. I primi appuntamenti con le Little Woman sono il 26 e 27 dicembre su Canale 5 alle 21:20 (dopo aver visto tutte le puntate scriverò la recensione). Intanto "Piccole Donne" tornerà anche al cinema (c'è un'invasione!😂): nel 2019 uscirà la versione diretta da Greta Gerwig (la regista di Lady Bird) con Emma Watson (Meg March ma io avrei preferito che interpretasse Jo March), Meryl Streep, Saoirse Ronan (Jo March) e Timothée Chalamet (Theodore Laurence).
Secondo me non eguaglierà la bellissima versione del 1994 con Winona Ryder,
comunque bisognerà attendere il 25 dicembre del 2019 quando il film uscirà nelle sale cinematografiche. CON QUESTO POST VI FACCIO GLI AUGURI DI BUONE FESTE, BUON NATALE A VOI E ALLE VOSTRE FAMIGLIE!😘💕🎄
martedì 18 dicembre 2018
BENVENUTA MIA + CINQUE FILM CON GATTI PERSIANI
Va pazza per i topolini di pezza e per le palline.
É di razza persiana, ha 1 anno e ha il muso appiattito che gli conferisce un'espressione un po' imbronciata e a volte grugnisce come un maialino.
Ha il pelo della varietà squama di tartaruga, è lunghissimo e morbido come quello di un peluche ma deve essere spesso spazzolato (per fortuna ama essere pettinata).
Le sue zampe corte non gli permettono di saltare né di arrampicarsi, però a volte corre e la sua andatura é piuttosto buffa!
Ha un carattere dolcissimo e tranquillo e adora sdraiarsi sul divano, sul letto o sul pavimento.
Benvenuta in famiglia Mia!
Mia è arrivata a casa di mia zia agli inizi di dicembre si è ambientata subito e va d'accordo anche con gli altri gatti.
Qui Mia é appoggiata ad uno specchio. 😍
VOI AVETE MAI AVUTO UN GATTO PERSIANO? Nel cinema, non è raro, vedere questi micioni, perchè sono gatti super pigri e molto espressivi. Ecco cinque film con i protagonisti dei gatti persiani!
GRATTASTINCHI DI "HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN" (2005)
Chi non ricorda il celebre persiano di Hermione? Grattastinchi ha il pelo rosso, morbido, é un po' malandato, ha il muso imbronciato e nessuno lo vuole, Hermione, però, decide di comprarlo nonostante desideri un gufo. Il suo passatempo preferito è rincorrere Crosta, il topo di Ron, finché non collaborerà con Sirius Black e scoprirà che Crosta, è Peter Minus, un Mangiamorte di Lord Voldemort, nonché colui che ha tradito i genitori di Harry Potter (quindi Sirius Black accusato della morte dei Potter è innocente). Il nome Grattastinchi (Crookshanks in inglese) risale alla fiaba Tremotino (Rumpelstiltskin) dei Fratelli Grimm. Infatti il malefico nano Tremotino obbliga la principessa ad indovinare il suo nome per impedire che le venga sottratto il proprio primogenito. Tra i nomi azzardi c'è anche "Crookshanks".
IL GATTO PERSIANO DI ERNST STAVRO BLOFELD "IL CATTIVO" DI JAMES BOND DI "007 DALLA RUSSIA CON AMORE" (1963)
Iconica la scena in cui Blofeld compare con il volto celato nell'ombra durante l'inquadratura e sempre seduto su una poltrona, intento ad accarezzare uno splendido gatto Persiano Chinchillà bianco.
FIOCCO DI NEVE DI "STUART LITTLE - UN TOPOLINO IN GAMBA" (1999)
É il gatto persiano di casa Little e vuole liberarsi del Topolino Bianco Stuart appena arrivato in famiglia!
POM-POM DI "CENERENTOLA 2 - QUANDO I SOGNI DIVENTANO REALTÀ" (2002)
Se avete visto il sequel di Cenerentola, vi ricorderete sicuramente di lei! É una gatta snob e antipatica che vive nel palazzo di Cenerentola e del principe. É nemica dei topi e un giorno s'imbatte nel gatto Lucifero che tenta inseguire i topi di Cenerentola. Lucifero si innamora di Pom-Pom, ma purtroppo non é ricambiato. Lucifero smette anche di dare la caccia ai topi per farsi aiutare dai roditori a corteggiare Pom-Pom (offrendogli anche un mazzo di pesci freschi, una scena troppo divertente!) ma l'unico scopo della Persiana é di mangiare Gas Gas.
Mr.TINKLES DI "COME CANI E GATTI" (2000)
Mr. Tinkles é un gatto persiano cattivissimo (ma perchè tutti i persiani interpretano personaggi cattivi! 😂) che guida il movimento felino mondiale e vuole diffondere un virus che renderà gli umani allergici ai cani così i gatti sottometteranno tutti gli uomini e si impadroniranno del pianeta.
VOI CONOSCETE QUALCHE ALTRO GATTO PERSIANO CINEMATOGRAFICO?
É di razza persiana, ha 1 anno e ha il muso appiattito che gli conferisce un'espressione un po' imbronciata e a volte grugnisce come un maialino.
Ha il pelo della varietà squama di tartaruga, è lunghissimo e morbido come quello di un peluche ma deve essere spesso spazzolato (per fortuna ama essere pettinata).
Le sue zampe corte non gli permettono di saltare né di arrampicarsi, però a volte corre e la sua andatura é piuttosto buffa!
Ha un carattere dolcissimo e tranquillo e adora sdraiarsi sul divano, sul letto o sul pavimento.
Benvenuta in famiglia Mia!
Mia è arrivata a casa di mia zia agli inizi di dicembre si è ambientata subito e va d'accordo anche con gli altri gatti.
Qui Mia é appoggiata ad uno specchio. 😍
VOI AVETE MAI AVUTO UN GATTO PERSIANO? Nel cinema, non è raro, vedere questi micioni, perchè sono gatti super pigri e molto espressivi. Ecco cinque film con i protagonisti dei gatti persiani!
GRATTASTINCHI DI "HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN" (2005)
Chi non ricorda il celebre persiano di Hermione? Grattastinchi ha il pelo rosso, morbido, é un po' malandato, ha il muso imbronciato e nessuno lo vuole, Hermione, però, decide di comprarlo nonostante desideri un gufo. Il suo passatempo preferito è rincorrere Crosta, il topo di Ron, finché non collaborerà con Sirius Black e scoprirà che Crosta, è Peter Minus, un Mangiamorte di Lord Voldemort, nonché colui che ha tradito i genitori di Harry Potter (quindi Sirius Black accusato della morte dei Potter è innocente). Il nome Grattastinchi (Crookshanks in inglese) risale alla fiaba Tremotino (Rumpelstiltskin) dei Fratelli Grimm. Infatti il malefico nano Tremotino obbliga la principessa ad indovinare il suo nome per impedire che le venga sottratto il proprio primogenito. Tra i nomi azzardi c'è anche "Crookshanks".
IL GATTO PERSIANO DI ERNST STAVRO BLOFELD "IL CATTIVO" DI JAMES BOND DI "007 DALLA RUSSIA CON AMORE" (1963)
Iconica la scena in cui Blofeld compare con il volto celato nell'ombra durante l'inquadratura e sempre seduto su una poltrona, intento ad accarezzare uno splendido gatto Persiano Chinchillà bianco.
FIOCCO DI NEVE DI "STUART LITTLE - UN TOPOLINO IN GAMBA" (1999)
É il gatto persiano di casa Little e vuole liberarsi del Topolino Bianco Stuart appena arrivato in famiglia!
POM-POM DI "CENERENTOLA 2 - QUANDO I SOGNI DIVENTANO REALTÀ" (2002)
Se avete visto il sequel di Cenerentola, vi ricorderete sicuramente di lei! É una gatta snob e antipatica che vive nel palazzo di Cenerentola e del principe. É nemica dei topi e un giorno s'imbatte nel gatto Lucifero che tenta inseguire i topi di Cenerentola. Lucifero si innamora di Pom-Pom, ma purtroppo non é ricambiato. Lucifero smette anche di dare la caccia ai topi per farsi aiutare dai roditori a corteggiare Pom-Pom (offrendogli anche un mazzo di pesci freschi, una scena troppo divertente!) ma l'unico scopo della Persiana é di mangiare Gas Gas.
Mr.TINKLES DI "COME CANI E GATTI" (2000)
Mr. Tinkles é un gatto persiano cattivissimo (ma perchè tutti i persiani interpretano personaggi cattivi! 😂) che guida il movimento felino mondiale e vuole diffondere un virus che renderà gli umani allergici ai cani così i gatti sottometteranno tutti gli uomini e si impadroniranno del pianeta.
VOI CONOSCETE QUALCHE ALTRO GATTO PERSIANO CINEMATOGRAFICO?
sabato 15 dicembre 2018
RECENSIONE DI JOY (2015): STORIA DELL'EX CENERENTOLA CHE INVENTÒ IL MOCIO
Nel cinema ci sono state tante Cenerentole: da quella inimitabile del 1950 che cantava "Tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente" che sognava di vivere in un castello assieme ad un principe, a quella più "scandalosa" come Vivian la "Pretty Woman" che voleva la favola ed è riuscita a cambiare la sua vita nonostante tutto e tutti, passando per quella tecnologica di "A Cinderella Story" che invece di perdere la scarpetta perdeva lo Smartphone, fino a quelle moderne dei giorni nostri come la Cenerentola di "Into the woods" che non era molto convinta di sposare il principe Azzurro. Ma una Cenerentola inventrice non si era mai vista prima. È lei la protagonista di "Joy" film in parte biografico ed ispirato alla storia vera di Joy Mangano, l'ideatrice del Miracle Mop, cioè del mocio che pulisce i pavimenti.
Joy Mangano nasce da genitori italo americani a Long Island vicino a New York nel 1956. Il suo destino era di fare la moglie e la madre e infatti si sposa poco più che ventenne e ha 3 figli. Poi a 30 anni rivoluziona la sua vita: divorzia e va contro tutti per realizzare le sue invenzioni. Infatti fin da adolescente, dotata di una fervente fantasia, amava inventare e aveva ideato il collare fluorescente per non far investire dalle auto di notte cani e gatti (una geniale idea, poi non brevettata così un'azienda le rubo l'idea). Joy dopo il divorzio inventa il Miracle Mop, mocio innovativo che pulisce i pavimenti dotato di un panno di cotone staccabile che si può lavare in lavatrice. La ragazza crea l'invenzione con i suoi risparmi ma il successo non arriva subito, solo quando è sull'orlo della bancarotta riesce a convince la rete di televendite QVC a mandarla in onda dal vivo per pubblicizzare il suo mocio. In 20 minuti ne vende 18000 e da lì esplode il successo: diventerà la presidente della compagnia Ingenious Designs, dove lavorerà anche il suo ex marito come vice presidente nell'ufficio vendite (in foto la vera Joy Mangano).
Nel film oltre alla protagonista ex Cenerentola, ci sono ulteriori elementi che danno un tocco fiabesco: la voce narrante (come nelle favole la storia è raccontata da un'altra persona, la nonna defunta di Joy, Mimi), la sorellastra di Joy di nome Peggy che gli mette i bastoni tra le ruote, un momento musical sotto la neve con Tony, ex marito di Joy (interpretato Edgard Ramirez) e Joy che cantano Something Stupid di Frank Sinatra,
le tante peripezie che deve affrontare la protagonista prima di realizzare i suoi sogni (e per fortuna il regista David O.Russell ha usato un tono tragicomico altrimenti sarebbe stato un film troppo drammatico!). La trama ricalca in parte la storia che vi ho raccontato prima ovviamente con alcune modifiche per rendere la vicenda più "esagerata" ed "eccentrica" come la vivace famiglia della protagonista formata da una madre fissata con le soap opera, da un padre, Rudy (interpretato da Robert De Niro), che ha un'officina meccanica e che passa da una donna all'altra, da l'ex marito di Joy che vive chiuso nello scantinato e passa il tempo a cantare, da una sorellastra in perenne competizione e da una nonna che continua a credere nel talento e nella fantasia di Joy nonostante la ragazza abbia sepolto il suo istinto di inventrice ed è diventata una "casalinga disperata" per badare alla famiglia. Finché Joy ha l'idea di creare il mocio per pavimenti che riesce a costruire nell'officina del padre, cercando poi di farlo conoscere attraverso delle dimostrazioni nei parcheggi per convincere la gente a comprarlo. Ma determinante nella vendita dell'invenzione sarà Neil Walker, il produttore esecutivo QVC (interpretato da Bradley Cooper). Io non conoscevo la storia di Joy Mangano e l'ho trovata davvero interessante. Inoltre non avevo mai visto un film di David O.Russell e sono rimasta piacevolmente colpita dal suo stile "sopra le righe". Ho trovato anche perfetti e molto convincenti la protagonista Jennifer Lawrence e Bradley Cooper. Robert De Niro, invece, lo preferisco quando interpreta ruoli più seri. "Joy" è un perfetto film natalizio, che incita ad inseguire i sogni e a lottare per realizzarli.
VOTO 7,5
CURIOSITÀ:
Nel film Jennifer Lawrence è doppiata da Valentina Mari che ha doppiato Biancaneve, Edgar Ramirez da Francesco Pezzulli che ha doppiato Uncino, Peggy da Laura Romano che ha doppiato Regina e Gerhardt da Alberto Bognanni che ha doppiato Tremotino: mi sembrava di guardare una puntata di "Once Upon A Time", ha fatto uno strano effetto!
Joy Mangano nasce da genitori italo americani a Long Island vicino a New York nel 1956. Il suo destino era di fare la moglie e la madre e infatti si sposa poco più che ventenne e ha 3 figli. Poi a 30 anni rivoluziona la sua vita: divorzia e va contro tutti per realizzare le sue invenzioni. Infatti fin da adolescente, dotata di una fervente fantasia, amava inventare e aveva ideato il collare fluorescente per non far investire dalle auto di notte cani e gatti (una geniale idea, poi non brevettata così un'azienda le rubo l'idea). Joy dopo il divorzio inventa il Miracle Mop, mocio innovativo che pulisce i pavimenti dotato di un panno di cotone staccabile che si può lavare in lavatrice. La ragazza crea l'invenzione con i suoi risparmi ma il successo non arriva subito, solo quando è sull'orlo della bancarotta riesce a convince la rete di televendite QVC a mandarla in onda dal vivo per pubblicizzare il suo mocio. In 20 minuti ne vende 18000 e da lì esplode il successo: diventerà la presidente della compagnia Ingenious Designs, dove lavorerà anche il suo ex marito come vice presidente nell'ufficio vendite (in foto la vera Joy Mangano).
Nel film oltre alla protagonista ex Cenerentola, ci sono ulteriori elementi che danno un tocco fiabesco: la voce narrante (come nelle favole la storia è raccontata da un'altra persona, la nonna defunta di Joy, Mimi), la sorellastra di Joy di nome Peggy che gli mette i bastoni tra le ruote, un momento musical sotto la neve con Tony, ex marito di Joy (interpretato Edgard Ramirez) e Joy che cantano Something Stupid di Frank Sinatra,
le tante peripezie che deve affrontare la protagonista prima di realizzare i suoi sogni (e per fortuna il regista David O.Russell ha usato un tono tragicomico altrimenti sarebbe stato un film troppo drammatico!). La trama ricalca in parte la storia che vi ho raccontato prima ovviamente con alcune modifiche per rendere la vicenda più "esagerata" ed "eccentrica" come la vivace famiglia della protagonista formata da una madre fissata con le soap opera, da un padre, Rudy (interpretato da Robert De Niro), che ha un'officina meccanica e che passa da una donna all'altra, da l'ex marito di Joy che vive chiuso nello scantinato e passa il tempo a cantare, da una sorellastra in perenne competizione e da una nonna che continua a credere nel talento e nella fantasia di Joy nonostante la ragazza abbia sepolto il suo istinto di inventrice ed è diventata una "casalinga disperata" per badare alla famiglia. Finché Joy ha l'idea di creare il mocio per pavimenti che riesce a costruire nell'officina del padre, cercando poi di farlo conoscere attraverso delle dimostrazioni nei parcheggi per convincere la gente a comprarlo. Ma determinante nella vendita dell'invenzione sarà Neil Walker, il produttore esecutivo QVC (interpretato da Bradley Cooper). Io non conoscevo la storia di Joy Mangano e l'ho trovata davvero interessante. Inoltre non avevo mai visto un film di David O.Russell e sono rimasta piacevolmente colpita dal suo stile "sopra le righe". Ho trovato anche perfetti e molto convincenti la protagonista Jennifer Lawrence e Bradley Cooper. Robert De Niro, invece, lo preferisco quando interpreta ruoli più seri. "Joy" è un perfetto film natalizio, che incita ad inseguire i sogni e a lottare per realizzarli.
VOTO 7,5
CURIOSITÀ:
Nel film Jennifer Lawrence è doppiata da Valentina Mari che ha doppiato Biancaneve, Edgar Ramirez da Francesco Pezzulli che ha doppiato Uncino, Peggy da Laura Romano che ha doppiato Regina e Gerhardt da Alberto Bognanni che ha doppiato Tremotino: mi sembrava di guardare una puntata di "Once Upon A Time", ha fatto uno strano effetto!
martedì 11 dicembre 2018
TAG I MIEI NATALI DEL PASSATO
Oggi partecipo ad un TAG a tema natalizio ideato da Mikimoz "I miei Natali del passato" ➡ https://mikimoz.blogspot.com/2018/11/natali-da-bambini.html
Le regole sono:
1) Elencare tutto ciò che è stato un simbolo dei nostri Natali del passato, in base a i vari macroargomenti forniti;
2) avvisare Moz dell'eventuale post realizzato, contattandolo in privato o lasciando un commento sempre a:
https://mikimoz.blogspot.com/2018/11/natali-da-bambini.html
3) taggare cinque blogger avvisandoli.
Iniziamo!
GIOCHI
Quelli che ricevevo per Santa Lucia il 13 dicembre, quindi tantissimi giocattoli, tra cui Barbie, bambole, peluche, cioccolatini (ecco una foto dei miei regali del passato, forse chiedevo troppi giocattoli! :))
e anche giochi per divertirsi in famiglia come il celebre Quiz Affari Tuoi!
FUMETTI
Gli unici fumetti che leggevo erano le W.I.T.C.H!
FILM
Durante il periodo natalizio e l'ultimo dell'anno andavo e vado tutt'ora al cinema! E quando ero più piccola, ogni 6 gennaio, dato che sono figlia di un dipendente delle Poste, venivo chiamata insieme agli altri figli dei postali a ricevere i doni che il Cral Poste metteva a disposizione. Le festa veniva organizzata al cinema, prima guardavamo tutti un film d'animazione e poi ricevevamo il regalo! Il primo film che ho visto é stato Stuart Little - Un topolino in gamba (avevo 3 anni e il primo impatto con lo schermo gigante del cinema é stato traumatico e volevo scappare fuori dal cinema ahahah! 😂).
CANZONE
Tutte le canzoni natalizie, da White Christmas a Jingle bells!
CIBO
Per la Vigilia tortelli di zucca e pesce (sogliola, luccio in salsa) e come dolce il pandoro (non amo i canditi), per Natale gli agnolini di carne, la faraona con il purè e l'Anello di Monaco (un dolce mantovano fatto con le castagne e la glassa di zucchero) e per l'ultimo dell'anno l'immancabile Cotechino con lenticchie!
LUOGHI
Non ho mai festeggiato il Natale fuori Mantova. Visitavo i mercatini natalizi della mia città, i presepi ed adoravo ammirare le luci natalizie e la città addobbata per il Natale (adoro ancora oggi l'atmosfera natalizia perchè fa sognare!).
LIBRI
Un classico che avevo letto durante il periodo natalizio è "Zanna Bianca" di Jack London!
VIDEOGAMES
Niente videogames!
LIFE
L'8 dicembre aiutavo (ed aiuto ancora) ad addobbare l'albero di Natale e a realizzare il Presepe. Poi il 13 dicembre festeggiavo Santa Lucia: giorni prima scrivevo a Santa Lucia una lettera in cui segnalavo i regali che volevo e la imbucavo. E la notte precedente il 13 dicembre, preparavo il latte e i biscotti per la Santa e le carote per l'asinello carico di doni! Da bambina apprezzavo maggiormente la Festa di Santa Lucia rispetto al Natale. Ancora oggi festeggio Santa Lucia facendomi degli auto-regali e ricevendo la mancia dai miei parenti. 😁 Per quanto riguarda la Vigilia, la festeggio con i miei genitori e il Natale a casa con i parenti.
FOTO DI UN NATALE PASSATO
Io purtroppo non ho mai fatto delle recite natalizie, quindi beccatevi una foto in pigiama e con il cappellino di Babbo Natale, che mi hanno scattato la mattina del 25 dicembre!
TAGGO:
Le regole sono:
1) Elencare tutto ciò che è stato un simbolo dei nostri Natali del passato, in base a i vari macroargomenti forniti;
2) avvisare Moz dell'eventuale post realizzato, contattandolo in privato o lasciando un commento sempre a:
https://mikimoz.blogspot.com/2018/11/natali-da-bambini.html
3) taggare cinque blogger avvisandoli.
Iniziamo!
GIOCHI
Quelli che ricevevo per Santa Lucia il 13 dicembre, quindi tantissimi giocattoli, tra cui Barbie, bambole, peluche, cioccolatini (ecco una foto dei miei regali del passato, forse chiedevo troppi giocattoli! :))
e anche giochi per divertirsi in famiglia come il celebre Quiz Affari Tuoi!
FUMETTI
Gli unici fumetti che leggevo erano le W.I.T.C.H!
FILM
Durante il periodo natalizio e l'ultimo dell'anno andavo e vado tutt'ora al cinema! E quando ero più piccola, ogni 6 gennaio, dato che sono figlia di un dipendente delle Poste, venivo chiamata insieme agli altri figli dei postali a ricevere i doni che il Cral Poste metteva a disposizione. Le festa veniva organizzata al cinema, prima guardavamo tutti un film d'animazione e poi ricevevamo il regalo! Il primo film che ho visto é stato Stuart Little - Un topolino in gamba (avevo 3 anni e il primo impatto con lo schermo gigante del cinema é stato traumatico e volevo scappare fuori dal cinema ahahah! 😂).
Per quanto riguarda i regali, negli anni ho ricevuto zaini, peluche, un monopattino, 2 Set di pulizia con scopa e paletta giocattolo...
TELEVISIONE
Tantissimi film d'animazione Disney e diversi film natalizi, i miei preferiti li trovate qui ➡ http://gattaracinefila.blogspot.com/2017/12/film-da-brividi-ma-di-freddo-con.htmlCANZONE
Tutte le canzoni natalizie, da White Christmas a Jingle bells!
CIBO
Per la Vigilia tortelli di zucca e pesce (sogliola, luccio in salsa) e come dolce il pandoro (non amo i canditi), per Natale gli agnolini di carne, la faraona con il purè e l'Anello di Monaco (un dolce mantovano fatto con le castagne e la glassa di zucchero) e per l'ultimo dell'anno l'immancabile Cotechino con lenticchie!
LUOGHI
Non ho mai festeggiato il Natale fuori Mantova. Visitavo i mercatini natalizi della mia città, i presepi ed adoravo ammirare le luci natalizie e la città addobbata per il Natale (adoro ancora oggi l'atmosfera natalizia perchè fa sognare!).
LIBRI
Un classico che avevo letto durante il periodo natalizio è "Zanna Bianca" di Jack London!
VIDEOGAMES
Niente videogames!
LIFE
L'8 dicembre aiutavo (ed aiuto ancora) ad addobbare l'albero di Natale e a realizzare il Presepe. Poi il 13 dicembre festeggiavo Santa Lucia: giorni prima scrivevo a Santa Lucia una lettera in cui segnalavo i regali che volevo e la imbucavo. E la notte precedente il 13 dicembre, preparavo il latte e i biscotti per la Santa e le carote per l'asinello carico di doni! Da bambina apprezzavo maggiormente la Festa di Santa Lucia rispetto al Natale. Ancora oggi festeggio Santa Lucia facendomi degli auto-regali e ricevendo la mancia dai miei parenti. 😁 Per quanto riguarda la Vigilia, la festeggio con i miei genitori e il Natale a casa con i parenti.
FOTO DI UN NATALE PASSATO
Io purtroppo non ho mai fatto delle recite natalizie, quindi beccatevi una foto in pigiama e con il cappellino di Babbo Natale, che mi hanno scattato la mattina del 25 dicembre!
TAGGO:
http://lanostrapassionenonmuore.blogspot.com/
http://langolodiariel.blogspot.com/
https://lacantastoriedeiboschi.blogspot.com/
https://fioredicollina.blogspot.com/
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SE VOLETE POTETE RISPONDERE ANCHE NEI COMMENTI!
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lunedì 10 dicembre 2018
PRESENTAZIONE DEL ROMANZO "E ALLA FINE C'È LA VITA" DI DAVIDE ROSSI
Oggi vi presento una nuova collaborazione a tema "Libri"! Come sapete mi piace presentarvi sul blog nuovi romanzi e fare la conoscenza di nuovi autori ed oggi vi presento uno scrittore che ama anche il cinema e scrive sceneggiature. Iniziamo con la presentazione di "E alla fine c'è la vita", storia di un gruppo di studenti universitari:
TITOLO: E alla fine c’è la vita
AUTORE: Davide Rossi
EDITORE: Apollo Edizioni
COLLANA: Uno, due, tre… ciack!
GENERE: Sceneggiatura
ISBN: 978-88-94921-10-6
PREZZO: € 9,00
Presentazione dell’opera:
“Marika è ben vestita, elegante, pronta per andare alla festa. Si profuma mentre si guarda allo specchio in bagno. Controlla che il vestito sia a posto un'ultima volta ed esce dalla stanza. Va al computer e scrive su Facebook: “Stasera grande serata”. Va sulla pagina del suo ex ragazzo e trova delle foto di lui con Agnese. Scuote la testa, incredula, e chiude furiosamente il computer. Il cellulare sul comodino vibra. Lo prende e risponde...
SINOSSI:
Marco si sveglia dopo l'ennesima notte di eccessi. Marianna vomita in un bagno dell'università. Mario si ritrova bloccato in un letto di ospedale. Marika finisce a letto con un professore.
Tante vite che si bruciano, annientandosi con tutto ciò che è legale ed illegale, alla ricerca disperata di un'altra boccata di ossigeno.
Quale futuro mi riserva la vita?- pensa senza mai dirlo Marco. Osserva Marika, invece della lezione, fantastica su di lei, se ne innamora. Si innamora dell'idea di vita con lei. La insegue durante una delle mille feste, salvo perderla per sempre.
Marianna vive la propria vita senza limiti. Si concede ai ragazzi. Ama le griffe, l'estetica, l'apparenza le illude la vita. La realtà le serve il conto facendole scoprire che aspetta un bambino. È innamorata di Marco, ma la loro relazione è finita lasciando dei conti in sospeso fra i due. Ora aspetta un bambino, e pensa sia suo.
Mario frequenta l'ateneo da pendolare. Ha un'esistenza quieta e fatta di pochi fronzoli. Ha litigato con Marco perché ha frequentato Marianna. Ora, dopo un malore, la malattia e l'ospedale capisce che la vita è molto di più che tenersi a galla. Marika è una ragazza spagnola, arrivata a Pavia grazie ad uno dei tanti progetti Erasmus. Lavora e studia. Una routine che non le lascia grande spazio per una vita sociale amplia. La rottura con Jorge la spinge ad intraprendere un viaggio nei party bagnati dall'alcol e animati dalle droghe. Finirà in coma dopo un incidente stradale. Si riprenderà qualche giorno dopo, desiderosa di cancellare quella parentesi frenetica dai suoi ricordi.
Un caleidoscopio su tante giovani vite, intrappolate dall'ansia di vivere la vita al massimo. Il raggiungimento dell'abisso li spingerà a riemergere, obbligandoli a prendere decisioni drastiche.
"E alla fine c’è la vita" è il romanzo d'esordio di Davide Rossi, un ritratto estremo e duro delle nuove generazioni, che racconta anche le incognite e le difficoltà del futuro che deve fronteggiare un giovane.
Di seguito la lettura effettuata da Valter Zanardi dell'introduzione del romanzo:
https://www.youtube.com/watch?v=F5c8jDWHuOY&t=24s
PRESENTAZIONE DELL'AUTORE:
Davide Rossi è nato il 18 gennaio 1985 ed è cresciuto in un piccolo paese della provincia di Pavia, Sant’Angelo Lomellina. Nonostante gli studi di natura prettamente scientifica, continua a coltivare due grandi passioni che lo accompagnano fin dalla tenera età: il cinema e la scrittura. La stesura di varie sceneggiature rappresenta dunque un’evoluzione naturale e una di queste, scritta a sei mani, risulta nel film “Benvenuti a casa Verdi” del 2013 (Muccapazza film). Parallelamente all’esperienza cinematografica inizia una fase di sperimentazione che l’ha portato a partecipare a diversi concorsi letterari con racconti brevi, poesie e saggi. "E alla fine c'è la vita" nasce in seguito, e dall’unione, di tutti questi percorsi.
Infine ecco il link che rimanda alla pagina del libro:
https://www.apolloedizioni.it/epages/146609.sf/it_IT/?ObjectPath=/Shops/146609/Products/97
TITOLO: E alla fine c’è la vita
AUTORE: Davide Rossi
EDITORE: Apollo Edizioni
COLLANA: Uno, due, tre… ciack!
GENERE: Sceneggiatura
ISBN: 978-88-94921-10-6
PREZZO: € 9,00
Presentazione dell’opera:
“Marika è ben vestita, elegante, pronta per andare alla festa. Si profuma mentre si guarda allo specchio in bagno. Controlla che il vestito sia a posto un'ultima volta ed esce dalla stanza. Va al computer e scrive su Facebook: “Stasera grande serata”. Va sulla pagina del suo ex ragazzo e trova delle foto di lui con Agnese. Scuote la testa, incredula, e chiude furiosamente il computer. Il cellulare sul comodino vibra. Lo prende e risponde...
SINOSSI:
Marco si sveglia dopo l'ennesima notte di eccessi. Marianna vomita in un bagno dell'università. Mario si ritrova bloccato in un letto di ospedale. Marika finisce a letto con un professore.
Tante vite che si bruciano, annientandosi con tutto ciò che è legale ed illegale, alla ricerca disperata di un'altra boccata di ossigeno.
Quale futuro mi riserva la vita?- pensa senza mai dirlo Marco. Osserva Marika, invece della lezione, fantastica su di lei, se ne innamora. Si innamora dell'idea di vita con lei. La insegue durante una delle mille feste, salvo perderla per sempre.
Marianna vive la propria vita senza limiti. Si concede ai ragazzi. Ama le griffe, l'estetica, l'apparenza le illude la vita. La realtà le serve il conto facendole scoprire che aspetta un bambino. È innamorata di Marco, ma la loro relazione è finita lasciando dei conti in sospeso fra i due. Ora aspetta un bambino, e pensa sia suo.
Mario frequenta l'ateneo da pendolare. Ha un'esistenza quieta e fatta di pochi fronzoli. Ha litigato con Marco perché ha frequentato Marianna. Ora, dopo un malore, la malattia e l'ospedale capisce che la vita è molto di più che tenersi a galla. Marika è una ragazza spagnola, arrivata a Pavia grazie ad uno dei tanti progetti Erasmus. Lavora e studia. Una routine che non le lascia grande spazio per una vita sociale amplia. La rottura con Jorge la spinge ad intraprendere un viaggio nei party bagnati dall'alcol e animati dalle droghe. Finirà in coma dopo un incidente stradale. Si riprenderà qualche giorno dopo, desiderosa di cancellare quella parentesi frenetica dai suoi ricordi.
Un caleidoscopio su tante giovani vite, intrappolate dall'ansia di vivere la vita al massimo. Il raggiungimento dell'abisso li spingerà a riemergere, obbligandoli a prendere decisioni drastiche.
"E alla fine c’è la vita" è il romanzo d'esordio di Davide Rossi, un ritratto estremo e duro delle nuove generazioni, che racconta anche le incognite e le difficoltà del futuro che deve fronteggiare un giovane.
Di seguito la lettura effettuata da Valter Zanardi dell'introduzione del romanzo:
https://www.youtube.com/watch?v=F5c8jDWHuOY&t=24s
PRESENTAZIONE DELL'AUTORE:
Davide Rossi è nato il 18 gennaio 1985 ed è cresciuto in un piccolo paese della provincia di Pavia, Sant’Angelo Lomellina. Nonostante gli studi di natura prettamente scientifica, continua a coltivare due grandi passioni che lo accompagnano fin dalla tenera età: il cinema e la scrittura. La stesura di varie sceneggiature rappresenta dunque un’evoluzione naturale e una di queste, scritta a sei mani, risulta nel film “Benvenuti a casa Verdi” del 2013 (Muccapazza film). Parallelamente all’esperienza cinematografica inizia una fase di sperimentazione che l’ha portato a partecipare a diversi concorsi letterari con racconti brevi, poesie e saggi. "E alla fine c'è la vita" nasce in seguito, e dall’unione, di tutti questi percorsi.
Infine ecco il link che rimanda alla pagina del libro:
https://www.apolloedizioni.it/epages/146609.sf/it_IT/?ObjectPath=/Shops/146609/Products/97
venerdì 7 dicembre 2018
RECENSIONE "LA MUMMIA" (2017) CON TOM CRUISE
Oggi vi presento la recensione del film remake "La Mummia" di Alex Kurtzman e con Tom Cruise, primo film e anche ultimo dell'universo cinematografico Dark Universe e una rivisitazione che ho trovato troppo esagerata, per non parlare della storia insensata!
La principessa Ahmanet è destinata a succedere il padre come sovrana dell'Antico Egitto, finché una concubina non dà alla luce un figlio. Determinata a prendere il potere Ahmanet vende la sua anima a Seth, il dio della morte e cerca "un corpo" attraverso un pugnale cerimoniale per far resuscitare Seth e governare insieme sull'Egitto. Dopo aver ucciso suo padre e suo fratello, Ahmanet tenta di sacrificare il suo amante, ma viene catturata dai sacerdoti del padre e mummificata viva (se lo è meritato!). Il suo sarcofago viene sepolto in Mesopotamia finché non piombano in Mesopotamia (o meglio nell'odierno Iraq) Nick Morton alias Tom Cruise e Chris Vail (Jake Johnson) due buffi Indiana Jones che ritrovano reperti e l'archeologa Jenny (interpretata da Annabelle Wallis), una Lara Croft bionda.
I tre ritrovano per casa la tomba di Ahmanet e la riportano a Londra. E fin qui il film è abbastanza normale, poi prende una piaga horror\fantasy senza logica. Durante il volo, Vail viene posseduto dal potere di Ahmanet e cerca di attaccare il gruppo. Nick gli spara ma un enorme stormo di corvi che hanno seguito in volo la bara di Ahmanet neanche fosse la strega Malefica, si abbatte sull'aereo (il regista si è ispirato al film "Gli uccelli" di Hitchcock?) facendolo schiantare. Nick sembra morto ma in realtà si risveglia il giorno dopo in obitorio e apprende dal fantasma di Vail che è stato maledetto da Ahmanet e che il suo corpo servirà per animare Seth. Intanto anche la mummia di Ahmanet si è rianimata ed inizia ad assorbire l'energia vitale dei soccorritori trasformandoli in zombie perchè altrimenti ritornerebbe ad essere una mummia decrepita (non vi ricorda la Regina Ravenna di "Biancaneve e il Cacciatore" che ruba la giovinezza alle ragazze più belle del regno?). Ad aiutare il redivivo Nick, la superstite Jenny arriverà il dottor Henry Jekyll (ci mancava solo lui ahah!) con la società segreta dedicata alla ricerca e alla lotta contro il male. Però sapete che Jekyll ha la tendenza di cedere ai propri impulsi oscuri e a trasformarsi in Edward Hyde e quindi i guai non sono finiti! Ricapitolando abbiamo una Mummia, gli zombie, il dottor Jekyll, sembra la copia del film "La Leggenda degli uomini straordinari" soltanto che qui non ci sono personaggi straordinari! Solo Sofia Boutella alias la Mummia è perfetta per la parte sembra davvero una principessa egiziana, forse per via delle origini esotiche (è algerina).
Tom Cruise, invece, fa troppo il simpaticone e infatti ha vinto il premio come peggior attore ai Razzie Awards 2017 e di Russell Crowe, in questo film, apprezzo solo la voce (doppiata da Luca Ward). Preferisco Brendan Fraser e il divertente sacerdote Imhotep del film "La Mummia" del 1999.
Comunque questo film lo può vedere chiunque, anche gli spettatori impressionabili, perchè non è un film horror, è soprattutto un film d'azione con troppe scene action, io avrei preferito che fosse un film d'avventura.
VOTO 5
La principessa Ahmanet è destinata a succedere il padre come sovrana dell'Antico Egitto, finché una concubina non dà alla luce un figlio. Determinata a prendere il potere Ahmanet vende la sua anima a Seth, il dio della morte e cerca "un corpo" attraverso un pugnale cerimoniale per far resuscitare Seth e governare insieme sull'Egitto. Dopo aver ucciso suo padre e suo fratello, Ahmanet tenta di sacrificare il suo amante, ma viene catturata dai sacerdoti del padre e mummificata viva (se lo è meritato!). Il suo sarcofago viene sepolto in Mesopotamia finché non piombano in Mesopotamia (o meglio nell'odierno Iraq) Nick Morton alias Tom Cruise e Chris Vail (Jake Johnson) due buffi Indiana Jones che ritrovano reperti e l'archeologa Jenny (interpretata da Annabelle Wallis), una Lara Croft bionda.
I tre ritrovano per casa la tomba di Ahmanet e la riportano a Londra. E fin qui il film è abbastanza normale, poi prende una piaga horror\fantasy senza logica. Durante il volo, Vail viene posseduto dal potere di Ahmanet e cerca di attaccare il gruppo. Nick gli spara ma un enorme stormo di corvi che hanno seguito in volo la bara di Ahmanet neanche fosse la strega Malefica, si abbatte sull'aereo (il regista si è ispirato al film "Gli uccelli" di Hitchcock?) facendolo schiantare. Nick sembra morto ma in realtà si risveglia il giorno dopo in obitorio e apprende dal fantasma di Vail che è stato maledetto da Ahmanet e che il suo corpo servirà per animare Seth. Intanto anche la mummia di Ahmanet si è rianimata ed inizia ad assorbire l'energia vitale dei soccorritori trasformandoli in zombie perchè altrimenti ritornerebbe ad essere una mummia decrepita (non vi ricorda la Regina Ravenna di "Biancaneve e il Cacciatore" che ruba la giovinezza alle ragazze più belle del regno?). Ad aiutare il redivivo Nick, la superstite Jenny arriverà il dottor Henry Jekyll (ci mancava solo lui ahah!) con la società segreta dedicata alla ricerca e alla lotta contro il male. Però sapete che Jekyll ha la tendenza di cedere ai propri impulsi oscuri e a trasformarsi in Edward Hyde e quindi i guai non sono finiti! Ricapitolando abbiamo una Mummia, gli zombie, il dottor Jekyll, sembra la copia del film "La Leggenda degli uomini straordinari" soltanto che qui non ci sono personaggi straordinari! Solo Sofia Boutella alias la Mummia è perfetta per la parte sembra davvero una principessa egiziana, forse per via delle origini esotiche (è algerina).
Tom Cruise, invece, fa troppo il simpaticone e infatti ha vinto il premio come peggior attore ai Razzie Awards 2017 e di Russell Crowe, in questo film, apprezzo solo la voce (doppiata da Luca Ward). Preferisco Brendan Fraser e il divertente sacerdote Imhotep del film "La Mummia" del 1999.
Comunque questo film lo può vedere chiunque, anche gli spettatori impressionabili, perchè non è un film horror, è soprattutto un film d'azione con troppe scene action, io avrei preferito che fosse un film d'avventura.
VOTO 5
martedì 4 dicembre 2018
PER LA RUBRICA "UNA ZAMPA SUL CUORE" INTERVISTA ALLA BOOKBLOGGER SILVIA DI http://lanostrapassionenonmuore.blogspot.com/ CON IL SUO BASSOTTO OTTO
Oggi vi presento una nuova intervista per la rubrica "Una zampa sul cuore"! Questo mese i protagonisti sono un cagnolino, un bassotto per la precisione di nome Otto
e la sua amica Silvia, blogger di http://lanostrapassionenonmuore.blogspot.com/ (il suo blog affronta tantissimi argomenti tra cui libri, teatro e cinema, c'é solo l'imbarazzo della scelta, seguitelo!).
PRESENTATI AGLI AMICI DELLA BLOGOSFERA SILVIA!
Sono Silvia, ho 29 anni e vivo in provincia di Milano.
Ho studiato prima lettere e poi filologia moderna alla Cattolica. Principalmente lavoro come supplente in scuole di vario genere, sono stata anche in un'associazione culturale e nell'ufficio cultura del comune del mio paese. Ho sempre amato la scrittura e la lettura che sono ancora le mie più grandi passioni. Amo la danza, pratico la modern jazz da quando avevo 13 anni, ho seguito un corso di salsa e una volta alla settimana mi diverto con la zumba! Faccio parte di un coro amatoriale e ho suonato la chitarra classica per tanti anni. Vivo da sola da 2 anni e mezzo, sto imparando a migliorare in cucina e guido una vecchia Ford Fiesta che ha conosciuto giorni migliori ma che adoro!
HAI TANTISSIMI INTERESSI SILVIA, COMPLIMENTI! PRESENTACI IL TUO BLOG, PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ E COSA TRATTA?
Il mio blog http://lanostrapassionenonmuore.blogspot.com/ s'intitola come la frase di una canzone nei Negramaro e di Jovanotti dal titolo Cade la pioggia. So che è un'interpretazione molto personale ma la passione che muore di cui parla la canzone non è per me una relazione. Al contrario si tratta dell'amore per le lettere, la letteratura e la cultura. Così dopo le prime esperienze lavorative nell'aprile del 2015, ho deciso di dare questo titolo al mio blog per dimostrare a me stessa e spiegare agli altri che avevo imparato un'importante lezione: un conto è quello che facciamo, un conto è quello che siamo. Se un tempo esprimevo la mia passione per il mondo letterario e culturale principalmente attraverso il mio percorso di studi, adesso ho dato altri colori al mio interesse: il lavoro quando è possibile, la lettura, la libera frequentazione di luoghi culturali, i tanto eventi che offre la città di Milano e ovviamente il mio blog. Generalmente mi considero una bookblogger ma gli argomenti di cui parlo nel mio blog sono tantissimi: lettura, teatro, arte, cinema, poesia, letteratura, siete liberi di scegliere l'argomento che più vi piace consultando il menu iniziale!
DA AMANTE DEI LIBRI, QUALI SONO I TUOI ROMANZI PREFERITI?
Il mio romanzo preferito di sempre, che mi ha iniziato alla lettura fin da piccola, è "Piccole Donne" di Lousia Mary Alcott.
Un altro classico del cuore è "Canto di Natale" di Dickens. Per quanto riguarda la poesia prediligo Baudelaire, Leopardi, Ungaretti e Montale. Ho anche un predilezione per i testi teatrali, in particolare per la tragedia greca, della quale ho dedicato molto spazio sul blog. Parlando di narrativa un genere che mi piace è il giallo all'italiana, dall'intramontabile Camilleri, al sempre più apprezzabile Manzini, all'ironico Recani al poetico De Giovanni, potrei citarne moltissimi!Forse i miei gialli preferiti sono "L'età del dubbio" di Camilleri
e "In fondo al tuo cuore" di De Giovanni. Amo anche i romance, quelli che mi sono rimasti nel cuore sono "Innamorarsi a New York" di Melissa Hill
"La compagna di scuola" di Sophia Kinsella, ma ne ho letti moltissimi. Prediligo anche le autrici femminili che narrano saghe familiari come Elena Ferrante, Sveva Casati Modigliani e Lucinda Riley. Infine un genere che non posso fare a meno di amare è quello storico: adoro tuffarmi nel mondo dei classici con i romanzi di Valerio Massimo Manfredi, ma ho apprezzato anche vivere la Guerra delle Due Rose e l'epoca dei Tudors e Philippa Gregory.
ADORO "INNAMORARSI A NEW YORK", "PICCOLE DONNE" E I GIALLI DI CAMILLERI!😍 ORA CAMBIAMO ARGOMENTO: PRESENTACI IL BASSOTTO OTTO...
Otto è il bassotto dei miei zii, ma è di fatto un cane di "multiproprietà" tra gli zii, i miei e me.
L'ho "conosciuto" nel dicembre del 2012 quando ho accompagnato i futuri padroni nel canile della mia zona. Lui era uno dei cani dell'Associazione "Diamoci la zampa" e una volta giunti sul posto, i volontari ci hanno detto che la sua storia era abbastanza triste. Egli era stato tenuto in un allevamento, che poi era stato dismesso. Purtroppo avendo già due anni, era sempre stato in gabbia, non conosceva quasi niente della realtà circostante ed aveva un'incredibile paura di qualsiasi contatto. Nei primi tempi Otto era davvero timidissimo, spesso terrorizzato. I miei zii l'hanno portato da un educatore di cani e gli hanno fatto fare alcune esperienze di gioco insieme ad altri cuccioli in modo da consentirgli un recupero della sua infanzia "perduta". Io vivevo ancora nella villetta dove abitano i miei e mio fratello e a poco a poco, hanno cominciato ad affidarcelo in occasioni di impegni e vacanze. Ci siamo resi conto che oltre ad essere un cane bisognoso di coccole, è anche molto buono e tranquillo. Con il tempo Otto ha imparato ad associare ad ognuno di noi un compito particolare: mia madre è diventata, nella sua testa, l'addetta del cibo, io, invece, sono la compagna preferita per le passeggiate. Spesso quando Otto mi vede inizia a colpire con il naso il guinzaglio per farmi sapere che è pronto ad uscire con me.
Da quando sono andata a vivere da sola, Otto è diventato praticamente il mio vicino di casa perché i miei zii abitano nella mia stessa via e lo vedo ancora più spesso. Dopo ormai sei anni possiamo affermare che con una buona dose di pazienza e tanto affetto si può ottenere molto! Otto ha ancora momenti in cui riaffiora "il vecchio se stesso", un po' timoroso, ma capita poche volte e sempre meno frequentemente. È diventato un cane molto tranquillo, buono, un vero "cacciatore di coccole", riesce ad andare d'accordo con altri cani, sia bassotti come lui che appartenenti ad altre razze. Non ha il senso di territorialità e di possesso tipico dei cani da caccia e di certo è po' meno sicuro di sè rispetto agli altri bassotti, ma sappiamo che ha avuto una storia un po' particolare, quindi va bene così!
CHE BELLA STORIA A LIETO FINE, OTTO È STATO MOLTO FORTUNATO AD INCONTRARVI!
SEGUITE SILVIA SUL BLOG
http://lanostrapassionenonmuore.blogspot.com
E SUI SUOI SOCIAL
https://www.instagram.com/silviabragalini/
e la sua amica Silvia, blogger di http://lanostrapassionenonmuore.blogspot.com/ (il suo blog affronta tantissimi argomenti tra cui libri, teatro e cinema, c'é solo l'imbarazzo della scelta, seguitelo!).
PRESENTATI AGLI AMICI DELLA BLOGOSFERA SILVIA!
Sono Silvia, ho 29 anni e vivo in provincia di Milano.
Ho studiato prima lettere e poi filologia moderna alla Cattolica. Principalmente lavoro come supplente in scuole di vario genere, sono stata anche in un'associazione culturale e nell'ufficio cultura del comune del mio paese. Ho sempre amato la scrittura e la lettura che sono ancora le mie più grandi passioni. Amo la danza, pratico la modern jazz da quando avevo 13 anni, ho seguito un corso di salsa e una volta alla settimana mi diverto con la zumba! Faccio parte di un coro amatoriale e ho suonato la chitarra classica per tanti anni. Vivo da sola da 2 anni e mezzo, sto imparando a migliorare in cucina e guido una vecchia Ford Fiesta che ha conosciuto giorni migliori ma che adoro!
HAI TANTISSIMI INTERESSI SILVIA, COMPLIMENTI! PRESENTACI IL TUO BLOG, PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ E COSA TRATTA?
Il mio blog http://lanostrapassionenonmuore.blogspot.com/ s'intitola come la frase di una canzone nei Negramaro e di Jovanotti dal titolo Cade la pioggia. So che è un'interpretazione molto personale ma la passione che muore di cui parla la canzone non è per me una relazione. Al contrario si tratta dell'amore per le lettere, la letteratura e la cultura. Così dopo le prime esperienze lavorative nell'aprile del 2015, ho deciso di dare questo titolo al mio blog per dimostrare a me stessa e spiegare agli altri che avevo imparato un'importante lezione: un conto è quello che facciamo, un conto è quello che siamo. Se un tempo esprimevo la mia passione per il mondo letterario e culturale principalmente attraverso il mio percorso di studi, adesso ho dato altri colori al mio interesse: il lavoro quando è possibile, la lettura, la libera frequentazione di luoghi culturali, i tanto eventi che offre la città di Milano e ovviamente il mio blog. Generalmente mi considero una bookblogger ma gli argomenti di cui parlo nel mio blog sono tantissimi: lettura, teatro, arte, cinema, poesia, letteratura, siete liberi di scegliere l'argomento che più vi piace consultando il menu iniziale!
DA AMANTE DEI LIBRI, QUALI SONO I TUOI ROMANZI PREFERITI?
Il mio romanzo preferito di sempre, che mi ha iniziato alla lettura fin da piccola, è "Piccole Donne" di Lousia Mary Alcott.
Un altro classico del cuore è "Canto di Natale" di Dickens. Per quanto riguarda la poesia prediligo Baudelaire, Leopardi, Ungaretti e Montale. Ho anche un predilezione per i testi teatrali, in particolare per la tragedia greca, della quale ho dedicato molto spazio sul blog. Parlando di narrativa un genere che mi piace è il giallo all'italiana, dall'intramontabile Camilleri, al sempre più apprezzabile Manzini, all'ironico Recani al poetico De Giovanni, potrei citarne moltissimi!Forse i miei gialli preferiti sono "L'età del dubbio" di Camilleri
e "In fondo al tuo cuore" di De Giovanni. Amo anche i romance, quelli che mi sono rimasti nel cuore sono "Innamorarsi a New York" di Melissa Hill
"La compagna di scuola" di Sophia Kinsella, ma ne ho letti moltissimi. Prediligo anche le autrici femminili che narrano saghe familiari come Elena Ferrante, Sveva Casati Modigliani e Lucinda Riley. Infine un genere che non posso fare a meno di amare è quello storico: adoro tuffarmi nel mondo dei classici con i romanzi di Valerio Massimo Manfredi, ma ho apprezzato anche vivere la Guerra delle Due Rose e l'epoca dei Tudors e Philippa Gregory.
ADORO "INNAMORARSI A NEW YORK", "PICCOLE DONNE" E I GIALLI DI CAMILLERI!😍 ORA CAMBIAMO ARGOMENTO: PRESENTACI IL BASSOTTO OTTO...
Otto è il bassotto dei miei zii, ma è di fatto un cane di "multiproprietà" tra gli zii, i miei e me.
L'ho "conosciuto" nel dicembre del 2012 quando ho accompagnato i futuri padroni nel canile della mia zona. Lui era uno dei cani dell'Associazione "Diamoci la zampa" e una volta giunti sul posto, i volontari ci hanno detto che la sua storia era abbastanza triste. Egli era stato tenuto in un allevamento, che poi era stato dismesso. Purtroppo avendo già due anni, era sempre stato in gabbia, non conosceva quasi niente della realtà circostante ed aveva un'incredibile paura di qualsiasi contatto. Nei primi tempi Otto era davvero timidissimo, spesso terrorizzato. I miei zii l'hanno portato da un educatore di cani e gli hanno fatto fare alcune esperienze di gioco insieme ad altri cuccioli in modo da consentirgli un recupero della sua infanzia "perduta". Io vivevo ancora nella villetta dove abitano i miei e mio fratello e a poco a poco, hanno cominciato ad affidarcelo in occasioni di impegni e vacanze. Ci siamo resi conto che oltre ad essere un cane bisognoso di coccole, è anche molto buono e tranquillo. Con il tempo Otto ha imparato ad associare ad ognuno di noi un compito particolare: mia madre è diventata, nella sua testa, l'addetta del cibo, io, invece, sono la compagna preferita per le passeggiate. Spesso quando Otto mi vede inizia a colpire con il naso il guinzaglio per farmi sapere che è pronto ad uscire con me.
Da quando sono andata a vivere da sola, Otto è diventato praticamente il mio vicino di casa perché i miei zii abitano nella mia stessa via e lo vedo ancora più spesso. Dopo ormai sei anni possiamo affermare che con una buona dose di pazienza e tanto affetto si può ottenere molto! Otto ha ancora momenti in cui riaffiora "il vecchio se stesso", un po' timoroso, ma capita poche volte e sempre meno frequentemente. È diventato un cane molto tranquillo, buono, un vero "cacciatore di coccole", riesce ad andare d'accordo con altri cani, sia bassotti come lui che appartenenti ad altre razze. Non ha il senso di territorialità e di possesso tipico dei cani da caccia e di certo è po' meno sicuro di sè rispetto agli altri bassotti, ma sappiamo che ha avuto una storia un po' particolare, quindi va bene così!
CHE BELLA STORIA A LIETO FINE, OTTO È STATO MOLTO FORTUNATO AD INCONTRARVI!
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sabato 1 dicembre 2018
RECENSIONE DEL FILM "CONTA SU DI ME" (2018) PRESENTATO AL GIFFONI FESTIVAL
Ieri sono andata al cinema con una mia amica a guardare "Conta su di me", film tedesco uscito il 22 novembre e presentato in Concorso Ufficiale al Giffoni Film Festival dove ha vinto nella categoria "Miglior film" Generator +13.
È l'adattamento cinematografico del romanzo "Dieses bescheuerte Herz: Über den Mut zu träumen" di Lars Amend e Daniel Meyer, pubblicato nel 2013, basato sulla storia vera di Lars Amend e dell'adolescente malato di cuore Daniel, che decide di fare una lista di 25 cose che vuole assolutamente fare nella sua vita. L'obiettivo di Amend è rendere questa lista una realtà. Sono subito rimasta colpita dal trailer, perchè non è triste e noioso. Temevo solo il finale negativo della storia, ma ora vi posso anticipare che è a lieto fine!
La storia riprende quella del romanzo: Lenny (Elyas M'Barek) ha trent'anni, è ricco di famiglia e non lavora. Passa le serate in discoteca, a sballarsi e a guidare a folle velocità per le strade della Baviera neanche fosse in Formula Uno (finisce addirittura con l'auto nella piscina della sua villa!). Un giorno il padre, importante cardiologo, stanco del suo comportamento gli blocca la carta di credito. Per tornare a sperperare il denaro, Lenny dovrà occuparsi del quindicenne David (Philip Noah Schwarz), un ragazzino cardiopatico che forse non compirà sedici anni. I due legano fin da subito, ma Lenny sente che è una responsabilità troppo grande ed è intenzionato a mollare. Ci penserà il padre a fargli cambiare idea e Lenny si affezionerà molto al ragazzo e capirà il vero valore della vita.
Il film ricalca in parte la storia di "Quasi Amici": invece di un signore, divenuto tetraparaplegico a seguito di un incidente col parapendio, c'è un ragazzino nato con una malformazione cardiaca, che ha come portafortuna una bambola, non si separa mai dalla sua bombola ad ossigeno e non può correre, non può agitarsi e non può vivere la vita di un normale adolescente, e al posto di un ragazzo di periferia con problemi di giustizia, c'è un ragazzo scapestrato. Però il film è incentrato principalmente sulla lista di desideri di David, desideri a volte semplici (come acquistare capi d'abbigliamento perchè Lenny non ha problemi economici) altri quasi irrealizzabili (tra cui innamorarsi).
La quotidianità con David insegnerà a Lenny un'importante lezione: non si è mai goduto nulla della vita, anzi l'ha sprecata con le esagerazioni (l'alcool, le donne, il divertimento) senza avere uno scopo, mentre David assapora ogni istante della vita perché potrebbe essere l'ultimo e rimane contagiato dalla sua grande gioia di vivere. Ho adorato il fatto che la loro amicizia, che sembrava destinata ad infrangersi presto per l'irresponsabilità di Lenny, sia ancora oggi duratura. Nel film ci si commuove ma soprattutto si ride (troppo divertente la scena in cui la mamma di David, giustamente molto apprensiva per la salute del figlio, pretende ogni mezz'ora una sua foto e Lenny gli invia delle foto di David super tranquille quando in realtà si sono divertiti fino a un minuto fa, guidando a tutta velocità un'auto rubata!).
È un film molto bello, consigliato per gli amanti delle storie vere e delle storie che fanno riflettere. VOTO 7,5
È l'adattamento cinematografico del romanzo "Dieses bescheuerte Herz: Über den Mut zu träumen" di Lars Amend e Daniel Meyer, pubblicato nel 2013, basato sulla storia vera di Lars Amend e dell'adolescente malato di cuore Daniel, che decide di fare una lista di 25 cose che vuole assolutamente fare nella sua vita. L'obiettivo di Amend è rendere questa lista una realtà. Sono subito rimasta colpita dal trailer, perchè non è triste e noioso. Temevo solo il finale negativo della storia, ma ora vi posso anticipare che è a lieto fine!
La storia riprende quella del romanzo: Lenny (Elyas M'Barek) ha trent'anni, è ricco di famiglia e non lavora. Passa le serate in discoteca, a sballarsi e a guidare a folle velocità per le strade della Baviera neanche fosse in Formula Uno (finisce addirittura con l'auto nella piscina della sua villa!). Un giorno il padre, importante cardiologo, stanco del suo comportamento gli blocca la carta di credito. Per tornare a sperperare il denaro, Lenny dovrà occuparsi del quindicenne David (Philip Noah Schwarz), un ragazzino cardiopatico che forse non compirà sedici anni. I due legano fin da subito, ma Lenny sente che è una responsabilità troppo grande ed è intenzionato a mollare. Ci penserà il padre a fargli cambiare idea e Lenny si affezionerà molto al ragazzo e capirà il vero valore della vita.
Il film ricalca in parte la storia di "Quasi Amici": invece di un signore, divenuto tetraparaplegico a seguito di un incidente col parapendio, c'è un ragazzino nato con una malformazione cardiaca, che ha come portafortuna una bambola, non si separa mai dalla sua bombola ad ossigeno e non può correre, non può agitarsi e non può vivere la vita di un normale adolescente, e al posto di un ragazzo di periferia con problemi di giustizia, c'è un ragazzo scapestrato. Però il film è incentrato principalmente sulla lista di desideri di David, desideri a volte semplici (come acquistare capi d'abbigliamento perchè Lenny non ha problemi economici) altri quasi irrealizzabili (tra cui innamorarsi).
La quotidianità con David insegnerà a Lenny un'importante lezione: non si è mai goduto nulla della vita, anzi l'ha sprecata con le esagerazioni (l'alcool, le donne, il divertimento) senza avere uno scopo, mentre David assapora ogni istante della vita perché potrebbe essere l'ultimo e rimane contagiato dalla sua grande gioia di vivere. Ho adorato il fatto che la loro amicizia, che sembrava destinata ad infrangersi presto per l'irresponsabilità di Lenny, sia ancora oggi duratura. Nel film ci si commuove ma soprattutto si ride (troppo divertente la scena in cui la mamma di David, giustamente molto apprensiva per la salute del figlio, pretende ogni mezz'ora una sua foto e Lenny gli invia delle foto di David super tranquille quando in realtà si sono divertiti fino a un minuto fa, guidando a tutta velocità un'auto rubata!).
È un film molto bello, consigliato per gli amanti delle storie vere e delle storie che fanno riflettere. VOTO 7,5