domenica 5 febbraio 2017

LA VERA STORIA DAI RISVOLTI DARK DI BIANCANEVE E "BIANCANEVE E I SETTE NANI"

Tremate tremate le fiabe sono tornate! Dopo avervi spiegato le origini della tragica storia di "Peter Pan" http://gattaracinefila.blogspot.com/2015/11/sieti-pronti-per-farvi-trascinare-di.html, ma anche quella sconvolgente di "Alice nel paese delle meraviglie" http://gattaracinefila.blogspot.it/2016/05/alice-nel-paese-delle-meraviglie-le.html e della fiaba tedesca di "Tremotino", http://gattaracinefila.blogspot.com/2016/01/robert-carlyle-fare-il-cattivo-e-un.html
oggi vi racconto l'origine di una fiaba che inizia così "Una volta, in inverno inoltrato, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva seduta accanto a una finestra dalla cornice d’ebano. E, mentre cuciva e alzava gli occhi per guardare la neve, si punse un dito e tre gocce di sangue caddero nella neve. Il rosso era così bello su quel candore, che ella pensò fra sè: "Vorrei avere una bambina con la pelle bianca come la neve, i capelli neri come l'ebano e le labbra rosse come il sangue".
Sì sto parlando di Biancaneve, l'archetipo di tutte quelle principesse che vengono salvate dal principe azzurro e prima principessa della Walt Disney nel classico senza tempo "Biancaneve e i sette nani" che uscì negli USA il 4 febbraio.
Ne è passato di tempo da quel 1937 e come si è evoluta la figura della donna anche Biancaneve si è modernizzata. Non canta, non danza, non fa le pulizie, è tosta, ribelle, sfodera la spada, va a cavallo, è una guerriera come in "Biancaneve e il cacciatore" e in "Once Upon A Time". Ma chi era la vera Biancaneve? Sarebbe stata in realtà Maria Sophia Margaretha Catherina von Erthal (da qui il nome Mary Margareth del personaggio di Biancaneve in C'era una volta), nata a Lohr nel 1725 e figlia di un importante magistrato e rappresentante del Principe Elettore tedesco.
La nobile aveva perso la madre in tenera età e suo padre si era risposato con Claudia Elisabeth von Reichenstein, che aveva usato la sua nuova posizione sociale per favorire i figli nati dal suo primo matrimonio, invece della giovane. Così la ragazza fu costretta a lasciare il palazzo per vivere nei boschi (praticamente l'hanno sfrattata!) dove erano presenti delle miniere in cui lavoravano persone di statura molto bassa o addirittura bambini. La storia non finì bene perchè la ragazza morì di vaiolo pochi anni dopo. La sua storia venne tramandata oralmente e giunse alle orecchie dei fratelli Grimm che scrissero la fiaba "Biancaneve e i sette nani" rendendola ancora più inquietante (secondo me questi fratelli Grimm erano un po' sadici). Infatti prima di portare la famosa mela avvelenata a Biancaneve, la strega cattiva tentò di uccidere per ben due volte la candida fanciulla (era una serial killer questa strega!)  prima stringendole una cintura in vita, poi con un pettine avvelenato. In entrambi i casi la giovane viene però salvata dall'intervento dei nani che giustamente la rimproverano di aprire sempre la porta di casa a sconosciuti. Ma evidentemente Biancaneve è un po' stupida!
Anche il bacio del principe è un'invenzione della Disney.
Per molto tempo Biancaneve resta vegliata dai nani (perché i nani vegliavano un cadavere? pensavano che resuscitasse?) finché un giorno non viene notata da un principe che passava di lì. Il principe, vorrebbe portarla nel suo castello, per poterla ammirare (ma è ottuso questo principe?) . Dopo molte insistenze i nani, impietositi acconsentono alla sua richiesta. Avviene però che uno dei servitori del principe, arrivati per trasportare la bara al castello, inciampi facendo cadere la bara giù per il fianco della collina. Durante la caduta esce dalla bocca di Biancaneve il boccone di mela avvelenato e così la ragazza si risveglia. E per non farci mancare nulla, la matrigna non cade nel burrone ma viene invitata alle nozze di Biancaneve. Poi alla strega vengono fatte indossare due scarpe di ferro e a causa del dolore procuratole dalle calzature incandescenti la matrigna è costretta a ballare finché cade a terra, morta (che fantasia questi fratelli Grimm!).
Per creare questa celebre fanciulla i fratelli di Grimm si sarebbero ispirati anche a Margaretha von Waldeck, nata a Bruxelles nel 1533 l'amore giovanile di Filippo II di Spagna, ma fu tolta di mezzo a ventuno anni dalla polizia segreta del re, che vedeva nella loro unione un possibile impedimento ai matrimoni combinati. Ora però vi presento la Biancaneve della versione Disney della celebre fiaba: è ingenua e accetta di buon grado la mela dalla prima vecchina bruttissima ed inquietante che le si presenta alla finestra, è remissiva ed ubbidiente, usa gli animaletti della foresta come domestici che fanno le pulizie mentre lei canta (bisogna chiamare la protezione animali!) però racchiude i valori in linea con il ruolo della donna nella società degli anni 30 e il film Disney è un capolavoro, con splendidi disegni ed è una pietra miliare della storia del cinema. Chi non ha mai sognato il principe azzurro che arriva sul suo bianco destriero e ci fa vivere felici e contenti?
PS: il castello dei von Erthal è un'attrazione turistica, e ai visitatori viene mostrato il cosiddetto "specchio parlante", che il padre di Maria Sophia avrebbe regalato alla matrigna: è giocattolo acustico in voga nel '700, in grado di registrare e riprodurre le frasi pronunciate da chi si specchiava. Molto inquietante!








13 commenti:

  1. Bellissimo post.
    Sì, anche io so della vera storia di Biancaneve (dei Grimm); non conoscevo la derivazione reale, però una volta mi ricordo che mi dissero che i fratelli Grimm si erano ispirati a bambini che lavoravano in miniera per i loro nani.
    Però voglio ricordare che i nani e le miniere sono anche cose simboliche, così come penso tutta la fiaba sia una grande metafora forse esoterica (come dici tu: perché vegliare un cadavere? perché portarselo a palazzo?).
    La Disney ha cristallizzato tutto con un CAPOLAVORO.

    Moz-

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    1. Sì sicuramente i nani e le miniere sono anche cose simboliche e c'è un significato simbolico anche intorno alla fiaba.😊 E la Disney ha fatto un ottimo lavoro.😊

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  2. E' davvero un post interessante, non sapevo fosse ispirata ad una storia vera!
    ❤ The Photoholic Girl by Michela M.

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  3. Ciao Vanessa, le fiabe sono spesso ispirate a fatti reali, magari un po' modificati per renderli più interessanti o...paurosi!
    Un caro saluto
    Carmen

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  4. Ciao Vanessa, che bel post! è interessante scoprire i retroscena di queste storie così conosciute ed amate. Ammetto che Biancaneve non è mai stata la mia eroina preferita per via di questo carattere così remissivo, però il cartone animato della Disney sarà sempre un capolavoro!

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  5. Che il bacio fosse un'invenzione della Disney ci avrei scommesso ma che fosse così inquietante quella presunta vera o ispirata proprio no, davvero interessante scoprirlo ;)

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  6. Interessante!
    Quello specchio è davvero inquietante eh

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  7. Adoro questi tuoi post sui retroscena dark delle fiabe!Quelle dei Grimm in effetti avevano spesso risvolti cupissimi e pure sadici O.o
    E chi l'avrebbe mai detto che lo specchio parlante "esistesse" davvero? XD

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  8. Che storia cara Vanessa!! e che dire dell'opera dei fratelli Grimm !! ... non ero a conoscenza della triste storia di Maria Sophia Margaretha ... ma d'altronde la vita non è una fiaba, forse per questo si è voluto rendere meno tragica la vicenda di questa ragazza tanto sfortunata ... grazie di averla condivisa con noi, a presto!

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  9. Non conoscevo la vera storia di Biancaneve, detto così è molto inquietante. E' vero che ogni fiaba ha dietro di sè una base di verità, però non mi sarei mai aspettato che fosse vero anche per Biancaneve.

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  10. I fratelli Grimm erano veramente dei sadici e anche un po' perversi ^___^ Mi piace leggere queste storie famose nella loro veste originale non filtrata dalla Disney e trovo che abbiano tutte, anche quelle di Andersen, una vena gotica lievemente horror. Biancaneve l'avevo letta ma non conoscevo la storia di Maria Sophia e nemmeno di Margaretha. Bel post davvero. Interessante e diverso dai soliti.

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