mercoledì 30 dicembre 2015

EVOLUZIONE DELLE PRINCIPESSE: DA CASALINGHE A GUERRIERE

Non vi preoccupate, non ho fatto indigestione di pandoro, sono scomparsa dal blog per colpa della mia connessione ad internet. Ora sarò più presente promesso! Questo post l'avevo ideato durante le feste natalizie, ma per i motivi sopra citati era finito nel dimenticatoio, quando ieri sera mi è improvvisamente balenato in mente! È un post sulle fiabe della Disney, che adoro!!❤ C'era una volta la fanciulla che lustrava le scale, che aspettava pazientemente il principe azzurro canticchiando circondata da dolci animaletti, che faceva la casalinga e cucinava per i nani. Ma c'era anche quella che faceva la servetta, stava agli ordini della matrigna e delle sorellastre e cantava "I sogni son desideri di felicità..." . Infine c'era quella che viveva in una casetta circondata nel bosco con tre fate in incognito perché rischiava la vita. Avete capito di chi sto parlando? Ma sì di Biancaneve, Cenerentola ed Aurora!


Fanciulle e principesse tradizionali che vengono salvate dal principe azzurro perché sono nei guai, ma non muovono un dito per cambiare le loro condizioni. Per carità io adoro le fiabe "Biancaneve e i sette anni", "Cenerentola" e "La Bella addormentata nel bosco", le farei vedere e rivedere alle mie figlie, ma oggi le principesse sono cambiate. Eccome se sono cambiate e questa sera e venerdì primo gennaio, RaiUno trasmetterà un ciclo di film Disney composto dalle principesse moderne ed emancipate: le ragazze degli anni 2000 Rapunzel, Mérida, le sorelle Anna ed Elsa di "Frozen"
e l'eroina dagli occhi a mandorla Mulan. Ragazze ribelli che si salvano la vita da sole, tirando fuori gli artigli o armeggiando le spade. Certo non hanno bisogno del principe azzurro perché nessuno ha scagliato su di loro una maledizione (a quest'ora se Filippo non avrebbe salvato Aurora, la principessa starebbe ancora ronfando beatamente), nessuno le ha avvelenate (Biancaneve senza il bacio del vero amore sarebbe ancora morta stecchita nella bara di cristallo circondata dai nani ) o rinchiuse a chiave in casa (Cenerentola senza il ballo dove avrebbe conosciuto il principe, avrebbe continuato a fare la colf). Ma anche se gli antagonisti avessero preso il sopravvento, secondo me le eroine dei nostri giorni avrebbero tirato in testa la mela alla strega, sarebbero scappate dalla finestra per non subire le angherie della matrigna e via dicendo... Comportamenti un po' impensabili per delle fanciulle degli anni 30, 50 e 60. Quindi in un certo senso, i comportamenti di Biancaneve, Cenerentola ed Aurora riflettevano la società di quel tempo, che voleva le donne ubbidienti, materne e casalinghe. I primi segnali di ribellione si sono manifestati negli anni 90 con Belle che dopo Ariel (sirenetta con un bel caratterino, ma a 16 tutti sono insofferenti alle regole) e prima di Pocahontas e Jasmine, ha aperto la strada come ragazza moderna che preferisce ad un matrimonio combinato con il bello del paese, vivere entusiasmanti avventure come quelle che legge sui libri.
E la ribellione è proseguita fino ai giorni nostri con Merida che preferisce il tiro con l'arco e andare a cavallo piuttosto che trovarsi un marito, Rapunzel, giovane curiosa che vuole scoprire il mondo, Anna ed Elsa sorelle indipendenti, la prima che decide di ritirarsi in una vita di solitudine per colpa dei suoi poteri che non riesce a controllare e la seconda che sperimenta sulla propria pelle la delusione per il suo primo colpo di fulmine.
E Mulan? Non è una principessa, il film è uscito alla fine degli anni 90, ma è un'eroina che decide di combattere contro gli Unni al posto del padre malato, travestendosi da uomo e sfoderando le armi!
Quindi l'appuntamento con le principesse coraggiose è alle 21:10 su RaiUno, non perdetelo.
E VOI QUALE PRINCIPESSA PREFERITE?

venerdì 18 dicembre 2015

AUGURI BRAD: 52 ANNI E NON SENTIRLI!




Di chi sto parlando? Ma di Brad Pitt naturalmente che compie gli anni proprio oggi, il 18 dicembre. Per celebrare il suo 52esimo compleanno, ripercorriamo in sei tappe il suo percorso sia cinematografico sia sentimentale.
IO E BRAD PITT ABBIAMO UNA COSA COMUNE
Già, abbiamo studiato entrambi grafica pubblicitaria, io al liceo artistico, lui all'università (dove ha studiato anche giornalismo) prima di sfondare come attore. Infatti Brad Pitt voleva diventare giornalista, finchè a due esami prima della laurea decide di buttare tutto alle ortiche e partire per Hollywood in cerca di fortuna!
PER SBARCARE IL LUNARIO HA FATTO IL POLLO
Brad Pitt ha avuto subito successo nel mondo del cinema? No, come tutti i comuni mortali anche lui per mantenersi ha fatto i lavori più disparati, autista di limousine per spogliarelliste, trasportatore di frigoriferi e appunto si è travestito da pollo per la catena di fast food "El pollo loco"e ballato per procacciarsi i clienti. Brad è la dimostrazione vivente che non bisogna fare gli schizzinosi in fatto di lavoro se vuoi realizzare i tuoi sogni (anche se io avrei qualche dubbio a travestirmi da pollastrella!!!).

15 MINUTI PER DIVENTARE UN SEX SYMBOL
La popolarità l'ha raggiunta con il ruolo del ladro autostoppista con il cappello da cowboy che fa perdere la testa a Geena Daves, in "Thelma e Lousie" nel 1991.
A mio modesto parere però Brad è diventato un sex symbol con il ruolo dark ma romantico della Morte in "Vi presento Joe Black", che deve accompagnare all'aldilà un milionario (Anthony Hopkins) ma s'innamora della bellissima figlia dell'uomo! Una Morte così bella, impacciata e golosa di burro d'arachidi non si era mai vista sullo schermo! È tutt'ora il mio film preferito di Pitt, vi consiglio assolutamente di guardarlo!
I RUOLI IMPEGNATI
Prima di "Vi presento Joe Black" Brad Pitt ha recitato in ruoli più "seri": come dimenticarlo mei panni di un'alpinista austriaco che ritrova s'è stesso e la pace interiore nei monasteri in Tibet in "Sette anni in Tibet", oppure come il Dio Achille in "Troy" dove a causa delle scene di combattimento si è lacerato il tallone, proprio il punto debole del suo personaggio mitologico (di "Troy" mi ricordo giusto alcune scene proprio con Achille (foto), non amo molto i film sulla mitologia).

Con il passare degli anni ha recitato anche in film impegnati e drammatici con registi di culto come con i fratelli Coen ("L'assassinio di Jesse James", nel 2007), Quentin Tarantino ("Bastardi senza gloria" nel 2009), Terrence Malick ("Tree of life" nel 2011). Senza dimenticare la sua performance da Oscar in "12 anni schiavo" nel 2013.
DA BAD BOY A MARITO CHE TUTTE AVREMMO VOLUTO SPOSARE
Da giovane Brad, con la sua folgorante bellezza, ha fatto parecchie vittime (un po' come il vampiro che ha interpretato sul set di "Intervista col vampiro" nel 1994). Ricordiamo soprattutto Juliette Lewis, Gwyneth Paltrow, Claire Forlani e Jennifer Aniston, con cui si è sposato e poi ha divorziato complice una certa ANGELINA conosciuta sul set di "Mr e Mrs Smith". I due diventano i "Brangelina", una coppia invidiatissima da tutto il mondo con sette figli (quattro adottati, tre nati naturalmente) capace di affrontare brillanti successi ma anche insuccessi (come il film che hanno girato insieme "By the sea" del 2015).
VOI QUALI FILM PREFERITE CON BRAD PITT?



lunedì 14 dicembre 2015

DOCTOR WHO TAG (TAG SUI LIBRI)

Dopo aver sbirciato nel blog di laumesjourney.blogspot.it ho deciso di partecipare a questo tag sui libri, chiamato DOCTOR WHO TAG (dalla celebre serie tv britannica). Come sapete adoro leggere, quindi cominciamo a rispondere alle domande!


LA SERIE CLASSICA: UN CLASSICO DELLA LETTERATURA YOUNG ADULT
Un libro che ho letto durante la mia l'adolescenza: "Piccole Donne" di Louisa May Alcott. Il romanzo è ambientato nella seconda metà dell'ottocento, durante la guerra di successione. Quattro sorelle, dagli undici ai quattordici anni aspettano il ritorno del padre dal fronte e intanto affrontano gioie, aspirazioni e dolori dell'adolescenza. Piccole donne insegna che bisogna inseguire le proprie ispirazioni, come quella di Jo March per la scrittura e anche se da adulte (nel seguito "Piccole donne crescono") i sogni mutano, le ragazze rimangono sempre fedeli a se stesse e alle proprie passioni, come Jo che diventa una scrittrice. Per me lei era un modello, sfidava il conformismo dell'epoca che la voleva casalinga e sposata, per scrivere e alla fine trovava l'amore vero. Consiglio anche di vedere il film omonimo con la grande Winona Ryder, nei panni di Jo March!


IL NONO DOTTORE: UN LIBRO VERAMENTE SOPRAVVALUTATO




"Ricordati di guardare la luna" di Nicholas Sparks anche se secondo me sono sopravvalutati tutti i libri di Nicholas Sparks. Tutti pensano che siano solo romanzi romantici per teenager sentimentali, invece sono libri profondi che non fanno solo sognare. Li adoro❤, ho visto anche molti film tratti dai suoi libri (ne cito due che ho amato: "Ho cercato il tuo nome (ho un debole per Zac Efron eheh) e "Le pagine della nostra vita, uno dei miei preferiti...)


IL DECIMO DOTTORE: UN LIBRO O UNA SAGA A CUI È STATO DIFFICILE DIRE ADDIO
La saga di Lauren Kate "Fallen" composta anche da "Torment", "Passion" e "Rapture". Non sono tanto affezionata alle serie di libri, perché ho sempre paura di annoiarmi e quindi invece di sospendere la lettura dei sequel, preferisco non comprare neanche i libri. Ma questa saga mi ha conquistato fin da subito, complice la stupenda copertina gotica! E poi come non innamorarsi dei protagonisti maschili della storia: l'angelo buono Daniel, biondo con gli occhi azzurri e il ribelle angelo caduto Cam, moro con occhi verdi, che si contendono l'amore della protagonista Luce, una mortale condannata ad un maleficio. Una storia alla Twilight con angeli e demoni al posto dei vampiri? No, è una storia molto più complessa e dark!


L'UNDICESIMO DOTTORE: UN LIBRO CHE TI HA FATTO SORRIDERE
Come può far sorridere un libro sugli zombie, direte voi? Eccome se può perchè il protagonista R, anche se è un morto, è diverso dagli altri: ascolta musica, colleziona ciò che resta della civiltà e prova emoziona come una persona umana, innamorandosi di una ragazza viva Julie. Una storia horror-romantica, alla Romeo e Giulietta, piena di humor, che tutti possono leggere perché non fa paura, anzi fa amare gli zombi!


ROSE AND TEN: UNA SHIP CHE NON È MAI TRAMONTATA
Quella di uno dei miei libri preferiti "Il fantasma dell'opera" di Gaston Leroux. La storia d'amore mai rivelata tra Eric, costretto a nascondere le sue orribili fattezze dietro una maschera e la dolce ma inesperta soprano Christine. Lui le insegnerà i segreti della lirica e s'innamora di lei, ma Christine gli preferisce il ricco Raul, suo amico d'infanzia. Una storia d'amore impossibile alla "Bella e la Bestia" che vi conquisterà subito!


ANGELI PIANGENTI: UN LIBRO CHE HAI FINITO IN UN BATTITO DI CIGLIO
"Acciaio" di Silvia Avallone. L'ho acquistato quando non era ancora un caso editoriale e l'ho letto tutto d'un soffio. Il libro racconta l'adolescenza di due amiche del cuore, che crescono in periferia sullo sfondo delle acciaierie di Piombino in Toscana! È un libro tosto, consiglio vivamente di leggerlo!





DALEK: UN LIBRO CHE VUOI STERMINATO
"I viaggi di Gulliver". È un classico della letteratura ma non mi è mai piaciuto, la satira non fa per me!


BOWTIES ARE COOL: UN LIBRO O UNA SAGA CHE HAI LETTO PERCHÈ TUTTI NE STAVANO PARLANDO
"Twilight". Chi non conosce l'immortale storia d'amore fra Bella Swan e il vampiro Edward? Comunque nulla di straordinario. Anche i film gli ho guardati per pura curiosità!


RUN, YOU CLEVER BOY, AND REMEMBER... UN LIBRO CON UN BEL PLOT TWIST CHE NON TI ASPETTAVI
Lo spagnolo "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon. In questo libro ci sono parecchi colpi di scena che non ti aspetti, mi ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine. Il libro racconta la storia di un ragazzino, Daniel, che entra in possesso di un libro che cambierà per sempre la sua vita, introducendolo in un mondo di misteri e intrighi, legati alla figura di Jùlian Caracx, l'autore di quel volume.


ROXACORICOFALLOPATORIUS: UN TITOLO DI LIBRO DIFFICILE DA PRONUNCIARE

Non é difficile da pronunciare per quanto riguarda il titolo, ma per quanto riguarda ciò che significa il titolo. Se chiedi al commesso vorrei "Il bacio d'una morta" lui ti guarderà con gli occhi fuori dalle orbite e se lo dici ai tuoi amici ti consideranno una divoratrice di libri horror gotici, aspetto che non c'entra nulla con la trama del libro. Non posso scriverla, perché altrimenti capirete il significato del titolo, ma posso anticiparvi che è una storia alla Montecristo ambientata nell'800. Comunque ve lo consiglio, anche se penso che sia difficile reperirlo, perchè la sua pubblicazione risale alla fine dell'800 e sono state fatte poche ripubblicazioni. A me infatti è stato letteralmente rifilato durante il festival della letteratura di Mantova. L'ho letto pensando che era un libro pessimo, invece mi sbagliavo, è molto carino!


IL T.A.R.D.I.S: UN LIBRO CHE TI PORTA INDIETRO NEL TEMPO
"Il dizionario delle cose perdute" di Francesco Guccini, ti riporta indietro negli anni 50 e 60, descrivendo oggetti e usanze ormai scomparsa dalla faccia della Terra. Molto interessante!


COMPANIONS: TAGGA GLI AMICI
INVITO A MIA VOLTA CHIUNQUE VOGLIA PARTECIPARE ilpaesedellemelaviglie.blogspot.it hermioneat.blogspot.it campanellino92.blogspot.it

lunedì 7 dicembre 2015

SONO TORNATI GLI ANNI FIFTIES

Amate lo stile anni 50, composto da gonne lunghe e a ruota, abiti dalla vita stretta a colori a pastello, capelli vaporosi, fili di perle? Adorate la serie Tv spagnola "Velvet" e quella americana "Mad Men"? Allora sintonizzate i vostri telecomandi, l'8 dicembre, su Raiuno, alle 21:10 per vedere la fiction "Il paradiso delle Signore! Il titolo vi è familiare? La serie è tratta dal romanzo dello scrittore francese Emile Zola "Al paradiso delle signore", ambientato alla fine dell'800 in Francia. Qui siamo nella Milano del boom economico: Il mondo è uscito dalla guerra, torna in vigore nella moda la femminilità, la gioia di vivere e gli abiti sono sofisticati e curati. Questo nuovo stile viene portato in città da un grande magazzino, in cui non lavorano solo famosissimi sarti di atelier esclusivi, ma stilisti normali che creano abiti accessibili per tutti. La protagonista è Giusy Buscemi (Miss Italia nel 2012) che interpreta Teresa Iorio, una ragazza che giunge a Milano dalla Sicilia per far visita a suo zio, che gestisce un negozio e alla fine rimane a Milano lavorando come commessa nel famoso Magazzino e Giuseppe Zeno, nei panni di Pietro, il titolare dell'emporio. Nel cast troviamo anche Christiane Filangieri, la capa delle commesse e Alessandro Tersigni, il pubblicitario!

In attesa della fiction voglio parlare delle mie preferite icone di stile cinematografiche. Sono due tipologie di donne molto diverse fra loro, ma unite da uno stile unico ed inimitabile che le ha fatte diventare due icone mondiali. La prima, l'adoro, gli saccheggerei tutto il guardaroba e le ho dedicato in sua memoria il post d'apertura del mio blog. Dimenticavo ha recitato in uno dei miei film preferiti"Colazione da Tiffany" ed é stata la prima icona skinny della storia (secondo me oggi la sua erede è Keira Knightley). Lei è Audrey Hepburn, l'indimenticabile Anna di "Vacanze romane".

È proprio da questo film che voglio partire per analizzare lo stile di Audrey. "Vacanze romane" racconta la storia di una principessa ribelle che, in visita a Roma, decide di scappare dalla corte e si smarrisce nella città eterna. A salvarla arriverà un giornalista in cerca di scoop, Gregory Peck. Nonostante Anna si spacci per una persona normale, la sua classe rimane unica: indossa candide camicette, gonne lunghe a ruota, foulard stretto al collo, cintura che sottolinea la sua vita stretta, porta capelli raccolti sottolineati dalla famosa frangetta corta (conoscete qualcun'altro che sta bene con questa frangetta? Secondo me, nessuno). Indimenticabile le scene dove Anna si gode la sua libertà gustando un gelato sulla scalinata della Trinità a Roma e guidando in modo spericolato la vespa: la sua classe rimane sempre inimitabile.

Ma il vestito che mi ha fatto veramente sognare è questo, indossato qui da Audrey per un servizio fotografico.


Questo meraviglioso abito di Givenchy faceva parte del guardaroba messo a disposizione dallo stilista per Audrey, che doveva scegliere personalmente gli abiti da indossare sul set di "Sabrina" nel 1954. La ragazza aveva gusto e scelse questo modello bianco d'organza con ricami neri per la scena del ballo nel film.

"Sabrina" racconta la storia di una ingenua e povera ragazza, figlia dell'autista di una famiglia di milionari, che s'innamora proprio del figlio del rampollo. Dopo un viaggio a Parigi e soprattutto un nuovo guardaroba, Sabrina diventa una donna raffinata ed elegante e fa capitolare entrambi i fratelli milionari. Chi sceglierà Sabrina? Secondo me questo film è una delle commedie sofisticate più belle di sempre. Passiamo ad un'altra tipologia di donna, ma sempre dotata di un charme incredibile: lei è "Ghiaccio bollente, algida ma sensuale, bionda, con occhi azzurri, un' attrice poi diventata la celebre principessa di Monaco. Lei è Grace Kelly!


Molte sue mise mi hanno conquistato, ma il mio abito preferito rimane l'abito azzurro monospalla, firmato Edith Head, dalle tonalità marine, con cui ha sedotto il fascinoso Cary Grant sul set del thriller di Hitchcock "Caccia al ladro"". Non vi sembra la dea greca Elena in questa foto?

"Caccia al ladro" racconta la storia di un americano che risiede in Costa Azzurra (Cary Grant) con un passato da ladro di gioielli soprannominato "Il Gatto" che viene nuovamente accusato di furto. Mentre indaga s'imbatte nelle signore Stevenson, madre e figlia (Grace Kelly) che rimangono subite ammaliate da lui, soprattutto la giovane Frances. Finchè i gioielli delle due donne non vengono rubati. "Il Gatto" è tornato a colpire? Per saperlo non vi resta che guardare il film. Ora mi rivolgo a voi: QUALI SONO LE VOSTRE ICONE DI STILE?











giovedì 3 dicembre 2015

"LA RAGAZZA NELLA NEBBIA"

Non è dicembre se manca la nebbia. Quella nebbia "agl'irti colli piovigginando sale" della poesia di Carducci. Perché sto parlando della nebbia? Perchè ho deciso di fare un post su degli aspetti caratteristici di uno dei miei mesi preferiti, dicembre. E qui nella Pianura Padana, una cosa che non manca mai è la nebbia. Anche se abito in città, a Mantova, basta andare sul Lungo Lago o sul Rio (Mantova è circondata da tre laghi) e ti ritrovi immerso in un paesaggio spettrale. Oggi è proprio una di quelle giornate nebbiose e freddissime e l'unica cosa che volevo fare questa mattina era chiudermi in casa al caldo. E invece sono uscita con mia mamma per fare delle compere (oggi a Mantova c'era anche il mercato). Per l'occasione ho sfoggiato il nuovo cappello a tesa larga di Oviesse che ho acquistato da poco e cosa ha pensato di fare mia mamma? Di portarmi lungo il Rio per fare delle foto, immersa nel suggestivo paesaggio nebbioso. Dovete sapere che mia mamma adora farmi le foto fin da quando sono nata (ho 19 anni e avrò in tutto circa dieci album di me, fotografata in ogni singolo momento della mia vita!!!!) ma io da qualche anno mi sono giustamente stufata e ribellata all'obbiettivo. Questa volta ho acconsentito giusto per avere qualche foto con il mio cappello nuovo, anche se più che una modella mi sentivo il pupazzo di neve Olaf di "Frozen" che vuole trasferirsi in un posto caldo, ignorando che poi si scioglierà. Sì, in quel momento avrei voluto volentieri teletrasportarmi in un negozietto a fare shopping e non fuori al gelo (oggi c'erano circa un paio di gradi). Certo il paesaggio era bellissimo, un po' inquietante e non aveva nulla da invidiare all'atmosfera lugubre dei film horror di Tim Burton o dei film polizieschi di Sherlock Holmes. Ecco con quel cappello sembravo proprio il celebre detective, mi mancava giusto il cappotto. Ecco alcune foto del "servizio fotografico" che ho intitolato "La ragazza nella nebbia"!














 
A VOI PIACE LA NEBBIA? VI È PIACIUTO QUESTO ARTICOLO?


domenica 29 novembre 2015

"IL SAPORE DEL SUCCESSO" E LA MIA LISTA DI FILM CULINARI PREFERITI


Dopo il boom culinario delle trasmissioni di cucina ("Masterchef", "Cucine da incubo", "La prova del cuoco") e basti pensare che il martedì sera, facendo zapping, mi sono imbattuta prima nel talent su Raidue "Il più grande pasticcere" e poi su Cielo in "Masterchef" (indovinate cosa ha guardato una golosona come me, che appena vede un dolce ha gli occhi a forma di cuoricino? "Il più grande pasticcere", naturalmente!) anche il cinema si adegua a questa ondata gustosa. A dire la verità la cucina e il cinema è un binomio perfetto, utilizzato fin dalla notte dei tempi per attirare come una calamita gli spettatori, ancora prima che i cuochi, gli chef stellati, i ristoratori, i pasticceri diventassero delle vere star della tv (quasi al pari dei divi di Hollywood) ed insegnassero a cucinare a chiunque, donne, ragazzi, bambini (ci manca solo che insegnino a spadellare anche ai nostri amici a quattro zampe e siamo a posto). E scommettiamo che con l'uscita il 26 novembre del film "Il sapore del successo", si crei appunto un grande successo?
Gli ingredienti per soddisfare il pubblico ci sono tutti: un cuoco di nome Adam (Bradley Cooper) bello ma con un brutto carattere, che si è rovinato la sua carriera di chef stellato e vuole ritrovare il successo aprendo un ristorante a Londra, una nuova squadra di cuochi assoldati (l'inglese Sienna Miller, il francese Omar Sy e il nostro connazionale Riccardo Scamarcio) e l'inseguimento per ottenere la terza stella Michelin. Quindi per celebrare l'uscita di questo film ho deciso di scrivere la mia personale e preferita lista di film culinari. Ho deciso di partire da "Chocolat" dolce film di Lasse Hallstrom.
Penso che la trama la conoscete tutti ma ecco un riassunto: siamo nel 1959 e in un paesino della Normandia di nome Lansquenet, arriva una donna Vianne Rocher (Juliette Binoche) e sua figlia Anouk. È martedì grasso, è appena iniziata la Quaresima e il sindaco della cittadina francese, (Alfred Molina) molto conservatore impone il digiuno. Invece Vianne, donna disinibita, femminile, di mentalità aperta e non religiosa, apre una cioccolateria e rivoluziona la vita dei cittadini, usando ricette inedite e tramandate da sua madre, una maga del cioccolato! Grazie al cioccolato, Vienne riesce a far riconquistare mariti, a far ribellare le donne, ma il sindaco tenta in tutti i modi di far fallire la cioccolateria. A complicare la situazione arrivano dei zingari che occupano la cittadina e la popolazione per cacciarli, non dà loro n'è cibo n'è acqua! Solo Vianne disubbidisce e conquista anche il bel capo degli zingari Roux, interpretato da Johnny Depp. "Chocolate" è un tripudio di golosità di tutti i tipi quindi è indispensabile, durante la visione, gustarsi almeno un dolcetto per compensare il calo di zuccheri.
Passiamo ad un altro film sempre ambientato in Francia, questa volta in Provenza, intitolato "Un'ottima annata" con protagonista Russell Crowe e diretto da Ridley Scott.
Non è un capolavoro ma se volete trascorrere una serata rilassante e romantica è il film per voi! Il protagonista Max, è appunto Russell Crowe, è un broker inglese arrogante e senza scrupoli che dopo la morte di suo zio, eredita la sua tenuta circondata da vigne dove ha trascorso tutta la sua infanzia. Così Max è costretto a fare i bagagli e a tornare in Provenza. Qui immerso nella natura, si gode la vita, riscopre i piaceri della vita come la buona cucina, il tutto accompagnato da gustosi vini provenzali e trova l'amore (nella francesina Marion Cotillard). Come dimenticare la scena dove Max fa una cena a casa dei suoi vignaioli e vengono servite pietanze di tutti i tipi, dal cinghiale al vino rosso, alla melanzana provenzale?
Spostiamoci a Nord della Francia, precisamente nella capitale Parigi per un altro film dal sapore culinario (allora è vero che la cucina francese è una delle migliori in Europa? Anche se secondo me niente batte la cucina italiana), non potevo non citare il simpatico topino chef Rèmy di "Ratatouille".
Dotato di un olfatto unico e amante della cucina, vuole diventare un chef, ma è un roditore ed è impossibile. Finché un giorno dopo una rocambolesca avventura si ritrova a Parigi (da non perdere la scena dove Rèmy che ammira il paesaggio della "Ville Lumière"), dove ha sede il ristorante del suo chef preferito, Gusteau, ed isolato dalla sua colonia. Rèmy si reca nelle cucine del celebre ristorante e qui stringe amica con uno sguattero imbranato di nome Languini. Grazie alla bravura di Rèmy, lo sguattero diventa un bravissimo chef e insieme preparano uno dei piatti tipici francesi che dà il nome al film, la Ratatouille. Con questo piatto vogliono stupire l'esigente critico culinario Anton Ego. Ma come è fatta la Ratatouille di Remy? È composta da varie verdure (peperoni, zucchine, melanzane) tagliate a fette sottili adagiate su un fondo di salsa di pomodoro, coperte e cotto in forno e non in padella.
Infine spostiamoci a New York ed entriamo nel ristorante alla moda di Kate Armstrong (Catherine Zeta-Jones) chef severa e seria del film "Sapori e dissapori", remake americano del film tedesco con Sergio Castellitto "Ricette d'amore" (ho visto entrambi, ma quello americano mi ha divertito di più).
La vita Kate viene sconvolta improvvisamente quando muore sua sorella e gli viene affidata in custode la nipotina Zoe. A complicare la situazione arriva Nick (Aaron Eckhart) nuovo cuoco, suo vice con cui non fa altro che battibeccare: Kate crea piatti tecnicamente perfetti, ma non ci mette passione e se ne accorge pure Zoe che non mangia i piatti della zia, ma apprezza quelli di Nick. Ma l'amore è dietro l'angolo. 
Vi piacciono questi film? E quali sono i vostri film culinari preferiti?

venerdì 20 novembre 2015

PER NON DIMENTICARE LA BELLEZZA DI PARIGI: NOTRE DAME DE PARIS

Questo post vuole celebrare una splendida città, Parigi che, venerdì 13 novembre, è sta brutalmente colpita e macchiata di sangue . Non voglio parlare della tragedia, non mi sembra appropriato, perché non ho parole di fronte all'orrore compiuto da esseri umani come noi. Non possono essere umani delle persone che compiono queste atrocità e uccidono altri simili. Oggi voglio parlare di un luogo di Parigi che ha fatto esaltare in tutto il mondo la grandezza e la bellezza di questa meravigliosa città.


Non si può parlare della "Ville Lumière" se non si nomina la maestosa Cattedrale di Notre Dame (vedi foto)


e fare riferimento all'omonimo romanzo di Victor Hugo. La trama non è propriamente tutte rose e fiori, ma è uno dei romanzi di maggior successo di Hugo (dopo "I Miserabili"). La trama ruota intorno all'arcidiacono Claude Frollo che s'innamora di Esmeralda, sensuale ed ingenua zingara dai profondi occhi verdi, che ama danzare sul sagrato della chiesa e ordina a Quasimodo, un gobbo, un deforme, allevato da Frollo e rinchiuso poi nella cattedrale di Notre Dame diventandone il campanaro, di rapirla. Esmeralda ama però Febo, un capitano dongiovanni e Frollo lo uccide per far ricadere la colpa sulla zingara che rifiuta il suo amore. Quasimodo commosso per la gentilezza di Esmeralda, decide di difenderla, portandola a Notre Dame. Alla fine però i due fanno una tragica fine, anche se alla fine Quasimodo ucciderà Frollo e poi si lascerà morire sul corpo esamine di Esmeralda, vittima di Frollo. Oggi però voglio parlarvi dell'omonimo cartone animato, il 34esimo film Disney, diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise (i registi di "La Bella e la Bestia").


Il film è più adattato ad un pubblico Disney (Frollo è un giudice non un arcidiacono perchè la Disney era molto attenta ai pareri della Chiesa, Febo non è più un donnaiolo, Esmeralda non è più innocente ed ingenua, ma una ragazza forte e tosta e l'immancabile lieto fine), non tralasciando però le atmosfere oscure della Parigi medievale del 400, una città oppressa, dove dilaga il razzismo nei confronti degli Zingari (il paragone attuale è inquietante) e le atmosfere gotiche (gli interni della maestosa Notre Dame e le gargouille, statue di animali mostruose). Il cartone è un mix di humor e drammaticità, che affronta tematiche forti e importanti con personaggi addolciti ma ben riusciti. Forse alcuni temi sono poco adatti a dei bambini, come ad esempio l'ossessione di Frollo per Esmeralda che culmina con la canzone "Fuoco dell'inferno", dove il giudice accusa il suo amore per la zingara di provenire dall'inferno e chiede alla Vergine Maria di allontanarlo, facendo morire Esmeralda o altrimenti che sia sua, mentre in sottofondo parte il "Mea Culpa". Un altro tema tosto è quello dell'essere diverso, del mostro "Quasimodo" un gobbo, dall'aspetto deforme che preferisce rimanere rinchiuso a Notre Dame, perché ha paura del confronto con le persone (per fortuna nel sequel trova una persona di cuore che guarda oltre le apparenze). E poi non dimentichiamoci che Esmeralda è divisa fra tre uomini, Quasimodo, Frollo e Febo e non era mai successo in un film Disney (solo Belle de "La Bella e la Bestia" era divisa fra due uomini la "Bestia" appunto e Gaston). Quasimodo s'innamora di lei, per la sua gentilezza, perché la zingara non ha paura del suo aspetto, Frollo è ossessionato da Esmeralda, ma combattuto perché perseguita gli zingari come lei e Febo è un capitano delle guardie agli ordini di Frollo che per amore (è l'unico ricambiato da Esmeralda) decide di abbandonare tutto per salvare la ragazza. Il fulcro della storia sia nel cartoon che nel libro è lei, la cattedrale di Notre Dame, il centro della Francia perchè dal suo sagrato parte il punto zero, dove vengono calcolate tutte le distanze stradali della Francia. Il nome della cattedrale proviene dalla Statua della Vergine con il bambino e in passato era un tempio romano dedicato a Giove, poi diventato luogo del culto cristiano. Notre Dame è stata più volte sul punto d'essere abbattuta, finché Hugo nel 1821 scrisse il capolavoro "Notre Dame de Paris", romanzo basato sui personaggi che vivono nell'omonima cattedrale. Dei personaggi amici di Quasimodo sono le gargoylle, che nella versione Disney offrono ai spettatori dei momenti di comicità, tralasciando per pochi momenti la drammaticità della storia. Le gargoylle (gargouille in francese) sono delle figure decorative poste all'estremità delle grondaie. La loro funzione è di proteggere le chiese gotiche dai demoni, facendo la sentinella in cima alla cattedrale. Ma si dice anche che sono spiriti maligni che si sono impadroniti dell'esterno delle cattedrali gotiche, perché non possono entrare all'interno delle chiese e risiedono in cima in attesa (vedi foto)


Un'altro simbolo de "Il gobbo di Notre Dame", sono le campane (Quasimodo é un campanaro no?), ma il fatto che mi ha colpito é che la Campana di Notre Dame non suona mai, tranne che nelle occasioni solenni e ha un suono purissimo, perché secondo la leggenda, le donne di Parigi, hanno gettato dentro le fondamenta della campana gioielli d'argento e di oro! E poi fin dalle prime volte che ho guardato il cartoon Disney, sono rimasta ammaliata dalle vetrate di mosaico e dai rosoni che creano degli effetti di luce spettacolari!


Per concludere non posso non nominare il meraviglioso musical, "Notre Dame de Paris" di Cocciante, interpretato tra gli altri da Giò di Tonno (Quasimodo) e Lola Ponce (Esmeralda), che è stato trasmesso anche in tv, nel 2003, dall'Arena di Verona. I miei genitori l'hanno guardato in tv, io ero piccola, avevo in mente la storia Disney e sicuramente non avrò capito la vera storia de "Il Gobbo di Notre Dame" (il musical è basato sul romanzo di Hugo) ma è da lì che ho incominciato ad apprezzare i musical sia in teatro che in tv. E la grande fama di "Notre Dame de Paris" non è finita: ho letto la notizia che vogliono girare un film esclusivamente sul personaggio di Esmeralda, basandolo sulla storia drammatica della zingara. Si farà questo remake? C'è bisogno di questa storia, dato i risultanti deludenti del sequel "Il Gobbo di Notre Dame - Il segreto della campana"? Vedremo... Persino il film Disney del 96, non ha avuto il successo sperato, e le critiche erano contrastanti (c'è chi l'ha trovato troppo lontano dal romanzo di Hugo o chi lo ha ritenuto poco adatto ad un pubblico Disney). "Il Gobbo di Notre Dame" non è mai stato il mio cartone animato Disney preferito, ma a me è piaciuto molto e lo trovo adatto per tutti, forse da adulti lo si comprende di più, ma non rinuncerei a farlo vedere ad un bambino, perché anche se non capirà appieno la storia, rimarrà colpito dai colori sgargianti, dalle canzoni trascinanti (stupende le voci dei doppiatori: Massimo Ranieri, nei panni di Quasimodo e Mietta,nei panni di Esmeralda) e dai personaggi buffi come la capretta Djali di Esmeralda. VOTO 8
A VOI PIACE IL FILM DISNEY "IL GOBBO DI NOTRE DAME"?
 

martedì 17 novembre 2015

UNA GATTA IN CARRIERA

Una volta il gatto più glamour era il "Gatto con gli stivali" che indossava dei cuissardes al ginocchio (ok, erano dei semplici stivali di pelle, ma aveva un suo stile), oggi c'è Choupette, la regina dell'Alta Moda francese. Come chi è Choupette? Non la conoscete? È la graziosa gattina birmana del fotografo, stilista e direttore creativo di Chanel, Karl Lagerfeld. Choupette è nata nell'agosto del 2011 ma è con Karl dal Natale del 2011: prima apparteneva al bellissimo e muscoloso testimonial Chanel e cantante, Baptiste Giabiconi (ma questa gatta ha tutte le fortune? Chi di voi avrebbe voluto essere al posto di Choupette nella foto? Tutte immagino❤...) che ha dovuto affidarla per due settimane allo stilista perchè doveva partire per un viaggio.


Il resto poi è noto: Lagerfeld si innamora perdutamente di Choupette e l'ha adotta!❤ Diciamocelo, Giabiconi non era abbastanza organizzato per allevare un gatto.


Quindi la gattina è cresciuta viziatissima e coccolatissima nella Maison di Lagerfeld con a disposizione due baby-sitter, Francoise e Marjorie, che da allora si prendono cura di lei e scrivono un diario sulle attività che Choupette fa durante la giornata (su che particolari attività svolge un felino, anche se previlegiato come lei, ne parleremo più avanti). Torniamo alle persone che si occupano di Choupette: ha una guardia del corpo, Sebastien, che la scorta ad ogni uscita (è pur sempre la gatta di una celebrità), ha un'automobile con autista personale e la migliore veterinaria di Parigi. Insomma ha uno stile di vita lussuosissimo, come una vera diva e viene trattata come tale: viene pettinata 4 volte al giorno e fa trattamenti di bellezza agli occhi, non ama mangiare da sola e quindi viene servita a tavola con Karl ed eventuali ospiti ( non mangia nel piatto eh, ma gli vengono servite tre ciotole d'argento firmate, una per i croccantini, una per il patè, una per l'acqua e occasionalmente mangia anche il caviale!!!!). Ora parliamo dei passatempi preferiti della gattina: tutti i gatti comuni amano dormire o mangiare, mai lei no, è speciale e ama giocare con il suo ipad personale (guardate questa foto pubblicata su Twitter). Ora nessuno di noi si sognerebbe di spendere dei soldi per comprare un ipad al proprio gatto (non ho nemmeno io un Ipad) soprattutto perché i gatti non lo sanno usare. Invece Choupette smanetta felice e si divertente a toccare le icone delle applicazioni che si muovono.


Ha anche hobby più comuni (è pur sempre un gatto) e adora stare sulla scrivania dello stilista, mentre lui disegna i bozzetti, per buttare a terra tutte le sue matite (finalmente Choupette è un felino normale!!!) e viaggiare. Ok la maggior parte dei gatti odia viaggiare ma se si muovessero sul jet-set di Karl, in valigie firmate Louis Vuitton, tutti partirebbero volentieri (e non in trasportini depositati sul sedile posteriore di un'auto). Dove passa le vacanze Choupette? Non in villeggiatura sulla riviera Adriatica, ma in inverno a Roma, New York e Montecarlo, mentre d'estate in Provenza! Guardate le foto dei suoi lussi;


Insomma fa più vita mondana di una it-girl, viene ospitata ai compleanni vip (di Tilda Swinton), ha amiche famose (no, non sono altri gatti, ma celebrità come Carolina di Monaco). Ma con tutta questa vita sociale, che carattere ha Choupette? È tranquilla, pulita, profumata e conquista tutti fin dal suo primo sguardo con suo marchio di fabbrica, gli occhi blu e lo sguardo profondo espressivo.


Avrà pure un difetto questo angioletto? Certo, odia fare la manicure ed essere portata dal veterinario una volta al mese (allora è un gatto normale!!!). Occasionalmente fa la modella (no non è un gatto normale, provate a mettere in posa il vostro gatto, o vi riempirà di graffi o scapperà via alla velocità della luce, invece lei si mette in posa come una star consumata) ed è apparsa su Vogue, Harper Bazar e posato con Top-Model come Laetitia Casta


Choupette è anche diventata testimonial dell'auto opel e nel 2015 posato per il calendario omonimo. Guardate come posa davanti all'obbiettivo di Lagerfeld, non è bellissima???❤


Come ogni vera cat-star in suo onore gli è stata dedicata una capsule collection giapponese di make up di nome "Shue uemura-shupette" firmata Chanel, sulle tonalità dei suoi occhi azzurro zaffiro, vedi foto!

 
Gli è anche stato dedicato in suo onore un libro:
 

s'intitola "The private life of a high-flying fashion cat" scritto da Patrick Mauriès e Jean)Christophe Napias, sulla vita lussuosa di Choupette, ricco delle sue ricette preferite e di foto di Karl Lagerfeld. Choupette è diventata anche un fumetto, illustrato da Tiffany Cooper, e stampato su magliette, scarpe, borse e cappelli della collezione Chanel!

 
Per finire è una star social, ha un diario personale su Instagram "Choupettesdiary", seguito da 75.000 fan, dove viene registrato tutto quello che fa durante la giornata (adesso avete capito quant'è impegnativa la sua vita, è una vera socialite) e ha milioni di fan anche Facebook e Twitter. L'amore che nutre Lagerfeld per Choupette rappresenta l'esagerazione di molti padroni adoranti nei confronti dei propri animali (Karl voleva addirittura sposare Choupette). Se uno se lo può permettere, per carità, può spendere tutto quello che vuole e viziare il proprio gatto, ma secondo me, i nostri animali hanno veramente bisogno solo del nostro affetto sincero, delle nostre cure e di una buona pappa. Tutto il resto viene dopo, ciotole firmate incluse!