Oggi vi presento l'anteprima di un film francese che uscirà il 15 marzo "Amore sopra le righe" un film di Nicolas Bedos, con Nicoloas Besod e Dora Tillier.
Dopo aver firmato le sceneggiature di titoli di successo come "Gli Infedeli" e aver recitato in "L’amore dura tre anni" e "Love is in the air – Turbolenza d’amore", Nicolas Bedos torna sul grande schermo nei panni di Victor nella pellicola "Un amore sopra le "righe (titolo originale Monsieur & Madame Adelman) di cui firma anche la regia. Il film doveva uscire nelle sale cinematografiche l'8 marzo, invece uscirà il 15 marzo con Officine UBU. La pellicola racconta le vicende amorose e i segreti inconfessabili di una coppia molto fuori dal comune, sullo sfondo di oltre 40 anni di storia. Victor è uno degli scrittori più affermati e famosi di Francia, ma chi c’è dietro al suo successo? È presto detto: Sarah (Doria Tillier), sua compagna anche nella vita, che mai avrebbe immaginato durante quell’incontro nel lontano 1971 di diventare la moglie di Victor e condividere con lui tutta la sua vita. 45 anni pieni di passioni, tradimenti, delusioni e successi. "Un amore sopra le righe" è un vero e proprio omaggio alle donne e alla loro forza.
ECCO IL TRAILER:https://youtu.be/Oe4mR_ZGjnY
mercoledì 28 febbraio 2018
domenica 25 febbraio 2018
"IL COMMISSARIO MONTALBANO" E ANTEPRIMA "LA MOSSA DEL CAVALLO" TRATTI DAI LIBRI DI ANDREA CAMILLERI
Mentre si sta abbattendo sull'Italia il vento buran, aria gelida tipica delle steppe e degli Urali, vi teletrasporto almeno virtualmente nella calda Sicilia parlandovi dei romanzi e dei film di Andrea Camilleri. Il mio primo incontro con i libri di Camilleri è stato alle medie quando la professoressa di italiano ci aveva fatto leggere una raccolta di gialli con protagonista, forse, il commissario italiano più famoso della letteratura, Montalbano.
Il titolo era "Quindici giorni con Montalbano" una antologia di quindici racconti pubblicata da Mondadori Scuola, tratta da Un mese con Montalbano.
Anni dopo ho visto i film tratti dai libri, storie che tengono incollati alla tv più di 10 milioni di telespettatori e anche in replica vengono visti assiduamente. Merito, secondo me, di un grande cast, da Luca Zingaretti nei panni dello schivo commissario Salvo Montalbano, a Cesare Bocci che interpreta Domenico Augello, impenitente "fimminaro" detto Mimì fino all'agente Catarella, il simpatico esperto di computer (vedi foto)
ma anche merito di un'ottima sceneggiatura (fino alla fine non si riesce ad individuare il colpevole!) e di un'ambientazione caratteristica, la bellissima Sicilia, (a proposito voglio fare una vacanza ed alloggiare nella splendida casa sul mare di Montalbano! 😍).
Così domani sono curiosa di vedere "La mossa del cavallo - C'era una volta Vigata" film tratto sempre da un romanzo di Andrea Camilleri ma di genere storico, un film siciliano in salsa Western e diretto da Gianluca Maria Tavarelli. Ambientato in Sicilia, a Montelusa, a fine 1800 racconta la storia di Giovanna Bovara (Michele Riondino che ha indossato i panni del commissario Montalbano in "Il giovane Montalbano" sempre diretto da Tavarelli) un inflessibile ispettore capo dei mulini incaricato di far rispettare la tassa sul macinato ma viene invischiato in episodi di corruzione.
Bovara indaga su questi loschi traffici finchè non viene accusato lui stesso di omicidio e dovrà in tutti modi tentare di scagionarsi. Nel cast troviamo anche Ester Pantano, Cocò Gulotta, Antonio Pandolfo, Giovanni Carta, Maurizio Puglisi. VOI AVETE LETTO IL LIBRO "LA MOSSA DEL CAVALLO"? GUARDERETE IL FILM?
Il titolo era "Quindici giorni con Montalbano" una antologia di quindici racconti pubblicata da Mondadori Scuola, tratta da Un mese con Montalbano.
Anni dopo ho visto i film tratti dai libri, storie che tengono incollati alla tv più di 10 milioni di telespettatori e anche in replica vengono visti assiduamente. Merito, secondo me, di un grande cast, da Luca Zingaretti nei panni dello schivo commissario Salvo Montalbano, a Cesare Bocci che interpreta Domenico Augello, impenitente "fimminaro" detto Mimì fino all'agente Catarella, il simpatico esperto di computer (vedi foto)
ma anche merito di un'ottima sceneggiatura (fino alla fine non si riesce ad individuare il colpevole!) e di un'ambientazione caratteristica, la bellissima Sicilia, (a proposito voglio fare una vacanza ed alloggiare nella splendida casa sul mare di Montalbano! 😍).
Così domani sono curiosa di vedere "La mossa del cavallo - C'era una volta Vigata" film tratto sempre da un romanzo di Andrea Camilleri ma di genere storico, un film siciliano in salsa Western e diretto da Gianluca Maria Tavarelli. Ambientato in Sicilia, a Montelusa, a fine 1800 racconta la storia di Giovanna Bovara (Michele Riondino che ha indossato i panni del commissario Montalbano in "Il giovane Montalbano" sempre diretto da Tavarelli) un inflessibile ispettore capo dei mulini incaricato di far rispettare la tassa sul macinato ma viene invischiato in episodi di corruzione.
Bovara indaga su questi loschi traffici finchè non viene accusato lui stesso di omicidio e dovrà in tutti modi tentare di scagionarsi. Nel cast troviamo anche Ester Pantano, Cocò Gulotta, Antonio Pandolfo, Giovanni Carta, Maurizio Puglisi. VOI AVETE LETTO IL LIBRO "LA MOSSA DEL CAVALLO"? GUARDERETE IL FILM?
giovedì 22 febbraio 2018
PRESENTAZIONE DEL FILM "ETERNO FEMMINILE" CHE USCIRÀ L'8 MARZO
Oggi vi presento una nuova collaborazione con l’ufficio stampa Echo che cura la distribuzione del film "Eterno Femminile" per ahora! Film.
Titolo del film: "Eterno femminile"
Genere: drammatico
Durata: 85
Paese: Messico
Prodotto da: Rafa Ley, Maria Jose Cordova, Gerardo Moran
Regis: Natalia Beristain
Compagnia di produzione: Woo Films, Zamora Films, Chamaca Films
Sceneggiatura: Maria Rene Prudencio, Javier Penalosa
Fotografia: Daniela Ludlow
Scenografia: Carlos Jacques
Costumi: Anna Terrazas
Tecnico del suono: Josè Maria Ramosa Roa
Musiche originali: Alejandro De Icaza
Montaggio: Miguel Schverdfinger
Post produzione: LVR – Roma
Cast:
Karina GIDI nel ruolo di Rosario
Daniel JIMENEZ CACHO nel ruolo di Ricardo
Tessa LA nel ruolo di Rosario giovane
Pedro DE TAVIRA EGURROLA nel ruolo di Ricardo Giovane
Ali ALBARRAN nel ruolo di Lola
Raùl BRIONNES nel ruolo di Raùl
Rosario Castellanos non sembra una donna del suo tempo. Da studentessa universitaria introversa diventa presto una delle principali protagoniste della letteratura messicana che, con la sua scrittura, combatte una società molto maschilista. Tuttavia la sua tumultuosa storia d'amore con Ricardo Guerra, ideologo marxista, mostra un lato fragile e contraddittorio della sua personalità. Guerra è insofferente per gli atteggiamenti della moglie, lontani dagli schemi classici imposti dalla società, le impedisce di poter conciliare i suoi ruoli di professoressa universitaria, scrittrice, moglie e madre non permettendole di divenire donna pronta alla sua indipendenza. Ma Rosario non è disposta ad abbandonare la propria passione per la letteratura e la scrittura, percepite come un vero e proprio bisogno, è una donna moderna, consapevole del ruolo che si è scelto di avere nella società, e anticipa i tempi conscia della propria forza personale.
NOTE DI REGIA
Tutti noi siamo ipovedenti. Che sia diagnosticato o meno, praticamente nessuno di noi è in grado di vedere ciò che è più vicino a noi: noi stessi. La parte più ampia della nostra superficie è nascosta dietro punti ciechi; ciò che riusciamo a vedere è distorto dalla prospettiva e, a meno che non viviamo in una casa di specchi, ci sono aspetti e proiezioni di noi stessi che sono solo privilegio degli altri.
Rosario Castellanos scriveva instancabilmente su se stessa: come se cercasse di cogliere, in una fitta rete di parole, ciò che alla fine è così paradossalmente sfuggente, il sé. Lo ha fatto attraverso i suoi racconti, poesie, opere teatrali e saggi. Lo fece con generosità e saggezza, consapevole che non si trattava solo di lei, ma anche di tutti gli altri. Nonostante avesse radunato nel corso della sua vita un vasto vocabolario del dolore, alla fine era incapace di individuare la posizione esatta della sua ferita.
Eterno femminile è un film che cerca di scovare nei silenzi della sua protagonista l'origine di quella ferita. In ciò che Rosario non ha detto, in ciò che gli esperti non hanno indovinato, e in ciò che i testimoni hanno scelto di nascondere: così come ogni tentativo di avvicinarsi alla verità di qualcun altro, è una parte della speculazione, una parte di proiezione e, in larga misura, la ricostruzione della proiezione del sé sull'altro.
Rosario Castellanos è un simbolo altamente riconosciuto della letteratura messicana. Da noi è ancora poco conosciuta ma oltre alla sua eredità letteraria, è ricordata come una delle figure più importanti del femminismo latinoamericano che ha sfidato la società maschilista dell'epoca. Ad interpretare Rosario è l'attrice Karina Gidi conosciuta per Demasiado amor (2001), Abel (2010) che ha lavorato con alcuni dei più famosi registi teatrali messicani come Ludwik Margules e Mauricio García Lozano. Ricardo, invece, è interpretato da Daniel Giménez-Cacho attore e regista messicano, vincitore del premio Ariel, che ha recitato in 'Y tu mamá también' (2001), 'La mala educación' (2004), 'Blancanieves' (2012)
La regia è di Natalia Beristain direttrice del casting di diverse opere teatrali, serie TV e film e regista di cortometraggi. Ne ha diretti quattro tra cui Péces Plátano (Banana Fish) che è stato premiato come miglior cortometraggio messicano nel 5 ° Festival Internazionale del Cinema di Morelia e nel 2008 è stato presentato al Festival di Cannes come parte della Selezione Ufficiale della Settimana della Critica e No quiero dormir sola che è stato mostrato in più di 30 festival internazionali (tra cui il Festival del Cinema di Venezia) e nel 2014 è stato nominato per 4 premi.
"Eterno Femminile" arriva nei cinema l’8 marzo, per celebrare questa donna come tutte le donne e la loro forza e caparbietà in un mondo che non sempre si accorge di loro. Grazie a questo film potete fare un salto indietro nel tempo, nel Messico degli anni ’50, dove le donne venivano ancora considerate inferiori rispetto agli uomini, un tema attuale ancora oggi purtroppo e scoprire la storia di una grande donna rivoluzionaria.
TRAILER YOUTUBE: https://youtu.be/b4k_JfgRka4
Titolo del film: "Eterno femminile"
Genere: drammatico
Durata: 85
Paese: Messico
Prodotto da: Rafa Ley, Maria Jose Cordova, Gerardo Moran
Regis: Natalia Beristain
Compagnia di produzione: Woo Films, Zamora Films, Chamaca Films
Sceneggiatura: Maria Rene Prudencio, Javier Penalosa
Fotografia: Daniela Ludlow
Scenografia: Carlos Jacques
Costumi: Anna Terrazas
Tecnico del suono: Josè Maria Ramosa Roa
Musiche originali: Alejandro De Icaza
Montaggio: Miguel Schverdfinger
Post produzione: LVR – Roma
Cast:
Karina GIDI nel ruolo di Rosario
Daniel JIMENEZ CACHO nel ruolo di Ricardo
Tessa LA nel ruolo di Rosario giovane
Pedro DE TAVIRA EGURROLA nel ruolo di Ricardo Giovane
Ali ALBARRAN nel ruolo di Lola
Raùl BRIONNES nel ruolo di Raùl
Rosario Castellanos non sembra una donna del suo tempo. Da studentessa universitaria introversa diventa presto una delle principali protagoniste della letteratura messicana che, con la sua scrittura, combatte una società molto maschilista. Tuttavia la sua tumultuosa storia d'amore con Ricardo Guerra, ideologo marxista, mostra un lato fragile e contraddittorio della sua personalità. Guerra è insofferente per gli atteggiamenti della moglie, lontani dagli schemi classici imposti dalla società, le impedisce di poter conciliare i suoi ruoli di professoressa universitaria, scrittrice, moglie e madre non permettendole di divenire donna pronta alla sua indipendenza. Ma Rosario non è disposta ad abbandonare la propria passione per la letteratura e la scrittura, percepite come un vero e proprio bisogno, è una donna moderna, consapevole del ruolo che si è scelto di avere nella società, e anticipa i tempi conscia della propria forza personale.
NOTE DI REGIA
Tutti noi siamo ipovedenti. Che sia diagnosticato o meno, praticamente nessuno di noi è in grado di vedere ciò che è più vicino a noi: noi stessi. La parte più ampia della nostra superficie è nascosta dietro punti ciechi; ciò che riusciamo a vedere è distorto dalla prospettiva e, a meno che non viviamo in una casa di specchi, ci sono aspetti e proiezioni di noi stessi che sono solo privilegio degli altri.
Rosario Castellanos scriveva instancabilmente su se stessa: come se cercasse di cogliere, in una fitta rete di parole, ciò che alla fine è così paradossalmente sfuggente, il sé. Lo ha fatto attraverso i suoi racconti, poesie, opere teatrali e saggi. Lo fece con generosità e saggezza, consapevole che non si trattava solo di lei, ma anche di tutti gli altri. Nonostante avesse radunato nel corso della sua vita un vasto vocabolario del dolore, alla fine era incapace di individuare la posizione esatta della sua ferita.
Eterno femminile è un film che cerca di scovare nei silenzi della sua protagonista l'origine di quella ferita. In ciò che Rosario non ha detto, in ciò che gli esperti non hanno indovinato, e in ciò che i testimoni hanno scelto di nascondere: così come ogni tentativo di avvicinarsi alla verità di qualcun altro, è una parte della speculazione, una parte di proiezione e, in larga misura, la ricostruzione della proiezione del sé sull'altro.
Rosario Castellanos è un simbolo altamente riconosciuto della letteratura messicana. Da noi è ancora poco conosciuta ma oltre alla sua eredità letteraria, è ricordata come una delle figure più importanti del femminismo latinoamericano che ha sfidato la società maschilista dell'epoca. Ad interpretare Rosario è l'attrice Karina Gidi conosciuta per Demasiado amor (2001), Abel (2010) che ha lavorato con alcuni dei più famosi registi teatrali messicani come Ludwik Margules e Mauricio García Lozano. Ricardo, invece, è interpretato da Daniel Giménez-Cacho attore e regista messicano, vincitore del premio Ariel, che ha recitato in 'Y tu mamá también' (2001), 'La mala educación' (2004), 'Blancanieves' (2012)
La regia è di Natalia Beristain direttrice del casting di diverse opere teatrali, serie TV e film e regista di cortometraggi. Ne ha diretti quattro tra cui Péces Plátano (Banana Fish) che è stato premiato come miglior cortometraggio messicano nel 5 ° Festival Internazionale del Cinema di Morelia e nel 2008 è stato presentato al Festival di Cannes come parte della Selezione Ufficiale della Settimana della Critica e No quiero dormir sola che è stato mostrato in più di 30 festival internazionali (tra cui il Festival del Cinema di Venezia) e nel 2014 è stato nominato per 4 premi.
"Eterno Femminile" arriva nei cinema l’8 marzo, per celebrare questa donna come tutte le donne e la loro forza e caparbietà in un mondo che non sempre si accorge di loro. Grazie a questo film potete fare un salto indietro nel tempo, nel Messico degli anni ’50, dove le donne venivano ancora considerate inferiori rispetto agli uomini, un tema attuale ancora oggi purtroppo e scoprire la storia di una grande donna rivoluzionaria.
TRAILER YOUTUBE: https://youtu.be/b4k_JfgRka4
martedì 20 febbraio 2018
RECENSIONE "THE SHAPE OF WATER" DI GUILLERMO DEL TORO
Domenica ho visto il film "La forma dell'acqua" di Guillermo Del Toro, una storia che ho trovato avvincente fin dal trailer.
Siamo a Baltimora nel 1963. Nell'America ossessionata dalla Guerra Fredda, Elisa (Sally Hawkins) lavora come donna delle pulizie in un laboratorio segreto del governo. La ragazza è muta e conduce una vita solitaria, l'unica sua amica è la collega Zelda (Octavia Spencer). Un giorno nella struttura viene trasferita una creatura anfibia (Doug Jones) incatenata e torturata per scoprire chissà quali segreti. Elisa prova subito simpatia per quello strano personaggio: sa bene cosa si prova ad essere soli e così decide di farlo evadere, ma tutti lo vogliono dagli americani ai russi!
"La forma dell'acqua" per certi aspetti richiama i personaggi e le atmosfere di Tim Burton, i protagonisti sono dei "diversi", emarginati dalla società (Elisa è muta, il suo vicino di casa gay e la sua collega è afroamericana) e il mostro anfibio, semidio proveniente dall'Amazzonia, che per l'aspetto mi ha ricordato il mostro della pubblicità delle patatine Fonzies 😂 (vedi foto)
è tenero e allo tempo stesso letale come Edward mani di forbice (ecco la creatura acquatica)
Il film però è diretto da Guillermo del Toro e quindi alla storia romantica viene aggiunta una dose di violenza (il mostro-anfibio non tagliuzza le persone come Edward ma le fa letteralmente a pezzi e non solo gli umani, fa anche una brutta fine un gatto innocente!), e vengono inserite alcune scene hot: il risultato è una fiaba dark vintage per adulti, un po' spy story (bellissima la fuga rocambolesca per far scappare il mostro dal laboratorio segreto), musical (con un grazioso balletto in stile La La Land), horror (alcune scene sono sanguinose), il tutto collegato a una metafora politica democratico e anti-razzista e ambientato in una cornice acquatica (adoro come elemento l'acqua, sono anche del segno zodiacale dei pesci! ♓). È difficile far reggere per due ore un film così bizzarro, ma Del Toro ci riesce alla grande. Bravissimi gli attori: Sally Hawkins, che ho già visto in Paddington, deve vincere assolutamente l'Oscar, riesce a comunicare la delicatezza, la sensualità ma anche il coraggio e la testardaggine del suo personaggio con i gesti del linguaggio dei segni, passi di danza ed espressioni e Doug Jones é perfetto nei panni del mostro gentile ma aggressivo verso chi non conosce, goloso di uova e amante della musica.
Una coppia inusuale in stile "La Bella e la Bestia" dove la Bella non è bellissima e non ha voce e dove la Bestia non si trasforma alla fine in un principe. Ottimi anche il perfido e maschilista Michael Shannon, la dolce ma tosta Octavia Spencer (la adoro dai tempi di "The Help)
e il delicato Richard Jenkins che mette in pericolo la propria vita per salvare la creatura "diversa". "La forma dell'acqua" oltre che per l'interpretazione degli attori, deve anche vincere l'Oscar come Miglior Film, come Miglior Colonna Sonora Originale, Miglior Fotografia, impossibile non rimanere catturati da questa strana ma coinvolgente storia d'amore! VOTO 8
Siamo a Baltimora nel 1963. Nell'America ossessionata dalla Guerra Fredda, Elisa (Sally Hawkins) lavora come donna delle pulizie in un laboratorio segreto del governo. La ragazza è muta e conduce una vita solitaria, l'unica sua amica è la collega Zelda (Octavia Spencer). Un giorno nella struttura viene trasferita una creatura anfibia (Doug Jones) incatenata e torturata per scoprire chissà quali segreti. Elisa prova subito simpatia per quello strano personaggio: sa bene cosa si prova ad essere soli e così decide di farlo evadere, ma tutti lo vogliono dagli americani ai russi!
"La forma dell'acqua" per certi aspetti richiama i personaggi e le atmosfere di Tim Burton, i protagonisti sono dei "diversi", emarginati dalla società (Elisa è muta, il suo vicino di casa gay e la sua collega è afroamericana) e il mostro anfibio, semidio proveniente dall'Amazzonia, che per l'aspetto mi ha ricordato il mostro della pubblicità delle patatine Fonzies 😂 (vedi foto)
è tenero e allo tempo stesso letale come Edward mani di forbice (ecco la creatura acquatica)
Il film però è diretto da Guillermo del Toro e quindi alla storia romantica viene aggiunta una dose di violenza (il mostro-anfibio non tagliuzza le persone come Edward ma le fa letteralmente a pezzi e non solo gli umani, fa anche una brutta fine un gatto innocente!), e vengono inserite alcune scene hot: il risultato è una fiaba dark vintage per adulti, un po' spy story (bellissima la fuga rocambolesca per far scappare il mostro dal laboratorio segreto), musical (con un grazioso balletto in stile La La Land), horror (alcune scene sono sanguinose), il tutto collegato a una metafora politica democratico e anti-razzista e ambientato in una cornice acquatica (adoro come elemento l'acqua, sono anche del segno zodiacale dei pesci! ♓). È difficile far reggere per due ore un film così bizzarro, ma Del Toro ci riesce alla grande. Bravissimi gli attori: Sally Hawkins, che ho già visto in Paddington, deve vincere assolutamente l'Oscar, riesce a comunicare la delicatezza, la sensualità ma anche il coraggio e la testardaggine del suo personaggio con i gesti del linguaggio dei segni, passi di danza ed espressioni e Doug Jones é perfetto nei panni del mostro gentile ma aggressivo verso chi non conosce, goloso di uova e amante della musica.
Una coppia inusuale in stile "La Bella e la Bestia" dove la Bella non è bellissima e non ha voce e dove la Bestia non si trasforma alla fine in un principe. Ottimi anche il perfido e maschilista Michael Shannon, la dolce ma tosta Octavia Spencer (la adoro dai tempi di "The Help)
e il delicato Richard Jenkins che mette in pericolo la propria vita per salvare la creatura "diversa". "La forma dell'acqua" oltre che per l'interpretazione degli attori, deve anche vincere l'Oscar come Miglior Film, come Miglior Colonna Sonora Originale, Miglior Fotografia, impossibile non rimanere catturati da questa strana ma coinvolgente storia d'amore! VOTO 8
sabato 17 febbraio 2018
ARIEL DI http://langolodiariel.blogspot.it/ LA SELF-MADE WRITER E LA SUA GATTA MOLLY 😽
Oggi 17 febbraio è la festa dei gatti e quindi non potevo non presentarvi un'intervista di una delle rubriche che amate di più "Una zampa sul cuore"!💖 La protagonista è una scrittrice conosciuta con lo pseudonimo Ariel (il suo vero nome è Francesca) che pubblica romanzi su Amazon e autrice del blog http://langolodiariel.blogspot.it/
appassionata di libri, della scrittura e della sua gatta Molly.
PRESENTATI AGLI AMICI DELLA BLOGOSFERA CHE ANCORA NON TI CONOSCONO
Ciao a tutti, mi chiamo Francesca, ho 28 anni, e abito in provincia di Milano. Sono laureata in lettere e alterno momenti di occupazione con altri di disoccupazione. Amo molto leggere e scrivere, da qui l'idea di aprire un blog letterario (L'angolo di Ariel) e di dedicarmi alla scrittura di romanzi di vario genere, che auto pubblico su Amazon con lo pseudonimo Ariel.
PARLACI DEL TUO BLOG, PERCHÈ SI CHIAMA COSÌ E COSA TRATTA?
All'inizio ho deciso di aprire un blog per due motivi: recensire le mie letture e farmi conoscere come scrittrice. Poi il mio progetto si è ampliato con l'introduzione di rubriche legate al mondo della lettura (consigli, nuove uscite, angolo degli autori emergenti...) ma anche a quello della cultura più in generale. Inoltre, ogni anno mi diverto a proporre una rubrica mensile sempre diversa, slegata dal mondo letterario, ma sempre connessa ai miei interessi: l'anno scorso, per esempio ho deciso di parlare delle leggende legate ai fiori, quest'anno delle origini delle fiabe. Proprio per questo ho deciso di chiamare il mio blog con un titolo generico ("L'angolo di Ariel"): volevo una frase semplice che non si focalizzasse su un tema unico, anche se la base resta comunque quella letteraria.
È UNA BELLISSIMA IDEA QUELLA DI PARLARE DELLE ORIGINI DELLE FIABE. 😊 COME È NATA LA TUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?
La mia passione per la scrittura è nata quando ero bambina. Quando terminavo un libro che mi era piaciuto particolarmente mi sentivo come in "debito" nei confronti dello scrittore, dato che mi aveva permesso di passare momenti lieti grazie alle sue storie. Così, ho cominciato a pensare che anche a me sarebbe piaciuto scrivere romanzi, per regalare ad altri lettori gli stessi momenti lieti che avevo passato io ed “estinguendo” così il mio "debito". Proprio per questo motivo prediligo scrivere storie leggere, anche se non frivole. Mi piace pensare che i miei lettori possano trovare nei miei romanzi un'occasione per potersi concedere un momento di relax e di evasione. Inizialmente mi sono approcciata al rosa con "Ops, c'è un messaggio per te", poi ho deciso di rimanere nel genere ma di aggiungere un po' di ironia e un pizzico di giallo e così è nato "AAA cercasi disperatamente un lieto fine" (ecco la copertina)
ed infine nel mio terzo romanzo (“Diario semitragico di un casalingo disperato") ho deciso di affrontare un tema serio e attuale, ma sempre con tono ironico e divertente. Al momento, invece, sto scrivendo un thriller psicologico: ho deciso di mettermi alla prova con questo genere (e con uno stile un po' diverso rispetto a quello dei miei primi tre romanzi) perché penso che un altro dei piaceri della scrittura sia quello di divertirsi a sperimentare. E poi, ho "nel cassetto" un breve romanzo per bambini che ho scritto l'anno scorso: devo ancora capire bene che cosa farne, ma credo che lo auto pubblicherò su Amazon nei prossimi mesi.
TRA LE PASSIONI CHE ABBIAMO IN COMUNE OLTRE A QUELLA DELLA SCRITTURA E QUELLA DELLA LETTURA, ABBIAMO ANCHE QUELLA DEI GATTI. PRESENTACI LA TUA GATTA, COME VI SIETE CONOSCIUTE?
Diciamo che “galeotto fu un wurstel”! Nella primavera del 2016 mi accorsi che nel mio cortile e in quello delle case dei vicini aveva iniziato a gironzolare un gatto che non avevo mai visto.
All’inizio pensai fosse di qualche abitante del quartiere, poi però capii che era un randagio e che, soprattutto, stava quasi morendo di fame. Un pomeriggio, nonostante la paura, si avvicinò un po’ a me miagolando in modo straziante e io, non sapendo bene cosa fare, gli offrii un wurstel… Da quel giorno cominciai a dargli costantemente da mangiare (questa volta, però, vero cibo per gatti!) così il micio si stabilì definitivamente nel mio cortile, all’inizio con timore (soffiava spesso quando tentavo di avvicinarmi) e poi con una crescente fiducia. All’epoca cercai di trovargli il suo padrone con avvisi su Facebook, spargendo la voce e informando i negozi di animali del mio paese. Vennero alcune persone convinte di aver trovato il loro gatto, ma alla fine non riconobbero nel micio il loro amico scomparso. Così io e la mia famiglia, con mia grande gioia, decidemmo di adottarlo: in seguito, portandolo dal veterinario, abbiamo scoperto che è femmina, così abbiamo deciso di chiamarla Molly.
Molly è una gatta tranquilla, buonissima e dolcissima, una super chiacchierina e una vera “gatta da divano”. Sono contentissima che le nostre strade si siano incrociate: era da sempre che desideravo avere un gatto e mi rende orgogliosa sapere di aver potuto donare una seconda possibilità a una gatta randagia che avrebbe potuto finire in un gattile.
"GALEOTTO FU UN WÜRSTEL" È TROPPO DIVERTENTE!😂 CHE BELLA STORIA!😍 HAI ALTRI HOBBY OLTRE A SCRIVERE E A LEGGERE LIBRI? I miei hobby principali sono la lettura, la scrittura e il mio blog. Però amo molto anche l’arte, perciò mi piace andare ogni tanto a vedere delle mostre o a visitare dei musei. Poi mi piace passeggiare, ascoltare musica, guardare qualche serie televisiva, giocare a carte e collezionare monete euro di altri paesi. Da qualche anno mi sono appassionata anche ai fiori, ma non sempre ottengo buoni risultati. Quest’anno, per esempio, i miei poveri ciclamini sono morti da un giorno all’altro… spero di rifarmi con i miei prossimi fiori!
SEGUITE IL BLOG DI FRANCESCA ➡ http://langolodiariel.blogspot.it/
E LA SUA PAGINA FACEBOOK ➡ https://m.facebook.com/ArielScrittrice/
appassionata di libri, della scrittura e della sua gatta Molly.
PRESENTATI AGLI AMICI DELLA BLOGOSFERA CHE ANCORA NON TI CONOSCONO
Ciao a tutti, mi chiamo Francesca, ho 28 anni, e abito in provincia di Milano. Sono laureata in lettere e alterno momenti di occupazione con altri di disoccupazione. Amo molto leggere e scrivere, da qui l'idea di aprire un blog letterario (L'angolo di Ariel) e di dedicarmi alla scrittura di romanzi di vario genere, che auto pubblico su Amazon con lo pseudonimo Ariel.
PARLACI DEL TUO BLOG, PERCHÈ SI CHIAMA COSÌ E COSA TRATTA?
All'inizio ho deciso di aprire un blog per due motivi: recensire le mie letture e farmi conoscere come scrittrice. Poi il mio progetto si è ampliato con l'introduzione di rubriche legate al mondo della lettura (consigli, nuove uscite, angolo degli autori emergenti...) ma anche a quello della cultura più in generale. Inoltre, ogni anno mi diverto a proporre una rubrica mensile sempre diversa, slegata dal mondo letterario, ma sempre connessa ai miei interessi: l'anno scorso, per esempio ho deciso di parlare delle leggende legate ai fiori, quest'anno delle origini delle fiabe. Proprio per questo ho deciso di chiamare il mio blog con un titolo generico ("L'angolo di Ariel"): volevo una frase semplice che non si focalizzasse su un tema unico, anche se la base resta comunque quella letteraria.
È UNA BELLISSIMA IDEA QUELLA DI PARLARE DELLE ORIGINI DELLE FIABE. 😊 COME È NATA LA TUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?
La mia passione per la scrittura è nata quando ero bambina. Quando terminavo un libro che mi era piaciuto particolarmente mi sentivo come in "debito" nei confronti dello scrittore, dato che mi aveva permesso di passare momenti lieti grazie alle sue storie. Così, ho cominciato a pensare che anche a me sarebbe piaciuto scrivere romanzi, per regalare ad altri lettori gli stessi momenti lieti che avevo passato io ed “estinguendo” così il mio "debito". Proprio per questo motivo prediligo scrivere storie leggere, anche se non frivole. Mi piace pensare che i miei lettori possano trovare nei miei romanzi un'occasione per potersi concedere un momento di relax e di evasione. Inizialmente mi sono approcciata al rosa con "Ops, c'è un messaggio per te", poi ho deciso di rimanere nel genere ma di aggiungere un po' di ironia e un pizzico di giallo e così è nato "AAA cercasi disperatamente un lieto fine" (ecco la copertina)
ed infine nel mio terzo romanzo (“Diario semitragico di un casalingo disperato") ho deciso di affrontare un tema serio e attuale, ma sempre con tono ironico e divertente. Al momento, invece, sto scrivendo un thriller psicologico: ho deciso di mettermi alla prova con questo genere (e con uno stile un po' diverso rispetto a quello dei miei primi tre romanzi) perché penso che un altro dei piaceri della scrittura sia quello di divertirsi a sperimentare. E poi, ho "nel cassetto" un breve romanzo per bambini che ho scritto l'anno scorso: devo ancora capire bene che cosa farne, ma credo che lo auto pubblicherò su Amazon nei prossimi mesi.
TRA LE PASSIONI CHE ABBIAMO IN COMUNE OLTRE A QUELLA DELLA SCRITTURA E QUELLA DELLA LETTURA, ABBIAMO ANCHE QUELLA DEI GATTI. PRESENTACI LA TUA GATTA, COME VI SIETE CONOSCIUTE?
Diciamo che “galeotto fu un wurstel”! Nella primavera del 2016 mi accorsi che nel mio cortile e in quello delle case dei vicini aveva iniziato a gironzolare un gatto che non avevo mai visto.
All’inizio pensai fosse di qualche abitante del quartiere, poi però capii che era un randagio e che, soprattutto, stava quasi morendo di fame. Un pomeriggio, nonostante la paura, si avvicinò un po’ a me miagolando in modo straziante e io, non sapendo bene cosa fare, gli offrii un wurstel… Da quel giorno cominciai a dargli costantemente da mangiare (questa volta, però, vero cibo per gatti!) così il micio si stabilì definitivamente nel mio cortile, all’inizio con timore (soffiava spesso quando tentavo di avvicinarmi) e poi con una crescente fiducia. All’epoca cercai di trovargli il suo padrone con avvisi su Facebook, spargendo la voce e informando i negozi di animali del mio paese. Vennero alcune persone convinte di aver trovato il loro gatto, ma alla fine non riconobbero nel micio il loro amico scomparso. Così io e la mia famiglia, con mia grande gioia, decidemmo di adottarlo: in seguito, portandolo dal veterinario, abbiamo scoperto che è femmina, così abbiamo deciso di chiamarla Molly.
Molly è una gatta tranquilla, buonissima e dolcissima, una super chiacchierina e una vera “gatta da divano”. Sono contentissima che le nostre strade si siano incrociate: era da sempre che desideravo avere un gatto e mi rende orgogliosa sapere di aver potuto donare una seconda possibilità a una gatta randagia che avrebbe potuto finire in un gattile.
"GALEOTTO FU UN WÜRSTEL" È TROPPO DIVERTENTE!😂 CHE BELLA STORIA!😍 HAI ALTRI HOBBY OLTRE A SCRIVERE E A LEGGERE LIBRI? I miei hobby principali sono la lettura, la scrittura e il mio blog. Però amo molto anche l’arte, perciò mi piace andare ogni tanto a vedere delle mostre o a visitare dei musei. Poi mi piace passeggiare, ascoltare musica, guardare qualche serie televisiva, giocare a carte e collezionare monete euro di altri paesi. Da qualche anno mi sono appassionata anche ai fiori, ma non sempre ottengo buoni risultati. Quest’anno, per esempio, i miei poveri ciclamini sono morti da un giorno all’altro… spero di rifarmi con i miei prossimi fiori!
SEGUITE IL BLOG DI FRANCESCA ➡ http://langolodiariel.blogspot.it/
E LA SUA PAGINA FACEBOOK ➡ https://m.facebook.com/ArielScrittrice/
mercoledì 14 febbraio 2018
VOLETE CONOSCERE UN NUOVO PROFILO INSTAGRAM? SEGUITE https://www.instagram.com/debby_costartraveler/
Come ogni anno arriva il 14 febbraio giorno di San Valentino, protettore di tutti gli innamorati. Io lo festeggio in famiglia 👪 con delle squisite paste alle crema e cioccolato e cioccolatini.
Oggi, però, niente post romantico dedicato ai film da guardare stasera, ma celebro l'amicizia presentandovi la pagina Instagram di una mia amica che vi consiglio di seguire!💖 Si chiama https://www.instagram.com/debby_costartraveler/
1) è appassionata di Manga (fumetti giapponesi)
2) fa Cosplay cioè ama vestirsi, pettinarsi e truccarsi come i personaggi di film, fumetti o cartoni animati e partecipare a festival e a fiere inerenti (in queste foto era in un Cosplay a Milano
3) adora viaggiare
4) ama disegnare fumetti giapponesi (ci siamo conosciute proprio al Liceo Artistico anche se abbiamo frequentato due classi differenti) e ama ritrarre i personaggi delle serie tv (le sue preferite sono "Dexter" e "Il trono di spade"
Una protagonista del suo profilo Instagram è anche la sua cagnolina Flora, una bellissima West Highland White Terrier!🐶🐾
SEGUITE https://www.instagram.com/debby_costartraveler/
Oggi, però, niente post romantico dedicato ai film da guardare stasera, ma celebro l'amicizia presentandovi la pagina Instagram di una mia amica che vi consiglio di seguire!💖 Si chiama https://www.instagram.com/debby_costartraveler/
1) è appassionata di Manga (fumetti giapponesi)
2) fa Cosplay cioè ama vestirsi, pettinarsi e truccarsi come i personaggi di film, fumetti o cartoni animati e partecipare a festival e a fiere inerenti (in queste foto era in un Cosplay a Milano
3) adora viaggiare
4) ama disegnare fumetti giapponesi (ci siamo conosciute proprio al Liceo Artistico anche se abbiamo frequentato due classi differenti) e ama ritrarre i personaggi delle serie tv (le sue preferite sono "Dexter" e "Il trono di spade"
Una protagonista del suo profilo Instagram è anche la sua cagnolina Flora, una bellissima West Highland White Terrier!🐶🐾
SEGUITE https://www.instagram.com/debby_costartraveler/
sabato 10 febbraio 2018
CONSIDERAZIONI SUL FESTIVAL DI SANREMO E CHI VINCERÀ STASERA?
Complice mal di gola e raffreddamento, in queste sere ho fatto delle Maratone di Sanremo (ho sempre guardato il Festival della canzone italiana ma mai fino alla fine). Quest'anno lo guardo fino a mezzanotte perché dopo crollo dal sonno 😂 e il resto del programma lo riguardo in replica su Rai Premium. Voi avete visto Sanremo? Io trovo Claudio Baglioni troppo impostato e freddo come un Iceberg (anche le sue imitazioni di Virginia Raffaele e il ruolo del Pozzo nello sketch della celebre fiaba "Biancaneve" non l'hanno sciolto secondo me) per fortuna a contrastare la sua serietà c'è l'allegria di Michelle Hunziker e l'ironia e il talento Pierfrancesco Favino (sa imitare, cantare, ballare, recitare, presentare, sa fare tutto insomma!). Per quanto riguarda i look ho amato gli abiti firmati Moschino indossati da Michelle Hunziker ieri sera per la puntata dei duetti, soprattutto quello petaloso
e quello a pantalone con un gigantesco fiocco fucsia in vita.
Bocciati, invece, quelli di Trussardi,
merita solo la sufficienza il vestito rosa!
Passiamo alle canzoni: la mia preferita è "Non mi avete fatto niente" di Ermal Meta e Fabrizio Moro
Mi piace anche la canzone "Il mondo prima di te" di Annalisa
e sto rivalutando Lo stato Sociale con la canzone "Una vita in vacanza" è allegra, divertente e l'arzilla e snodata ballerina di ottant'anni che si esibisce durante la fine del pezzo è formidabile!
Bravi anche i The Kolors con la canzone dedicata alla pittrice messicana Frida Kahlo!
CONCLUSIONE: trovo questo Festival di Sanremo un po' troppo Baglioni-centrico, soprattutto nelle prime puntate erano protagoniste le canzoni di Claudio Baglioni e non le canzoni del Festival di Sanremo. La puntata che ho preferito è stata quella dei duetti. SECONDO VOI CHI VINCERÀ IL FESTIVAL DI SANREMO?
e quello a pantalone con un gigantesco fiocco fucsia in vita.
Bocciati, invece, quelli di Trussardi,
merita solo la sufficienza il vestito rosa!
Passiamo alle canzoni: la mia preferita è "Non mi avete fatto niente" di Ermal Meta e Fabrizio Moro
Mi piace anche la canzone "Il mondo prima di te" di Annalisa
e sto rivalutando Lo stato Sociale con la canzone "Una vita in vacanza" è allegra, divertente e l'arzilla e snodata ballerina di ottant'anni che si esibisce durante la fine del pezzo è formidabile!
Bravi anche i The Kolors con la canzone dedicata alla pittrice messicana Frida Kahlo!
CONCLUSIONE: trovo questo Festival di Sanremo un po' troppo Baglioni-centrico, soprattutto nelle prime puntate erano protagoniste le canzoni di Claudio Baglioni e non le canzoni del Festival di Sanremo. La puntata che ho preferito è stata quella dei duetti. SECONDO VOI CHI VINCERÀ IL FESTIVAL DI SANREMO?
mercoledì 7 febbraio 2018
PRESENTAZIONE DEL ROMANZO PULP "LADY MAFIA" DI PIETRO FAVORITO CHE USCIRÀ L'8 MARZO
Oggi vi presento una nuova collaborazione a tema libri! Ringrazio l'ufficio stampa della Cuore Noir Edizioni che mi contattato per presentare sul blog il romanzo "Lady Mafia" che da fumetto cult ideato da Pietro Favorito, è diventato un libro che uscirà nelle librerie l'8 marzo.
Favorito con questo romanzo si candida a diventare uno tra i migliori autori italiani di noir, anche perché le sue pubblicazioni hanno già respiro internazionale, visto che la sua Lady Mafia, nella versione a fumetti, è stata tradotta in inglese ed in commercio in tutto il mondo grazie alla piattaforma leader nel settore: Comixology.
ECCO LA TRAMA:
Ossessionata dalla vendetta, Veronica De Donato fa ritorno a Foggia, sua città natia, per unirsi ai vertici della mala locale sotto falso nome. Il suo unico scopo è quello di trovare ed eliminare i mandanti e gli esecutori del brutale assassinio di mafia che la rese orfana dieci anni prima, nonché di diventare il boss più potente della Capitanata. Riuscirà Veronica a vincere lo scetticismo di un ambiente selvaggio e maschilista? Riuscirà a mettersi sulle tracce del branco di malviventi che dieci anni prima fece irruzione in casa sua per stuprarla e sterminare la sua famiglia? Riuscirà a ritrovare Giacomo, il suo fratellino scomparso? E riuscirà ad arrivare fino al Dottore, il misterioso mandante della strage?
Questa è la storia di Lady Mafia e dei suoi mille volti. È la storia del killer del Brenta, spietato sicario del nordest italiano. È la storia della Conegliana, la nipote del Pacchiano, il trevigiano capo di un impero economico fatto di riciclaggio e rifiuti tossici. È la storia dell’Angelo della Morte, tornato in Puglia per scalare i gradini della mafia foggiana e allearsi con la “Santissima Trinità”. Ed è la storia, insieme, della fidanzata di Pierluigi, figlio di quel Calabrese ai vertici della malavita locale, della sexy Federica Neri, pericolosa seduttrice del commissario di polizia più inviso alla “Nuova Società”, e di Veronica De Donato, l’amante segreta della bellissima Sabrina Morganti.
Ma Lady Mafia è soprattutto una storia di vendetta sullo sfondo di una Foggia nascosta e umbratile, fatta di night-club e prostituzione, droga e gioco d’azzardo. Una vicenda dal ritmo serrato e atmosfere pulp, che ha la sua forza in un intreccio fitto come la rete di intercettazioni e ricatti, rapimenti e agguati che terranno il lettore incollato alle pagine. Dietro una facciata da narrativa di consumo, gli inseguimenti hollywoodiani e i personaggi fumettistici di Lady Mafia celano in verità un messaggio di denuncia, oltre che un intento impegnato: far luce sulla pervasività della Mafia, una piaga che si insinua dappertutto. In ogni città. Da nord a sud. Inoltre accende i riflettori su un’altra problematica legata al mondo della criminalità organizzata, ovvero come sta cambiando il ruolo delle donne all’interno della mafia.
Ecco alcune citazioni riguardo la mafia foggiana, una delle mafie coinvolte in questo romanzo anche di denuncia.
La “Società” foggiana è la mafia più ignorata dai media, ma è potentissima ed efferata.
Roberto Saviano
La mafia di Foggia ha dei tratti di primitività che ricordano il gangsterismo americano dell’inizio dello scorso secolo.
Vice News
La mafia foggiana è un’organizzazione che non occupa le copertine, ma che ha una storia lunga più di 35 anni, tra pizzi, autobombe, armi, incendi e stragi. E con un drammatico record: un attentato mafioso ogni 16 ore.
Antonio Massari, Il Fatto Quotidiano
Si sono verificati oltre 250 delitti di sangue dagli anni ’80 ad oggi in questa provincia. L’80 per cento sono rimasti insoluti.
Giuseppe Gatti, Direzione Distrettuale Antimafia di Bari
A Foggia, i nomi delle famiglie mafiose non si pronunciano neanche in casa.
Piernicola Silvis, Questore di Foggia
È una mafia poco conosciuta, la “Società” di Foggia, ma può bastare un dato per descrivere la sua forza: la totale assenza di collaboratori di giustizia. Praticamente un record, nel panorama italiano. Di “pentiti”, nella Società foggiana, non se ne conta neanche uno.
Il Fatto quotidiano
Al momento la “Società” foggiana è l’unica industria che procura lavoro ai giovani.
Vice News
Lady Mafia uscirà l'8 marzo. Perchè proprio per la festa della donna? "Perchè il mio romanzo è spudoratamente dalla parte delle donne, come del resto il fumetto a cui il romanzo stesso è ispirato. Una donna uccisa ogni due giorni dall’uomo che dice di amarla, il numero crescente di donne quotidianamente vittime di violenza, sono dati che fanno sanguinare occhi ed orecchie.” dice l'autore. Ecco allora che Lady Mafia non è soltanto un personaggio difficile e controverso, in certi momenti persino ripugnante ma anche e soprattutto un grido di protesta, attraverso il quale sottolineare la drammaticità delle vite e l’angoscia di chi non può sentirsi tutelato da leggi troppo indulgenti ed è costretto ad affrontare battaglie che da solo non può vincere. Quindi il personaggio Lady Mafia sembra essere il risultato finale di un esperimento surreale e realistico al tempo stesso, che trasforma una ragazza tormentata in un killer spietato. Lady Mafia smarrisce la dritta via per seguire quella della violenza, e in un lucido squilibrio mentale finisce con il personificare il bene e il male, l'uomo e la donna, l'egoismo e la generosità, la vittima e il carnefice. Favorito è un maestro nel creare personaggi complessi e tremendamente introspettivi, tiene sempre alta la tensione e costruisce meccanismi narrativi che portano alla luce il peggio che alberga in tutti gli esseri umani e che fanno aumentare la rabbia di chi legge verso ogni sistema corrotto e chi quel sistema lo corrompe. Difficile quindi dire se il lettore possa affezionarsi o meno al suo personaggio e condividerne le scelte, ma senza ombra di dubbio si renderà conto che se le istituzioni non vigilano, purtroppo, al male, c’è il grande pericolo che si possa rispondere con il male. Anche la storia, armonizza elementi tra loro molto diversi, come l’odio e l’amore, la rabbia e il perdono, il lato oscuro del cuore contrapposta a una mente lucida e criminale.
C’è chi piange. Chi si dispera. Chi si rassegna. E chi impazzisce. Io uccido!” dice Veronica De Donato nelle prime pagine di Lady Mafia. Ma a pronunciare queste parole è una donna già morta dentro e che ha consegnato la sua anima al diavolo. E allora, proviamo a seguire il consiglio che l’editor Andrea Corona ci dà nella prefazione e allacciamo le cinture, perché il viaggio di Lady Mafia sta per iniziare. E Veronica De Donato è una che va veloce e che quando decide di partire non si prende il disturbo di avvisare i passeggeri.
CONCLUSIONE DELLA PREFAZIONE:
Se a un primo sguardo i protagonisti del romanzo di Pietro Favorito possono apparire come un mero rimando ai personaggi più spettacolari del cinema (da quelli di Kill Bill e Le iene di tarantiniana memoria alla Lady Vendetta di Park Chan-wook, passando per La sposa in nero di François Truffaut), della televisione (da Dexter Morgan a Mr.White/Heisenberg di Breaking Bad) e del fumetto (dagli Avengers ad Arrow a The Punisher), essi sono tuttavia capaci di lanciare un importante messaggio al lettore più sensibile. A quanti non si fermeranno alle apparenze, un’opera come Lady Mafia può infatti insegnare una lezione fondamentale: che per comprendere un fenomeno drammaticamente complesso occorre munirsi di lenti dalle differenti gradazioni e sostituire, di volta in volta e a seconda dei casi esaminati, le stesse lenti d’osservazione. Solo in questo modo sarà possibile avere un dispo-sitivo di analisi capace di metterne in evidenza tessuti connettivi e fisiologie che non appaiono al semplice sguardo esterno.
Buona lettura, buon divertimento e buone riflessioni, dunque. Il viaggio con Lady Mafia ha inizio.
Favorito con questo romanzo si candida a diventare uno tra i migliori autori italiani di noir, anche perché le sue pubblicazioni hanno già respiro internazionale, visto che la sua Lady Mafia, nella versione a fumetti, è stata tradotta in inglese ed in commercio in tutto il mondo grazie alla piattaforma leader nel settore: Comixology.
ECCO LA TRAMA:
Ossessionata dalla vendetta, Veronica De Donato fa ritorno a Foggia, sua città natia, per unirsi ai vertici della mala locale sotto falso nome. Il suo unico scopo è quello di trovare ed eliminare i mandanti e gli esecutori del brutale assassinio di mafia che la rese orfana dieci anni prima, nonché di diventare il boss più potente della Capitanata. Riuscirà Veronica a vincere lo scetticismo di un ambiente selvaggio e maschilista? Riuscirà a mettersi sulle tracce del branco di malviventi che dieci anni prima fece irruzione in casa sua per stuprarla e sterminare la sua famiglia? Riuscirà a ritrovare Giacomo, il suo fratellino scomparso? E riuscirà ad arrivare fino al Dottore, il misterioso mandante della strage?
Questa è la storia di Lady Mafia e dei suoi mille volti. È la storia del killer del Brenta, spietato sicario del nordest italiano. È la storia della Conegliana, la nipote del Pacchiano, il trevigiano capo di un impero economico fatto di riciclaggio e rifiuti tossici. È la storia dell’Angelo della Morte, tornato in Puglia per scalare i gradini della mafia foggiana e allearsi con la “Santissima Trinità”. Ed è la storia, insieme, della fidanzata di Pierluigi, figlio di quel Calabrese ai vertici della malavita locale, della sexy Federica Neri, pericolosa seduttrice del commissario di polizia più inviso alla “Nuova Società”, e di Veronica De Donato, l’amante segreta della bellissima Sabrina Morganti.
Ma Lady Mafia è soprattutto una storia di vendetta sullo sfondo di una Foggia nascosta e umbratile, fatta di night-club e prostituzione, droga e gioco d’azzardo. Una vicenda dal ritmo serrato e atmosfere pulp, che ha la sua forza in un intreccio fitto come la rete di intercettazioni e ricatti, rapimenti e agguati che terranno il lettore incollato alle pagine. Dietro una facciata da narrativa di consumo, gli inseguimenti hollywoodiani e i personaggi fumettistici di Lady Mafia celano in verità un messaggio di denuncia, oltre che un intento impegnato: far luce sulla pervasività della Mafia, una piaga che si insinua dappertutto. In ogni città. Da nord a sud. Inoltre accende i riflettori su un’altra problematica legata al mondo della criminalità organizzata, ovvero come sta cambiando il ruolo delle donne all’interno della mafia.
Ecco alcune citazioni riguardo la mafia foggiana, una delle mafie coinvolte in questo romanzo anche di denuncia.
La “Società” foggiana è la mafia più ignorata dai media, ma è potentissima ed efferata.
Roberto Saviano
La mafia di Foggia ha dei tratti di primitività che ricordano il gangsterismo americano dell’inizio dello scorso secolo.
Vice News
La mafia foggiana è un’organizzazione che non occupa le copertine, ma che ha una storia lunga più di 35 anni, tra pizzi, autobombe, armi, incendi e stragi. E con un drammatico record: un attentato mafioso ogni 16 ore.
Antonio Massari, Il Fatto Quotidiano
Si sono verificati oltre 250 delitti di sangue dagli anni ’80 ad oggi in questa provincia. L’80 per cento sono rimasti insoluti.
Giuseppe Gatti, Direzione Distrettuale Antimafia di Bari
A Foggia, i nomi delle famiglie mafiose non si pronunciano neanche in casa.
Piernicola Silvis, Questore di Foggia
È una mafia poco conosciuta, la “Società” di Foggia, ma può bastare un dato per descrivere la sua forza: la totale assenza di collaboratori di giustizia. Praticamente un record, nel panorama italiano. Di “pentiti”, nella Società foggiana, non se ne conta neanche uno.
Il Fatto quotidiano
Al momento la “Società” foggiana è l’unica industria che procura lavoro ai giovani.
Vice News
Lady Mafia uscirà l'8 marzo. Perchè proprio per la festa della donna? "Perchè il mio romanzo è spudoratamente dalla parte delle donne, come del resto il fumetto a cui il romanzo stesso è ispirato. Una donna uccisa ogni due giorni dall’uomo che dice di amarla, il numero crescente di donne quotidianamente vittime di violenza, sono dati che fanno sanguinare occhi ed orecchie.” dice l'autore. Ecco allora che Lady Mafia non è soltanto un personaggio difficile e controverso, in certi momenti persino ripugnante ma anche e soprattutto un grido di protesta, attraverso il quale sottolineare la drammaticità delle vite e l’angoscia di chi non può sentirsi tutelato da leggi troppo indulgenti ed è costretto ad affrontare battaglie che da solo non può vincere. Quindi il personaggio Lady Mafia sembra essere il risultato finale di un esperimento surreale e realistico al tempo stesso, che trasforma una ragazza tormentata in un killer spietato. Lady Mafia smarrisce la dritta via per seguire quella della violenza, e in un lucido squilibrio mentale finisce con il personificare il bene e il male, l'uomo e la donna, l'egoismo e la generosità, la vittima e il carnefice. Favorito è un maestro nel creare personaggi complessi e tremendamente introspettivi, tiene sempre alta la tensione e costruisce meccanismi narrativi che portano alla luce il peggio che alberga in tutti gli esseri umani e che fanno aumentare la rabbia di chi legge verso ogni sistema corrotto e chi quel sistema lo corrompe. Difficile quindi dire se il lettore possa affezionarsi o meno al suo personaggio e condividerne le scelte, ma senza ombra di dubbio si renderà conto che se le istituzioni non vigilano, purtroppo, al male, c’è il grande pericolo che si possa rispondere con il male. Anche la storia, armonizza elementi tra loro molto diversi, come l’odio e l’amore, la rabbia e il perdono, il lato oscuro del cuore contrapposta a una mente lucida e criminale.
C’è chi piange. Chi si dispera. Chi si rassegna. E chi impazzisce. Io uccido!” dice Veronica De Donato nelle prime pagine di Lady Mafia. Ma a pronunciare queste parole è una donna già morta dentro e che ha consegnato la sua anima al diavolo. E allora, proviamo a seguire il consiglio che l’editor Andrea Corona ci dà nella prefazione e allacciamo le cinture, perché il viaggio di Lady Mafia sta per iniziare. E Veronica De Donato è una che va veloce e che quando decide di partire non si prende il disturbo di avvisare i passeggeri.
CONCLUSIONE DELLA PREFAZIONE:
Se a un primo sguardo i protagonisti del romanzo di Pietro Favorito possono apparire come un mero rimando ai personaggi più spettacolari del cinema (da quelli di Kill Bill e Le iene di tarantiniana memoria alla Lady Vendetta di Park Chan-wook, passando per La sposa in nero di François Truffaut), della televisione (da Dexter Morgan a Mr.White/Heisenberg di Breaking Bad) e del fumetto (dagli Avengers ad Arrow a The Punisher), essi sono tuttavia capaci di lanciare un importante messaggio al lettore più sensibile. A quanti non si fermeranno alle apparenze, un’opera come Lady Mafia può infatti insegnare una lezione fondamentale: che per comprendere un fenomeno drammaticamente complesso occorre munirsi di lenti dalle differenti gradazioni e sostituire, di volta in volta e a seconda dei casi esaminati, le stesse lenti d’osservazione. Solo in questo modo sarà possibile avere un dispo-sitivo di analisi capace di metterne in evidenza tessuti connettivi e fisiologie che non appaiono al semplice sguardo esterno.
Buona lettura, buon divertimento e buone riflessioni, dunque. Il viaggio con Lady Mafia ha inizio.
domenica 4 febbraio 2018
CANI, GATTI E ED SHEERAN
HO SCRITTO UN NUOVO ARTICOLO PER IL TERMOPOLIO
Gattaracinefila non è solo un blog sui gatti, oggi vi presento un film con protagonista uno splendido cane Pastore dei Pirenei. Sapete già di cosa sto parlando? Di Belle e Sebastien, un grandissimo successo cinematografico che ora si arricchisce di un terzo capitolo "Belle e Sebastien - Amici per sempre" che uscirà nei cinema il 22 febbraio. Intanto per il Termopolio ho recensito il secondo film "Belle & Sebastien - L'avventura continua ➡ https://www.iltermopolio.com/cinema/belle-sebastien-lavventura-continua
VOI L'AVETE VISTO?
ED SHEERAN
Ho conosciuto la musica di Ed Sheeran
grazie al film "Io prima di te" dove come colonna sonora erano presenti due bellissime canzoni Photograph e Thinking Out Loud. Da allora ascolto con molto piacere la sua musica che spiega con semplicità concetti profondi come l'amore e l'amicizia. Dopo "X",
è uscito il suo ultimo album "÷" cioè "Divide"
Si tratta del terzo lavoro discografico del cantante inglese anticipato dai singoli "Shape Of You" e "Castle On The Hills" e si presenta come un mix di musica pop, folk irlandese, ballate pop romantiche, rock, rap e ciò rende questo album unico e moderno. Il disco l'ho comprato proprio ieri e ve lo consiglio!😊 E a proposito di Ed Sheeran: lui ama tantissimo i gatti 😍 e spesso sono presenti nei suoi post Instagram, ecco una foto.
E la vita privata di Sheeran? Ed si sposerà con la sua ex compagna di liceo Cherry Seaborn, c'è cosa più romantica?💖
Gattaracinefila non è solo un blog sui gatti, oggi vi presento un film con protagonista uno splendido cane Pastore dei Pirenei. Sapete già di cosa sto parlando? Di Belle e Sebastien, un grandissimo successo cinematografico che ora si arricchisce di un terzo capitolo "Belle e Sebastien - Amici per sempre" che uscirà nei cinema il 22 febbraio. Intanto per il Termopolio ho recensito il secondo film "Belle & Sebastien - L'avventura continua ➡ https://www.iltermopolio.com/cinema/belle-sebastien-lavventura-continua
VOI L'AVETE VISTO?
ED SHEERAN
Ho conosciuto la musica di Ed Sheeran
grazie al film "Io prima di te" dove come colonna sonora erano presenti due bellissime canzoni Photograph e Thinking Out Loud. Da allora ascolto con molto piacere la sua musica che spiega con semplicità concetti profondi come l'amore e l'amicizia. Dopo "X",
è uscito il suo ultimo album "÷" cioè "Divide"
Si tratta del terzo lavoro discografico del cantante inglese anticipato dai singoli "Shape Of You" e "Castle On The Hills" e si presenta come un mix di musica pop, folk irlandese, ballate pop romantiche, rock, rap e ciò rende questo album unico e moderno. Il disco l'ho comprato proprio ieri e ve lo consiglio!😊 E a proposito di Ed Sheeran: lui ama tantissimo i gatti 😍 e spesso sono presenti nei suoi post Instagram, ecco una foto.
E la vita privata di Sheeran? Ed si sposerà con la sua ex compagna di liceo Cherry Seaborn, c'è cosa più romantica?💖
giovedì 1 febbraio 2018
"SHERLOCK" + RECENSIONE "ENDER'S GAME"
Rieccomi sul blog!😊 Oggi vi voglio consigliare una nuova serie tv "Sherlock" targata BBC e basata sui personaggi del detective Sherlock Holmes e del suo fidato aiutante John Watson creati da Arthur Conan Doyle nel 1887.
Nel serial questi personaggi sono interpretati rispettivamente da Benedict Cumberbach ("Imitation Game") e Martin Freeman ("Lo Hobbit"), due attori bravissimi e assolutamente credibili nei loro ruoli. Oltre al cast, mi hanno colpito immediatamente le storie, sono imprevidibili, intricate, piene di suspence, che tengono con il fiato sospeso fino alla fine. I casi sono basati sui libri ma trasferiti ai giorni nostri, tra tecnologia e social e questo aspetto innovativo l'ho apprezzato molto e poi sono ambientati a Londra, tra taxi gialli e cabine telefoniche rosse. Sono all'inizio della serie ma se amate le serie tv British, dovete guardare "Sherlock".
E recentemente ho visto anche il film ENDER'S GAME su Rai 4.
Cinquant'anni prima un'invasione aliena causò milioni di vittime ma l'attacco fu respinto grazie all'intervento di Mazer Rackham, sacrificatosi in un'azione kamikaze contro la nave più grande. É sul suo coraggio che le nuove reclute fra 12 e i 18 anni vengono istruite all'arte della guerra alla Battle School, un’accademia situata in una stazione orbitante intorno alla Terra. Fra di loro c'è anche il dodicenne Ender Wiggins (Asa Butterfiled). La missione dell'Esercito è quella di trovare un nuovo Comandante per far pilotare un attacco contro i Formics, un popolo alieno (ma chi l'ha detto che gli alieni sono sempre dei cattivoni?). Così i ragazzi sono sottoposti a duri allenamenti (Ender mi ha ricordato Richard Gere sotto la guida severa del sergente Foley in "Ufficiale gentiluomo" 😂). Ender sembra l'unico ragazzo adatto, capace di affrontare le rivalità, le invidie e di superare le difficili prove di simulazione (questo mondo del futuro e gli effetti speciali mi hanno ricordato il film\videogioco "Tron: Legacy") ma alla fine sceglierà una strada totalmente diversa da quella che era destinato.
"Il Gioco Di Ender" é un romanzo di Orson Scott Card pubblicato nel 1985, un libro “young adult”, che usa la fantascienza per raccontare una storia di formazione per adolescenti e da questo libro è stato tratto il film omonimo diretto da Gavin Hood (X-Men - Le Origini e Wolverine). É un film per ragazzi, ma grazie all'ottima l'interpretazione degli attori, tra cui il colonello Harrison Ford che pensa solo a far fuori il nemico, Ben Kingsley, il giovane e molto promettente Asa Butterfiled e la brava Hailee Steinfeld, il film scorre piacevolmente fino al finale che nessuno potrebbe immaginare (anche se lascia in sospeso alcuni punti: perché sono stati scelti dei ragazzini per combattere?). Ender piano piano scopre il suo potenziale e che gli adulti possono manipolare i giovani, scegliendo il loro destino. Lui, invece, accetta il proprio talento e le responsabilità che ne derivano e corre dei rischi scegliendo una via diversa da quella prestabilita e questo aspetto mi é piaciuto molto.
VOTO 6,5
Nel serial questi personaggi sono interpretati rispettivamente da Benedict Cumberbach ("Imitation Game") e Martin Freeman ("Lo Hobbit"), due attori bravissimi e assolutamente credibili nei loro ruoli. Oltre al cast, mi hanno colpito immediatamente le storie, sono imprevidibili, intricate, piene di suspence, che tengono con il fiato sospeso fino alla fine. I casi sono basati sui libri ma trasferiti ai giorni nostri, tra tecnologia e social e questo aspetto innovativo l'ho apprezzato molto e poi sono ambientati a Londra, tra taxi gialli e cabine telefoniche rosse. Sono all'inizio della serie ma se amate le serie tv British, dovete guardare "Sherlock".
E recentemente ho visto anche il film ENDER'S GAME su Rai 4.
Cinquant'anni prima un'invasione aliena causò milioni di vittime ma l'attacco fu respinto grazie all'intervento di Mazer Rackham, sacrificatosi in un'azione kamikaze contro la nave più grande. É sul suo coraggio che le nuove reclute fra 12 e i 18 anni vengono istruite all'arte della guerra alla Battle School, un’accademia situata in una stazione orbitante intorno alla Terra. Fra di loro c'è anche il dodicenne Ender Wiggins (Asa Butterfiled). La missione dell'Esercito è quella di trovare un nuovo Comandante per far pilotare un attacco contro i Formics, un popolo alieno (ma chi l'ha detto che gli alieni sono sempre dei cattivoni?). Così i ragazzi sono sottoposti a duri allenamenti (Ender mi ha ricordato Richard Gere sotto la guida severa del sergente Foley in "Ufficiale gentiluomo" 😂). Ender sembra l'unico ragazzo adatto, capace di affrontare le rivalità, le invidie e di superare le difficili prove di simulazione (questo mondo del futuro e gli effetti speciali mi hanno ricordato il film\videogioco "Tron: Legacy") ma alla fine sceglierà una strada totalmente diversa da quella che era destinato.
"Il Gioco Di Ender" é un romanzo di Orson Scott Card pubblicato nel 1985, un libro “young adult”, che usa la fantascienza per raccontare una storia di formazione per adolescenti e da questo libro è stato tratto il film omonimo diretto da Gavin Hood (X-Men - Le Origini e Wolverine). É un film per ragazzi, ma grazie all'ottima l'interpretazione degli attori, tra cui il colonello Harrison Ford che pensa solo a far fuori il nemico, Ben Kingsley, il giovane e molto promettente Asa Butterfiled e la brava Hailee Steinfeld, il film scorre piacevolmente fino al finale che nessuno potrebbe immaginare (anche se lascia in sospeso alcuni punti: perché sono stati scelti dei ragazzini per combattere?). Ender piano piano scopre il suo potenziale e che gli adulti possono manipolare i giovani, scegliendo il loro destino. Lui, invece, accetta il proprio talento e le responsabilità che ne derivano e corre dei rischi scegliendo una via diversa da quella prestabilita e questo aspetto mi é piaciuto molto.
VOTO 6,5
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