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venerdì 17 maggio 2019

RECENSIONE DEL FILM "IL MIO NOME È THOMAS" (2018) CON TERENCE HILL

Ho visto questo film da più di due settimane, eppure ancora oggi non riesco a trovare le parole per recensirlo senza fare spoiler. Comunque "Il mio nome è Thomas" di e con Terence Hill, è molto diverso da come me l'aspettavo.
Sulle riviste si parlava di un motociclista di nome Thomas (Terence Hill), che in sella alla sua Harley-Davidson, si reca nel deserto dell'Andalusia (in Almería, set di tanti spaghetti western) per leggere in santa pace un romanzo, finché non incontra sul suo cammino Lucia (la brava attrice esordiente Veronica Bitto), una giovane ragazza problematica e piromane e dovrà difenderla da due brutti ceffi a suon di padellate e ricondurla sulla retta via durante un viaggio nel deserto.
Innanzitutto Lucia non ha la passione di appiccare incendi (neanche fosse El Diablo di Suicide Squad), solo una volta medita il suicidio accendendo un fiammifero e per sbaglio incendia la stanza dell'hotel in cui alloggia. È piuttosto una ragazza depressa, malata di cuore e ha paura di morire perché non crede a nulla e quindi vive la vita al massimo! Thomas, invece, ribattezzato così da una congrega di frati, non è solo l'ennesimo cowboy interpretato da Terence Hill nella sua longeva carriera, è un cowboy moderno che usa la motocicletta al posto del cavallo e le padelle per difendersi, oltre che sfoderare i pugni (vi ricordate le scazzottate con Bud Spencer?) ma soprattutto è un uomo alla ricerca di se stesso e della spiritualità e il libro che vuole leggere in tranquillità è "Lettere dal deserto" di Carlo Carretto, un romanzo che parla della religione cristiana. Finché non piomba nella sua vita Lucia che gli sconvolgerà la vita.
Dopo averla salvata, Thomas s'imbarca per Barcellona ma rincontra Lucia sullo stesso traghetto. La giovane si giustifica di dover andare a trovare una zia in Spagna e quando Thomas in sella alla sua moto raggiunge il deserto, scopre che Lucia lo ha raggiunto fin lì. Da quel momento i due cominciano a conoscersi sul serio, scoprendo di essere indispensabili l'uno per l'altra (malgrado le tante fughe della ragazza). "Il mio nome è Thomas" è un film profondo, affronta il tema della fede che ha aiutato Terence a superare la perdita del figlio Ross e che aiuta Lucia a trovare una serenità interiore anche grazie al libro di Carretto,
ma affronta anche il tema dell'amicizia, un legame fortissimo che non conosce ostacoli, neanche quello della morte (impossibile non ricordare l'amicizia con Bud Spencer che è venuto a mancare il 27 giugno del 2016, proprio nel bel mezzo delle riprese, a cui è dedicato il film). Questa pellicola è un omaggio ai film western per la location, per la colonna sonora di Pino Donaggio e il tema iniziale dei titoli di testa affidato a Franco Micalizzi (Lo chiamavano Trinità), con il fischio di Alessandro Alessandroni e la storia mette in risalto la forza della natura (un fiore che cresce nell'aridità del deserto, un cardellino, uno scorpione e una volpe che seguono la ragazza, un gatto che avverte Thomas del pericolo che corre Lucia).
Malgrado i temi "tosti" il finale sconvolge, spiazza e l'ultima scena mi ha ricordato Ghost o la serie tv "La Porta Rossa". È un film che non ti aspetti da Terence Hill, ma consiglio questo film a tutti i suo fan perché è un condensato della sua vita e della sua carriera (dai western a "Don Matteo")!
VOTO 6,5

10 commenti:

  1. Sai che aveva incuriosito anche me? Poi, però, non ero andata a vederlo.
    Ora, dopo la tua recensione, mi è tornata la voglia di vederlo. Ho sempre apprezzato Terence Hill.
    Un abbraccio
    Maria

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    1. Sono felice di averti fatto venire voglia di vedere "Il mio nome è Thomas". 😊 Se apprezzi Terence Hill non puoi perderlo!
      Ricambio l'abbraccio!

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  2. Forse Thomas vuol affrontare problematiche complesse e non è facile riuscirci.
    Ciao Vanessa.

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  3. Grazie per aver recensito questo film..da fan di Terence Hill non potrò non vederlo.
    Terence Hill è uno dei pochissimi attori (forse l'unico?) che non ha portato personaggi sul piccolo o grande schemo, ma se stesso.
    Sempre.
    A 20 anni come a 70.

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    1. Grazie a te per aver apprezzato la recensione. 😊 Concordo assolutamente con ciò che hai scritto.

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  4. Quando leggi "Terence Hill", il richiamo a Bud Spencer è pressoché inconscio. Due grandi attori-amici che hanno dato vita a un genere unico, ineguagliabile, che mai passerà di moda. Botte, risate e battute pulite. La ciliegina sulla torta poi, ce l'hanno messa i doppiatori storici: perché la voce è importante, e deve essere all'altezza del personaggio.
    Non ho visto questo film. Ho fatto bene a leggere la tua recensione, mi hai fatto venire voglia di guardarlo.

    Il mio augurio per un sereno fine settimana.

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    1. Benvenuto e grazie per aver apprezzato la recensione. 😊 Terence Hill e Bud Spencer sono una coppia leggendaria e grazie ai loro film unici rimarranno nella storia del cinema.
      Buon weekend!😊

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  5. La curiosità c'è, anche se ho parecchia paura..

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    1. È un film che non ti aspetti ma se adori la filmografia di Terence Hill non puoi perderlo!😊

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