RECENSIONE "THE DOUBLE" (2011) CON RICHARD GERE E "CRIMINAL" (2016) CON KEVIN COSTNER

Uno è un attore diventato celebre come protagonista di film romantici ("Ufficiale Gentiluomo", "Pretty Woman", "Se scappi ti sposo"), l'altro è diventato famoso grazie ai ruoli di eroe buono (Robin Hood - il principe dei ladri", "Balla coi lupi"). Loro sono Richard Gere e Kevin Costner, due divi di Hollywood che negli ultimi anni hanno dato una sterzata alla loro carriera interpretando film indipendenti e personaggi oscuri.

RICHARD GERE IN "THE DOUBLE" (2011)

Cassio era un politico romano, tra i promotori della congiura che causò l'uccisione di Gaio Giulio Cesare, ma in questo film di spionaggio Cassio è un violento killer russo dato per morto. Paul Sheperdson (Richard Gere) un agente della CIA in pensione viene richiamato in servizio dal suo capo Martin Sheen, in quanto Cassio, a cui aveva dato la caccia per anni, è ricomparso ed ha commesso un nuovo omicidio. Lo aiuterà nelle indagini un giovane agente dell'FBI (interpretato da Topher Grace), ma non tutto è come sembra e soprattutto chi è Cassio? "The double", sembra una pellicola realizzata negli anni 90 con qualche inseguimento, ma senza gli spettacolari ed esagerati effetti speciali di cui siamo abituati oggi, con una storia ricca di tensione e di diversi colpi di scena tra cui uno che coinvolge proprio l'attore Richard Gere. È proprio Gere la sorpresa di questo film: è un poliziotto dai metodi bruschi spesso violenti che nasconde qualcosa. Il film è tutto incentrato sulla ricerca del famigerato Cassio (il cui nome viene ripetuto costantemente nel film) che addestrò in passato altri futuri criminali tra cui Bruto interpretato dall'ex vampiro Stephen Moyer perfetto nei panni del cattivo (sì in questo film i "cattivi" hanno tutti dei nomi dell'antica Roma!😂). Peccato che dopo mezzoretta viene rivelata la vera identità di Cassio e quindi si perde l'effetto sorpresa. Comunque alla fine ci sono un altro paio di colpi di scena degni di una spy story e il film tiene lo spettatore inchiodato alla poltrona. Se amate i film di spionaggio vecchio stile ve lo consiglio! VOTO 6,5
KEVIN COSTNER IN "CRIMINAL" (2016)

Bill Pope (Ryan Reynolds) è un agente della CIA che viene ucciso prima di poter rivelare ai suoi capi dove ha nascosto un hacker che può sventare con un sistema un attacco nucleare terroristico che scatenerebbe una guerra mondiale e un borsone pieno di soldi. L'unico modo per recuperare i ricordi di Pope è trapiantare una parte del suo cervello in un uomo con un buco in testa sopra l'orecchio (sì avete letto bene!): lui é Jericho Stewart (Kevin Costner), un pericolosissimo galeotto rinchiuso in un carcere di massima sicurezza, proprio perché questo suo deficit lo rende un killer sadico e senza sentimenti. Ma l'operazione chirurgica sembra fallire e Jericho fugge inseguito da tutti, CIA, polizia, terroristi, medici, hacker... come il fuggitivo interpretato da Harrison Ford. Non ho mai visto un Kevin Costner così crudele, cattivo, arrabbiato e violento che semina morte e distruzione come Terminator e secondo me non è convincente in questo ruolo. Ma non è solo il protagonista a non essere credibile. Il film, diretto dal semisconosciuto Ariel Vromen, mette troppa carne al fuoco: è un mix di fantascienza (il trasferimento di memoria di un uomo morto nel cervello di uno vivo, i flash improvvisi del passato di Pope), azione (grandi effetti speciali, di intense scene di combattimento e inseguimenti), spionaggio, possibile storia d'amore (la moglie di Pope, Jill, interpretata dalla Wonder Woman Gal Gadot, fa scoprire sentimenti mai provati a Jericho). E se la trama è esagerata anche il cast non è da meno: il cattivo sopra le righe Hagbardaka Heimbah interpretato da Jordi Molla, l'isterico ed odioso capo della CIA Quaker Wells (Gary Oldman), il pericoloso Jan Strook (Michael Pitt), capace di impadronirsi del sistema che controlla l’arsenale nucleare degli Stati Uniti. Quello più simpatico è il dottor Franks (Tommy Lee Jones), troppo divertente la scena in cui dice ai poliziotti che continuare a colpire la testa di Jericho non fa riaffiorare i ricordi di Pope. Fortunatamente il film migliora nella seconda parte ed ho apprezzato il finale, che vi anticipo, è a lieto fine. VOTO 6