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sabato 4 maggio 2019

FILM TRASH: "UN AMORE COSÌ GRANDE" (2018)

Oggi vi presento il film "Un amore così grande" di Cristian De Mattheis a cui ho dato una bella insufficienza, era da un po' di tempo che non capitava, ma quando ci vuole ci vuole!
Vladimir (interpretato da Giuseppe Maggio di "Amore 14" di Federico Moccia e attore di varie fiction) arriva da San Pietroburgo a Verona, alla ricerca di un misterioso liutaio (che sarebbe suo padre, che ha abbandonato la famiglia). Nel capoluogo veneto in neanche una settimana gli capitano tutte le fortune: viene notato da una compagnia di cantanti lirici di strada grazie alla sua stupenda voce da tenore (palesemente doppiata dall'eccellente tenore Piero Mazzocchetti) e viene invitato a cantare con loro, il giorno dopo viene notato da un impresario del celebre trio del Volo e viene convocato per fare una prova canora davanti ai tre tenori (può avere l'occasione di essere messo sotto contratto e aprire il loro concerto all'Arena di Verona), gli viene affidata un'ottima insegnante di canto e ha pure il tempo di trovare l'amore, cioè la bella Veronica (l'esordiente Francesca Loy) che in un paio di giorni, senza neanche conoscerlo bene, lo invitata nel giardino della sua immensa villa. Ma non è tutto rosa e fiori come appare, il ragazzo è tormentato dai fantasmi del passato o meglio dalla Bohème di Giacomo Puccini. Il perchè verrà spiegato solo a metà film (sua madre, cantante lirica, è morta d'infarto mentre stava ascoltando questa celebre opera che lei aveva interpretato in passato, farlo comprendere prima a noi poveri spettatori costava troppo?) e quindi per buona parte del film abbiamo il nostro Vladimir che sclera, piange, scappa via furioso appena sente la melodia della Bohème che tutti vogliono fargli cantare (ci sono tantissime opere liriche, perché tutti si accaniscono su quella?). Vladimir si ritrova invischiato suo malgrado anche in un'altra tragedia, Romeo e Giulietta di William Shakespeare (siamo a Verona no?). Sì perchè il rapporto tra lui e Veronica ricalca quello tra i Capuleti e i Montecchi: lei è di famiglia benestante, una delle più ricche di Verona e lui è un cantante squattrinato, così la relazione è osteggiata dalla severa nonna di lei. Però nonostante il titolo "Un amore così grande" la loro storia d'amore non viene sviluppata, i due giovani s'innamorano alla velocità della luce (va bene il colpo di fulmine, ma qui si esagera)
e quando lei ha un incidente in auto mentre sta andando ad un concerto del ragazzo e finisce in coma, lui invece di stargli accanto, crede alle parole della perfida nonna della ragazza e cioè che Veronica non si sveglierà mai più e morirà con l'eutanasia in Svizzera, così ritorna a San Pietroburgo (è un grande amore questo??)! Sarà il padre di Vladimir a tentare di svegliare la ragazza facendogli ascoltare una registrazione della canzone di sanremo del Volo, mentre fuori la sicurezza e la nonna tentano di sfondare la porta (una scena così non la trovate neanche nelle soap opera!). Se nelle fiabe le principesse vengono svegliate dal bacio del vero amore, nelle fiabe moderne le ragazze si svegliano ascoltando "Grande Amore" del Volo (capite la modernità?). Già il Volo: saranno proprio Ignazio Boschetto, Piero Barone e Gianluca Ginoble ad aiutare Vladimir a confrontarsi con il suo passato, anche se lui non vuole ascoltare nessuno e secondo me la loro interpretazione è più convincente di quella degli attori protagonisti (almeno sono loro stessi).
Per i fan dei tre tenori: non perdetevi le scene girate veramente durante un concerto del Volo all'Arena di Verona. Quindi riassumendo: ci sono scene assurde, dialoghi ridotti all'osso, melodramma, musica lirica (Nessun dorma della Turandot, il Barbiere di Siviglia, ma anche Mozart, Vivaldi, Verdi...) che prevale sulla trama (dovevano approfondirla di più), interpretazioni non convincenti.
Però ci sono anche un paio di pregi: Verona che viene mostrata in lungo e in largo (Veronica è una guida turistica, quindi si vede l'Arena di Verona, Piazza Bra, Piazza Erbe, Piazza dei Signori, le Arche Scaligere, persino il Monte Baldo e il centro commerciale Adigeo!) e il finale a lieto fine (finalmente altrimenti gli avrei dato 0 😂!) con tanto di scritte finali che raccontano l'evolversi della storia ta Veronica e Vladimir. Almeno la fine ha risollevato un po' il film. VOTO 5

13 commenti:

  1. Alex l'Ariete al confronto è cinema d'essai, insomma :D
    Stanotte mi sogno la nonna che dice con il ghigno: "Mia nipote andrà a morire in Svizzera".
    Mamma mia

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    1. Sai che non conosco Alex l'Ariete? 😁 Più che sogno un incubo 😂 comunque non ho capito l'astio della nonna nei confronti di Vladimir, non è un delinquente!

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  2. L'ho evitato perché avevo letto recensioni negativissime in merito. Tu sei stata un angelo a confronto..
    Invece mia madre l'ha guardato e si é emozionata.
    Ha 49 anni, di buona cultura ed é trendy.
    Non sarà che devo preoccuparmi? 😂😂

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    1. 😂😂 non ti devi preoccupare, forse è innamorata di Giuseppe Maggio o del Volo oppure è molto romantica!😁 Io ho trovato questo film troppo inverosimile per emozionarmi.

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  3. Non a caso l'ho evitato, e per fortuna della pellicola, perché se tu hai dato cinque io forse avrei dato 0...

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  4. Non l'ho visto, anzi, credo questa sia la prima volta che lo sento nominare, almeno adesso so meglio cosa non fare :P La tua recensione è molto coinvolgente e fa trasparire molto bene la tua perplessità davanti ad un lavoro, direi cosi mediocre. Alla prossima e buona settimana!

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  5. Qui, guarda film e programmi TV https://filmstreaming.page/ Mi è piaciuto molto il sito

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