mercoledì 28 ottobre 2015

TIM BURTON: IL POETA DARK

Il personaggio che voglio citarvi oggi è collegato al 31 ottobre, ad Halloween, la festa degli Ognissanti. Io personalmente, non ho mai festeggiato questa festa, non mi sono mai addobbata da personaggio horror, con maschere terrificanti e festeggiato in discoteca o in location personalizzate per l'occasione con ragnatele, pipistrelli ecc... Già è difficile trovarmi in discoteca il sabato o la domenica, anzi mi vedrete con il contagocce (cioè quasi mai) figurarsi per Halloween in mezzo a questi strani personaggi. Per me Halloween significa un giorno come un altro e l'unica cosa che non può mancare è guardare un film in compagnia. Non horror, sono facilmente suggestionabile, ma di genere fantastico e diretto da uno dei
registi più visionari di Hollywood, nientemeno che Tim Burton. Ma com'era Tim Burton da giovane?


Eccolo Timothy Burton (sì è proprio lui), all'epoca (nel 1981) era un promettente disegnatore d'animazione californiano (di Burbank) della DISNEY, si avete letto bene D-I-S-N-E-Y!!! In particolare contribuì a finire i bozzetti per il cartone animato "Red e Toby nemici amici", illustrando il grande amore di Red, la volpe Vicky! Ce lo vedete l'oscuro Tim Burton disegnare dei dolci animaletti? Certo che no, era una tortura per lui disegnare quelle volpi ammiccanti, non ci riusciva! Lui fin da bambino adorava gli horror della Hammer Film Productions (con protagonisti Godzilla e Frankenstein, tanto per intenderci) e Vincent Price, attore di horror, basati sulle storie di Edgar Allan Poe. Basta guardare i suoi bozzetti dark: lo vedrebbe anche una persona cieca come una talpa che tra il primo disegno, pauroso e in bianco nero e il secondo allegro, dolce e colorato c'é un abisso.

 

Lo sa anche Burton, che a 24 anni decide di scrivere e realizzare un corto di cinque minuti in bianco e nero intitolato Vincent, creato con la tecnica dello stop-motion (fotografare un fotogramma di piccolissimi movimenti compiuti da modellini). Il protagonista non é altro che lo stesso Burton da bambino, che fantastica sulle storie horror ("Il Corvo" di Allan Poe) che adora e sul suo mito Vincent Price (voce narrante nonché ispiratore del titolo). Si delinea dal quel momento lo stile di Burton, vicino all'espressionismo tedesco e il gotico. Questi sono gli esordi di Burton e ora ho deciso di associare un episodio della sua vita ad ogni film da lui realizzato. Se siete fan di Burton, sapete che i suoi film sono spesso autobiografici. Quindi iniziamo:
FRANKENWEENIE E I RAPPORTI BURRASCOSI CON LA DISNEY
Nel 1984 Burton riceve dalla Disney la possibilità di girare un corto di venticinque, di cui idea il soggetto, "Frankenweenie", nel quale riprende il mito dell'inventore Victor Frankenstein e lo trasforma in un bambino che ricostruisce il suo cagnolino Sparkly dopo un incidente, con cuciture e marchingegni elettronici. Il film in bianco e nero conquista una nomination all'Oscar come miglior Cortometraggio ma ottiene scarso successo e la censura da parte della Disney per un pubblico inferiore ai 14 anni. Da lì Burton interrompe (giustamente, dico io) ma solo momentaneamente il suo rapporto con la casa Disney. Solo nel 2013 ripropone Frankenweenie con la tecnica della stop-motion da lui tanto amata e il 3D e infatti riceve una candidatura all'Oscar come miglio film d'animazione. Visto? Tim Burton non sbaglia mai!
 

PEE-WEE'S BIG ADVENTURE E L'ESORDIO CON I LUNGOMETRAGGI
Nonostante l'insuccesso del corto, "Frankweenie" nel 1985 capitò sotto gli occhi dell'interprete del famoso personaggio di una serie per ragazzi, Pee-wee Herman, interpretato dall'attore Paul Reubens, che propose Burton alla Warner come regista per il film sulle avventure del suo strambo personaggio. Il film, una commedia divertente riscuote molto successo, ma non rispecchia lo stile gotico di Burton e ci vogliono ancora un po' di anni prima che esprima tutto il suo talento.
 
 
BEETLEJUICE E WINONA RYDER
Nel 1988 Burton dirige finalmente una macabra commedia fantasy-horror, che narra le vicende di una coppia di sposi che, appena morta, continua a vivere nella loro casa fino a quando una nuova famiglia si trasferisce nell'abitazione. Allora gli sposini defunti invocano un esorcista per far liberare la casa, l'inquietante Beetlejuice (Michael Keaton). Il film segna l'ingresso nel mondo Hollywood della giovanissima Winona Ryder, qui interprete della figlia dark, Lydia, della coppia di umani e il suo sodalizio con Tim Burton. Con questo successo dark, la carriera del nostro Burton é finalmente avviata.
 
 
BATMAN E I KOLOSSAL
Con "Batman" (1989) si apre un nuovo capitolo della carriera di Tim Burton: accettando di dirigere questo kolossal per crearsi un posto di prestigio, si scontra con la Warner che gli cambia la sceneggiatura del film e gli impone le proprie scelte. Burton completa il film su Batman che deve sconfiggere il terribile Jocker (Jack Nicholson) e riscuote grande successo ma decide di creare la propria casa di produzione per aver il pieno controllo sui suoi film. E quando viene richiamato per creare il sequel di "Batman" (1992), accetta a condizione di aver il controllo totale sul sequel. Così nascono le rielaborazioni dark del Pinguino (un'inquietante Danny DeVito) e della aggressiva e sensuale Cat-Women (Michelle Pfeiffer), una trama poco inerente al fumetto, ambientazioni oscure e tetre. Il film non riscuote lo stesso successo ma Burton è soddisfatto. Effettivamente a me è piaciuto di più il sequel, si nota maggiormente lo stile gotico di Burton e poi è con questo film che ho scoperto l'universo magico di questo visionario regista!
 
 




EDWARD MANI DI FORBICE E IL RITORNO ALL'INFANZIA
Tra i due "Batman", nel 1990, Burton ripesca dai suoi disegni d'infanzia, un personaggio che rifletteva i suoi sentimenti d'isolamento e di incapacità di comunicare. I suoi coetanei lo emarginavano e lui non sapendo perché immaginava che era connesso a qualcosa che voleva toccare ma non poteva, una cosa creativa e distruttiva. Così nasce "Edward mani di forbice" (un alter-ego di Tim Burton), un personaggio dark, che ha al posto delle mani delle cesoie perchè il suo inventore (l'amato Vincent Price) è morto prima di completarlo. Ma grazie ad una venditrice Avon che lo trova in un castello diroccato, viene portato nel mondo degli umani. Edward diventa il beniamino del paese e s'innamora della figlia (Winona Ryder) della donna che lo ospita, ma tutto non è semplice per lui. Per la parte di Edward viene scelto Johnny Depp, che batte la concorrenza di Tom Cruise e finalmente si libera dell'etichetta di idolo delle teenager, appiccicatagli quando girava la serie "Jump 21 Street". In seguito diventerà nientemeno che l'attore feticcio e grandissimo amico di Tim Burton. Secondo me "Edward mani di forbice" è uno dei migliori film di Burton, un capolavoro ricco di poesia, sentimento e magia, una fiaba tra "Pinocchio" e "La Bella e la Bestia" romantica e commovente. Consiglio vivamente a tutti di guardare questo film. Ne rimarrete incantati!
 
 
NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS E IL SUO AMORE PER GLI SCHELETRI
L'idea nasce da un ricordo di Burton: con l'avvicinarsi delle feste natalizie, vede un negoziante rimuovere le decorazioni di Halloween per mettere quelle natalizie. Da ciò crea una poesia illustrata quando lavorava per la Disney, progetto mai realizzato perchè il protagonista, uno scheletro (Burton adora gli scheletri, nei suoi disegni li mette ovunque) era troppo dark (e ci risiamo, evidentemente la Disney non aveva ancora compreso il suo stile). Finchè la Disney cambia idea (era ora!!) e accetta di produrre il film nel 1993. "Nightmare" realizzato con la tecnica dello stop-motion, ottiene un grandissimo successo. Burton non sbaglia un colpo e continua la sua ascesa cinematografica.
 
 
ED WOOD E LE STORIE AUTOBIOGRAFICHE
Conoscete Ed Wood? È il regista "peggiore di tutti i tempi e Tim Burton, fan di questo regista, decide di farne un film centrato sul rapporto tra Wood (interpretato da Johnny Depp) e Bela Lugosi (il primo attore che interpretò il vampiro Dracula) che rispecchia lo stretto rapporto fra Burton e il suo mito Vincent Price. Questo film del 1994 è il suo primo biografico ed ottiene un discreto successo.


MARS ATTACK E L'ESORDIO NELLA FANTASCIENZA
Per la prima volta nel Burton dirige nel 1996 questa commedia macabra e fantascientifica stile anni 50. Protagonisti sono degli alieni che invadono la terra. Le fisionomie aliene sono basate su una vecchia serie di figurine, omaggio a un tipo di caramelle in voga negli anni 60, ma a me sinceramente questi alieni dal cervello sproporzionato non mi sono mai piaciuti, anzi non mi piacciono proprio gli alieni (tranne E.T, ma questa è un'altra storia). Comunque "Mars Attack" viene lodato soprattutto per l'humor nero da commedia satirica e Burton centra ancora il colpo.
 
 
IL MISTERO DI SLEEPY HOLLOW:
Per questo film, Burton prende ispirazione da il romanzo omonimo di Washington Irvine, prediletto fin dalle elementari e uno dei più famosi della letteratura americana e scrittura la sua fidanzata di allora, Lisa Marie. La storia, horror, narra di un "Cavaliere senza testa" che mozza le teste delle sue vittime. Nel film a contrastare questo assassino arriva un investigatore un po' impacciato (ancora il nostro Johnny Depp) e una giovane amante dei tarocchi, Katrina (una giovane e stranamente angelica Christina Ricci). Il film del 1999 è uno dei pochi finora veramente gotici e spaventosi, un omaggio ai film horror da lui adorati nella
 sua infanzia e infatti riceve tanti premi e svariate nomination.
 
 
IL PIANETA DELLE SCIMMIE E L'AMORE
In tutte le storie autobiografiche che si rispettino, c'è sempre una grande storia d'amore: è il 2001 e Tim Burton scritturò l'attrice Helena Bonham Carter per la parte della scimmia Ari, nel film "Planet of alpes". Burton s'innamorò perdutamente di lei e della mobilità delle sue sopracciglia, in perfetto stile burtoniano-romantico (chi si innamora delle sopracciglia? Di solito ci si innamora degli occhi, del sorriso, ma Burton è unico, si sa)
 
 
BIG FISH E LA SUA FAMIGLIA
Questo film del molto personale per Burton: racconta la storia di un uomo, che ha vissuto straordinarie e magiche avventure che, in punto di morte riallaccia i rapporti con il figlio, che sta per diventare a sua volta padre. All'epoca Burton aspettava il primo figlio da Helena Bonham Carter e gli era venuto a mancare da poco suo padre, con cui non era molto legato. "Big fish" è uno dei suoi film più intimi e personali e vale la pena di guardarlo almeno una volta.

 
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO E LE RIVISITAZIONI
Nel 2005 Burton dirige il film "La fabbrica di cioccolato", non un semplice remake ma una storia più dark, dal ritmo vivace, con aggiunta di flash-back (il cioccolataio Willy Wonka ha un passato). Chi interpreta il cioccolataio più strambo del pianeta che accompagna dei ragazzi in visita, grazie alla vincita di un biglietto d'oro, alla magica Fabbrica di cioccolato? Sempre lui Johnny Depp, qui in versione mega occhialoni e una pettinatura a caschetto come la celebre Anna Wintour. I fan della pellicola mi linceranno per le feste, ma questo è uno dei pochissimi film di Burton che non ho molto apprezzato: tutto troppo surreale (ok, tutti i film di Burton, non sono realistici, tranne le biografie) ma rispecchiano attraverso i sentimenti e le emozioni la realtà, mentre in questo film è tutto irrealistico. Però devo dire che è realizzato in modo strepitoso.
 
 
LA SPOSA CADAVERE
Secondo me, è il migliore film d'animazione di Burton. Creato nel 2005 sempre con la tecnica della stop-motion, racconta la storia (di origine ebrea-russa tratta da una storia folkloristica) di un giovane di nome Victor che deve sposare, con un matrimonio combinato, Victoria. Alle prove del matrimonio, lui si mostra imbranato e impacciato ma Victoria s'innamora di lui. Alla fine però Victor scappa nel bosco per riprovare le prove del matrimonio. Dopo aver fatto il giuramento, Victor infila l'anello in un ramo che in realtà è il dito della "Sposa cadavere" che lo reclama come sposo e lo trascina nel mondo dei morti. Come fa ora Victor a sposare la sua amata? È un film divertente, poetico, con personaggi non esteticamente belli e perfetti, ma profondi e una storia piena di significato.
 

SWEENEY TODD IL DIABOLICO BARBIERE DI FLEET STREET E IL MUSICAL
Per la prima volta Burton nel 2007 dà vita ad un musical di cui aveva già acquistato i diritti in passato. Il film racconta la storia di un sanguinario barbiere che cerca vendetta, con l'immancabile Johnny Depp, qui killer spietato, con i capelli alla "Crudelia DeMon" armato di rasoio. Il musical riscuote grande successo, Tim Burton raggiunge la consacrazione mondiale con il Golden Globe come miglior commedia o musical e il Leone d'oro, a Venezia come miglior regista.

 
ALICE IN WONDERLAND E L'AVVICINAMENTO ALLO STILE DISNEY
Burton dirige nel 2010 questa rivisitazione dei due libri di Lewis Carroll perchè non aveva mai visto una versione che avesse avuto un forte impatto su di lui: raccontavano sempre una serie di strani eventi, personaggi strani e Alice che vagava da un personaggio all'altro come un osservatore. Lo scopo di Burton, invece, era di fare un film coinvolgente, fresco e che esprimesse la psicologia del libro, con il 3D era perfetto! Nonostante le grandi intenzioni, il film non ottiene grande successo, venendo considerato quello meno gotico e più disneyano di Burton. A me questa versione pop mi é piaciuta molto: non sono un'amante del cartone animato "Alice nel paese delle meraviglie", ho apprezzato di più libro ma questa fantasiosa versione mi ha fatto ricredere! Non vedo l'ora di guardare il sequel!
 

DARK SHADOWS E L'INSUCCESSO CINEMATOGRAFICO
"Dark shadows" era una soap andata in onda negli anni 60\70 durante l'infanzia di Burton. La storia di genere horror, con elementi soprannaturali divenne un cult e Burton decise nel 2012 di dirigere il remake. Il protagonista è l'ormai insostituibile Johnny Depp, qui nei panni di Barnabas Collins un dongiovanni che seduce una strega (Eva Green) e poi l'abbandona. Lei per ripicca lo trasforma in un vampiro e lo seppellisce vivo. Finchè Barnabas non viene risvegliato, dopo parecchi anni e si ritrova catapultato negli anni 70! Questo film segna uno scivolone per Burton, perchè il film a metà fra il gotico e il pop, non riscuote grande successo e la sceneggiatura viene ritenuta troppo debole.
 

BIG EYES E IL RITORNO ALLE BIOGRAFIE
Nel 2014 Burton torna a dirigere una storia autobiografica, quella della famosa pittrice degli anni 50\60 Margaret Keane, autrice di dipinti che raffigurano bambini dagli occhi enormi. Per anni si è ritenuto che il vero autore fosse suo marito, Walter Keane, finchè la donna non si ribella e lo porta in tribunale. Burton molto amico di Margareth (la signora oggi ha più di 90 anni) ha voluto omaggiarla con questo bel film, consigliato a tutti gli amanti dell'arte e delle storie vere!
 

E A VOI PIACE TIM BURTON? QUALI FILM PREFERITE DI QUESTO STRAORDINARIO REGISTA?


4 commenti:

  1. Bellissimo post! :D io adoro Burton, specie quando produce qualcosa insieme a danny Elfman, sono un'accoppiata vincente! Comunque se proprio dovessi pensare al suo film migliore.. Direi che sarebbe una battaglia serrata fra Sleepy Hollow ed Edward mani di forbici! Entrambi cupi, ma con momenti divertenti o commoventi.. Decisamente spettacolari

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille!!❤ Io adoro Edward mani di forbice, è uno dei miei preferiti!

      Elimina
  2. Tim Burton è senza dubbio uno dei miei registi preferiti! Ho visto tutti i suoi film...non saprei scegliere il più bello! ^_^ Adoro Alice in Wonderland e in generale tutti i film dove c'è anche Johnny Depp *_* stupendi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche per me Tim Burton é uno dei miei registi preferiti!❤ Ottima scelta, mi é piaciuto molto Alice in Wonderland, ma quasi tutti sono bellissimi!

      Elimina